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John, non appena giunse davanti all'abitazione dei Cooper, si fiondò senza rimuginare addosso ad Eleonor, stringendola premurosamente a sé, sentendosi sollevato di rivederla raggiante e piena di vita proprio come quando l'aveva conosciuta, scacciando via ogni brutto pensiero riguardante la sera precedente.
Claire, solo per questa volta, concesse alla minore di potersi sedere davanti accanto a John, date le circostanze, permettendole addirittura di scegliere la musica che volesse.
-Voi siete pazze- ridacchiò il riccio leggermente euforico
-Ne siamo pienamente consapevoli Deacon, ma perché lo staresti dicendo ora come ora?- lo interrogò la mora
-A Rog prenderà un colpo quando vi vedrà-
-E' una specie di sorpresa- gesticolò Eleonor, intenta nel contempo a cambiare canzone, nonostante mancassero pochi metri per giungere a casa Taylor
-El hai rotto le palle, non ci hai fatto sentire una sola canzone per intero!- sbottò Claire ritornando gradualmente in sé
-Mi piace sentire tante canzoni- si giustificò la castana imitando la voce di una bambina
-Questa cosa mi irrita profondamente, lo sai!-
-Cosa stavamo dicendo di Rog?- si intromise velocemente John per calmare le acque, facendo ridere di rimando le due sorelle a causa della sua spontaneità
-Che gli stiamo praticamente facendo una sorpresa- ripeté Eleonor tentando di mascherare la propria gioia
-Oh, giusto- annuì John svoltando contemporaneamente nel ricco quartiere dove si trovava la villa di Roger
-Non è che lo disturbiamo?- domandò preoccupata Claire, non avendo pensato prima alle possibili conseguenze
-No, apprezzerà- la tranquillizzò il riccio, più che sicuro di sé
-Ai genitori invece potrebbe dare fastidio la nostra irruzione?- stavolta a fare la domanda fu Eleonor
-Tranquille, i genitori di Rog sono persone molto alla mano, gentili e disponibili, non fatevi mettere soggezione dal fatto che suo padre è una ex rockstar-
-Oh mio Dio, a questo dettaglio non ci avevo nemmeno pensato!- la mora si coprì la bocca con la mano
-Ora si che ho ansia- disse invece la castana
-Andrà bene- rispose loro semplicemente John, spegnendo successivamente il motore dell'auto, essendo arrivati a destinazione
Le due in un primo momento, scendendo dalla macchina, rimasero imbambolate nello scrutare la maestosità della villa dei Taylor.
Essa iniziava con un cancello in ferro ricco di ghirigori a tema floreale, il quale aprendosi conduceva ad un lungo viale asfaltato con ai suoi lati un accenno di giardino adornato di vari fiori colorati e dei lampioncini utili per attraversare il viale di sera.
Finendo di percorrerlo si arrivava all'abitazione vera e propria, la quale era composta da tre piani e di colore bianco, che alla luce sfumava in un colore rosa perla. Il piano terra si divideva in due, dato il garage posto sul lato destro e la porta d'ingresso sul lato sinistro, alla quale si giungeva tramite delle piccole scalette in pietra, anch'esse aventi dei fiori ai loro lati, più precisamente delle rose color magenta, poste in dei vasi in marmo bianco.
La porta, come tutto il resto, era di un'eleganza disarmante, data la sua superficie lucida e bianca, riprendendo perfettamente la tinta scelta per le mura esterne, completata da un pomello color argento, totalmente azzeccato per lo stile generale della villa.
-Certo che i Taylor hanno proprio gusto in fatto di case- si guardò intorno Claire a bocca aperta
-E non avete ancora visto niente. Dentro è ancora meglio, ma la parte migliore di tutti è il giardino sul retro con la veranda ed il tavolino con le sedie in vimini- disse John, suonando successivamente al campanello, dato che il cancello era stato aperto loro qualche attimo precedente
Ad aprirgli fu Jade con il suo solito sorriso smagliante, la quale però rimase per un attimo interdetta nel non riconoscere le due ragazze, del tutto nuove ai suoi occhi.
