Chapter 2

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C/o= colore dei tuoi occhi

La luce del sole illuminava debolmente le vetrine, tutte perfettamente addobbate, facendole risplendere dei colori autunnali.
Fantasmi, zucche e streghe decoravano le facciate di case e negozi, donando un'aria tanto misteriosa quanto incantevole alla città.
Halloween era alle porte e tutti, nella piccola cittadina di Rexford, erano pronti ad accoglierlo.
Già Halloween, la festa dell'occulto e della magia, oltre che la festa preferita di t/n.
T/n infatti fin da piccola, attendeva con trepidazione la notte del 31 ottobre.
Ogni anno preparava con cura il suo costume, ogni volta diverso, per poi esibirlo per le strade della sua piccola città natale, gioendo nel vedere lo sguardo meravigliato degli altri bambini.
Nonostante oramai fosse una donna adulta, t/n non aveva perso questa sua abitudine così infantile, e questo era osservabile dal vistoso capello da strega sfoggiato sopra la sua testa mentre si incamminava verso il suo adorato negozio, con un grande scatolone pieno di decorazioni tra le braccia.
La sua libreria, fortunatamente, non era lontana dal suo appartamento, permettendole di poter recarvisi a piedi, e di poter osservare il magnifico paesaggio autunnale.
T/n si guardò attorno con un leggero sorriso che le adornava le labbra.
Le foglie cadevano lentamente, e cullate dalla leggera tramontana, creavano una turbina di colori.
Gli alberi ormai spogli, muovevano i loro rami come in una danza, sulle note del vento.
Distogliendo lo sguardo dalla bellissima vista, le familiari pareti di legno della sua bottega la accolsero.
T/n appoggiò esausta lo scatolone a terra, e prendendo le chiavi dalla tasca del cappotto, aprì ufficialmente il "Purple Rose".
Le lancette dell'orologio legato al suo polso segnavano all'incirca le 8.15 e solo il leggero scricchiolio del pavimento sotto i suoi delicati passi, le faceva compagnia. Approfittando della solitudine, decise di cogliere quest'opportunità per decorare gli scaffali e le vetrate del negozio. Era intenta ad appendere delle decorazioni a forma di pipistrello, quando una voce familiare arrivò alle sue orecchie.
-T/n!!!! Dove sei?
-Arrivo Erika!!! Aspetta un attimo
Disse t/n scendendo dalla scala.
-Ah eccoti qui... Ma cos'hai in testa?
Disse la donna dai lunghi capelli biondi guardandola confusamente.
-È un cappello da strega, non è bellissimo?
Rispose t/n con i suoi bellissimi occhi c/o pieni di orgoglio.
-Sii certo, come potrebbe non piacermi
Replicò la donna, di nome Erika, con leggero sarcasmo.
Erika era una donna di circa quarant'anni, dai lunghi capelli biondi e gli occhi grigi, che nonostante l'età, manteneva il suo eterno fascino.
Erika era inoltre una cliente abituale di t/n, con la quale aveva stretto una forte amicizia.
-Beh allora cosa mi racconti di bello? Qualche avvenimento interessante?
Disse la donna appoggiando i gomiti sul bancone, e volgendo lo sguardo annoiatamente verso la sua amica.
-Niente di che, solo un fastidiosissimo cliente che è venuto ieri sera prima della chiusura.
-Fastidioso? Perché?
- È entrato atteggiandosi in maniera cosi arrogante e presuntuosa, ma chi si crede di essere...
Disse t/n con leggero disprezzo, tornando ad abbellire il suo negozio
-Arrogante eh...
Rispose Erika pensierosa, portandosi una mano al viso.
-Me lo puoi descrivere?
Completamente assorta dai suoi addobbi, t/n rispose in tono disinteressato:
-Era molto alto, avrà avuto all'incirca vent'anni, aveva i capelli biondi leggermente tirati all'indietro e gli occhi celesti
Erika sembrò contemplare la sua descrizione per qualche istante con aria pensosa, quando a un tratto i suoi bellissimi occhi grigi si dilatarono, e il suo volto perse il suo normale colorito.
Allarmandosi di un così repentino cambiamento, t/n si precipitò verso la sua amica e in tono preoccupato disse:
-Erika tutto bene?
Con un'espressione grave sul suo viso solitamente cosi sereno, Erika prese le mani di t/n tra le sue, e guardandola dritto negli occhi, pronunciò queste parole:
-Promettimi che starai lontana da quell'uomo, e che lo eviterai ad ogni costo.
-Cosa? Perché?
-Promettimelo e basta
Disse Erika in tono autoritario.
T/n la guardò incerta, ma nonostante la sua perplessità, acconsentì alla richiesta della donna
-Va bene lo prometto
Appena quelle parole lasciarono la sua bocca, Erika riprese il suo colorito, e guardando con occhi inquieti l'orologio fissato alla parete, disse:
-È molto tardi, devo andare a lavoro adesso. Ricordati della promessa e fai attenzione.
Pronunciate quelle parole, Erika salutò sommessamente t/n, e con passi incerti, si avviò verso la porta.
T/n la guardò andarsene; un milione di domande le frullavano per la mente. Perché all'improvviso si comportava cosi? Perché al nominare di quel misterioso cliente i suoi occhi si erano riempiti di terrore?
T/n scosse la testa, come per scacciare via questi pensieri, e avvicinandosi allo scatolone, riprese a decorare il negozio

Blood Stained Love (Yandere! Mafia x Reader) Where stories live. Discover now