CAPITOLO 4: UNA LETTERA MISTERIOSA

30 3 4
                                    

Il professor Layton, aprí la porta del suo studio e fece entrare Simon, che seppur interiormente scosso e distrutto da quel che era appena accaduto, visivamente cercó di mantenere una solida lucidità.Il professore fece accomodare il ragazzo su una poltrona, mentre andò a chiudere la porta del corridoio che conduceva alla parte riservata alle camere da letto, per non svegliare Luke.

Layton, in seguito, si sedette di fronte a Simon, che nel poco tempo in cui il professore era assente, ebbe l'opportunità di fare ordine mentale e di clamarsi il più possibile, per cercare di spiegare la situazione a Layton nel modo più chiaro e conciso possibile, del resto lui era l'unico che forse gli avrebbe creduto, dato che Layton in passato dovette risolvere casi davvero al di fuori del normale; ma forse questo poteva essere veramente quello più bizzarro ed insolito, che il professore avrebbe mai dovuto risolvere.

Il silenzio fú rotto da Layton, che dolcemente chiese a Simon:

"Allora Simon, cosa ti porta qui a quest'ora della notte? Deduco che sia successo qualcosa di grave per spingerti fin qui..."

Simon, finalmente potè liberare la mente da quel fiume di parole che gli frullavano nella testa come un tornado impazzito, deglutí e trovó il coraggio giusto per iniziare a parlare:

"Beh... ecco... effettivamente è successo qualcosa di veramente grave ed insolito...vede... mia sorella..."

Pronunciata quest'ultima parola, il ragazzo incominciò ad agitarsi, perdendo quella calma che aveva saputo possedere fino a pochi momenti prima, il professore dunque cercó di metterlo a suo agio con parole di conforto:

"Forza ragazzo, fai un bel respiro e non agitarti, ho bisogno di sapere quel che è successo per riuscire ad aiutarti, qualsiasi cosa sia successa vedrai che troveremo una soluzione, parola di Hershel Layton"

Quelle parole, diedero a Simon come una spinta di coraggio notevole, necessaria per continuare a farlo parlare. Cosí il ragazzo raccontó per filo e per segno con dovizia di particolari, tutta la vicenda dietro alla scomparsa della sorella, descrivendo minuziosamente anche il grosso lupo antropomorfo, che la rapí.Concluse così Simon:

"So professore che sembra tutto cosí assurdo, ma le assicuro che le sto dicendo il vero...io... io... non ho saputo reagire per aiutarla e...e.. adesso lei è in chissà quale posto... e temo che sia in grave pericolo...tutto per colpa mia e solo mia."

Finito il suo discorso, Simon inizió a singhiozzare fino ad iniziare a piangere, purtroppo la diga di emozioni e contegno, cedette. Layton si alzó e si inginocchió davanti al ragazzo, passandogli un fazzoletto per asciugarsi le lacrime, poi prendendogli le spalle disse dolcemente:

"Suvvia, smettila di colpevolizzarti, credo che chiunque nella tua situazione, non sarebbe stato in grado di avere alcuna reazione... e sta tranquillo che ti credo... e faró tutto quello che è in mio potere per trovare tua sorella e scoprire cosa c'è dietro a questo lupo dalle sembianze umane"

Simon lentamente si calmó, mentre una uteriore presenza si fece sentire nella stanza:

"Forse professore voleva dire "faremo"

Disse Luke con tono scherzoso, mentre fece un grosso sbadigllio. I due si girarono verso il ragazzino:

"Ma non stavi dormendo Luke? Da quanto tempo eri li ad origliare?"

Disse il professore sorridente al suo assistente.

"Beh si, ma poi mi svegliai per andare in bagno a bere, e sentii qialcuno parlare nello studio, cosí mi sono messo dietro l'angolo della porta da bravo agente segreto.. ehehehe ridacchió. Dunque ho ascoltato l'intera vicenda, e sono rimasto davvero colpito, sappi Simon che ti sei affidato in buone mani, io e il professor Layton risolveremo questo caso in men che non si dica! Non è vero professore?"

Il Professor Layton vs Zpd: Alla ricerca della tana del Lupo Nero.Where stories live. Discover now