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Il giorno dopo come al solito andai a scuola, ma quando arrivai davanti al cancello trovai ad aspettarmi Christian, che vedendomi arrivare mi venne subito in contro.
-Noi dobbiamo parlare-
Mi disse in tono dolce.
Era così simile a Pierre, e ci feci veramente caso solo ora.

-Non voglio Christian, non mi sento pronta per parlare di quello che è successo-
-Layla.. io vorrei parlarne-

-So che non risolverà nulla, perchè ormai quello che è fatto è fatto, ma io non voglio che tu ti possa sentire male in qualsivoglia modo a state vicino a me.-
-Christian..-
-Dimmi-
-Christian devo andare-
-Quando vorrai parlarmi io sarò qui per ascoltare quello che avrai da dirmi, sappi questo-
-Ciao Christian-
Me ne andai senza nemmeno guardarlo negli occhi, dentro di me sentivo un miscuglio di emozioni che si convergevano in angoscia.
Ed era brutto perchè nessuno dei due aveva veramente la colpa per quello che era successo. E vederlo così addolorato per la situazione mi faceva male, non meritava di stare in questo modo, era un così bravo ragazzo... Nonostante tutto

-Ehy Layla-
Mi sforzai di sorridere a Enzo che mi veniva in contro
-Enzo buongiorno-
-Buongiorno a te-
Arrivammo in classe appena in tempo per l'inizio della lezione.

-Non mi sembra che questo sia particolarmente un buongiorno, vero?-
-Si nota così tanto?-
-Già.. è successo qualcosa in particolare? Ieri eri così felice-
-Si..-
Poi vedendo che rimanevo in silenzio continuò a parlarmi
-Sai, ho saputo che ieri Pierre ha avuto un brutto litigio con il padre, e che poi sia andato da Kimberly, ma questa non c'era in casa. Non dovrei dirtelo, ma forse tu potresti andarlo a 'consolare'. Che ne dici?-
Fece un sorrisetto malizioso e mi guardò.
Se solo sapesse il casino che avevo combinato il pomeriggio prima, e che con tutta probabilità Pierre non avrebbe più neanche voluto guardarmi.

-Oh avanti Layla tirati su, se vogliamo veramente che tu conquisti Pierre dovremmo fare un piano tattico, altrimenti non riuscirai a concludere nulla restando così. E questa del padre devo proprio dire che mi sembra un'ottima occasione.-
-Enzo smettila, non servirà a niente fare un piano o altre cose del genere, ormai ho perso ogni opportunità..-
-Perchè dici così?-
-Perchè ieri mentre tornavo a casa l'ho trovato sulla strada di casa mia che piangeva, mi sono avvicinata e abbiamo iniziato a litigare, perchè non so mai tenere a freno la mia lingua lunga-
-Oh Layla mi dispiace così tanto, ma ricorda, mai nulla è perduto, soprattutto se si ha di fronte una persona tanto lunatica come Pierre.-

-Vedrai, nel giro di poco tempo se ne dimenticherà, per ora questa sera usciamo a svagarci un poco. Che ne dici?-
-Non so se mi va..-
-Oh andiamo non fare la vecchia che hai solo diciassette anni. Questa sera usciamo, e non ci sono santi che tengano-
Quasi mi scappò una risata per i gesti buffi che fece mentre diceva quella frase.
Alla fine mi trovai costretta ad accettare, quella sera saremmo usciti insieme e ci saremmo divertiti.

Ero bella che pronta e stavo solo aspettando che Enzo arrivasse sotto casa per poi portarmi sapeva solo lui dove, ma io ero fiduciosa. Questa sarebbe stata la mia serata e nessuno me l'avrebbe rovinata.

Il tubino nero stringeva le mie forme e metteva in risalto le migliori, aiutato dai tacchi a spillo neri che davano il tocco di grazia per sorreggere la poca ciccia che avevo sulle gambe.
I capelli marroni erano piastrati e cadevano oltre le spalle, mentre sul viso era passata la mano abile di Kimberly quello stesso pomeriggio, e guardandomi allo specchio pensai di essere davvero bella, e che poche volte lo ero stata come quella sera.
Nonostante il vestiario fosse semplice al contrario di come avevo cercato di vestirmi ultimamente per raggiungere Julia, trovai che quello stile mi stesse decisamente meglio e mi conferiva un aspetto sia attraente che elegante.

Mi sentivo bene ed ero felice di questo.
Poi scesi, stanca di aspettare in camera mia, e quello che trovai di sotto ad attendermi quasi mi lasciò a bocca aperta.

Un bellissimo ragazzo in camicia e pantaloni mi attendeva di sotto, e potei dire in quel momento che mai l'avevo visto tanto bello.
Oh Pierre e pensare che per un momento mi sono illusa tu stessi qui per me, ma invece sarai sicuramente qui per lei..

-Layla.. sono senza parole-
lo disse guardandomi e quasi potei sentire le guance diventare rosse nonostante il freddo autunnale.
Poi biascicai un grazie come risposta e lo superai, ma lui mi fermo prendendomi la mano e facendomi voltare per guardarlo.

-Dove stai andando?-
-Laggiù, aspetterò Enzo seduta su quella panchina-
-Oh..-

Lasciai la sua presa e mi andai a sedere infondo alla strada sulla panchina più lontana da Pierre.
Nonostante fosse uno sconosciuto le parole che il giorno prima mi aveva rivolto erano rimaste nella mente e continuavano a ferirmi.

Mi piaceva, questo l'avevo capito fin dal momento in cui alzai la testa per capire chi mi avesse presa in pieno con la bici e lo guardai per la prima volta, la sua sfacciataggine con mio fratello, le parole sul suo presunto amico Laylo.. erano ricordi che erano rimasti e non mi capacitavo del perchè.

Io neanche lo conoscevo..
Poi assorta dai miei pensieri una mano si venne a posare sulla mia

-Enzo?-
Alzai la testa dell'asfalto per incontrare gli occhi chiari di Pierre inginocchiato di fronte a me
-Layla che ne dici di uscire con me stasera?-
Me lo chiese sorridendo come stava sorridendo il mio cuore a quelle parole, ma poi tornai alla realtà
-Pierre, l'altro giorno.. e poi io devo uscire con Enzo, e tu sarai qui per.. lei-
-Layla mandiamo tutti affanculo.
Sono stanco di stare qui sotto ad aspettare una persona che non scenderà mai per me, e tu sei qui con me e stai male, lo vedo, e dopo quello che ti ho detto ieri vorrei farti stare meglio.-

-Tu non meritavi di conoscere quella parte di me-

-Allora vieni con me?-
Alzò la voce e si alzò in piedi di scatto.
Penso che i passanti che ci stavano vicini in quel momento poterono sentirlo.

Gli afferrai la mano e mi aiutò ad alzarmi
-Vengo con te-
-Andiamocene via insieme-
E mi sorrise

Stavamo correndo e non ne capivo il motivo, sapevo solo di essermi affidata totalmente a lui.
Perchè stava succedendo tutto questo?
Verso dove stavamo correndo mano nella mano?

sul DermaWhere stories live. Discover now