-Buongiorno John!- salutò il ragazzo allegramente, sorridendo successivamente a Claire ed Eleonor, le quali si stavano sentendo veramente in soggezione a sapere di aver davanti la moglie del famoso Patrick Taylor
-Vedo che hai portato dei volti nuovi- non perse il buonumore la donna
-Buongiorno Jade, loro sono Eleonor e Claire Cooper, due care amiche mie e di Rog- le presentò velocemente il ragazzo
-Molto piacere- Eleonor fu la prima a farsi avanti, porgendo educatamente la mano a Jade, che gliela strinse con la sua solita dolcezza
Claire la imitò subito dopo.
-Il piacere è tutto mio ragazze, entrate pure! Non fate caso alla confusione ma tra mio marito e mio figlio è ancora incredibile che la casa non sia esplosa- quella frase della donna divertì i tre ragazzi alle sue spalle
-Complimenti signora, la casa è spettacolare sia all'interno che all'esterno- si complimentò di getto Claire, scrutandone ogni minimo dettaglio
-Ti ringrazio cara, ma dammi del tu ti prego- La mora annuì leggermente imbarazzata.
-Io ve lo avevo detto che ogni centimetro di casa Taylor è una bomba!- disse fieramente John circondando le spalle di Claire
-E avevi ragione- confermò le sue parole Eleonor, che fino a quel momento era rimasta in silenzio ad osservare le varie foto appese lungo i muri, le quali raffiguravano soprattutto momenti della vita di Roger, mostrandolo in tutte le sue età, da quando era in fasce fino ai tempi odierni
Solo i suoi occhi erano rimasti immutati nonostante lo scorrere del tempo.
-Il principino dorme?- domandò il riccio a Jade, che scosse il capo in segno di affermazione
-Sì, ma credo sia ora che si svegli. Dovrà pur darsi una sistemata per andare al lavoro- disse quasi esasperata la donna divertendoli nuovamente
-Come si è trovato al lavoro?- le chiese istintivamente la castana, che non aveva avuto occasione di domandarlo al diretto interessato per ovvi motivi
-Oh, sembra bene. Mi ha raccontato di un certo Freddie, lavorano insieme e sono molto collaborativi-
-Conosco Freddie, è una persona impagabile, ero certa che lo avrebbe fatto sentire a suo agio- disse Eleonor realmente contenta
-Ah, quindi sei tu la famosa ragazza che gli ha consigliato quel negozio?-
-Già- le sorrise la castana stringendosi nelle spalle
-Roger ci ha parlato un sacco di te, ci ha raccontato del grande aiuto che gli hai dato perché ottenesse il posto-
-È una cosa da niente dopotutto, mi ha fatto piacere aiutarlo, sul serio-
-Ti ringrazio veramente tanto, a nome mio e di mio marito, mio figlio era diventato isterico al pensiero di dover cercare un lavoro. Ci stava facendo impazzire insieme a lui!- alzò le braccia al cielo la bionda
-Non c'è di che, Roger mi ha chiesto una mano e io non mi sarei mai tirata indietro-
-Devi sapere che Eleonor è una ragazza super paziente Jade, finisce sempre per perdonare le isterie di quel caso disperato di tuo figlio- si finse scioccato John facendo ridere in automatico Claire
-Santa Eleonor- si portò una mano sul petto Jade divertendo la castana
-Ora però andiamo a svegliare il principino Taylor- il riccio intimò le due ragazze di seguirlo, avviandosi per la scalinata
-Seguite pure John, conosce la casa anche meglio di me. Vi avrei accompagnate a fare un giro, ma per problemi tecnici ora come ora non mi è possibile- la donna indicò la propria sedia a rotelle e le sorelle Cooper non poterono impedirsi di provare stima per lei, perché nonostante fosse inchiodata a quell'oggetto infernale trovava comunque la forza di sorridere alla vita, facendo anche dell'autoironia
-Ci penso io Jade- le dedicò un occhiolino John, conducendo successivamente la castana e la mora al piano superiore, raggiungendo la porta della camera di Roger
-Bussiamo o la sfondiamo?- domandò Claire sadica
-Io propongo di usarti come ariete- disse Eleonor, che ormai pareva aver recuperato totalmente la sua spensieratezza, riferendosi alla sorella
-Fanculo- le rispose la mora indignata
-Fai l'educata a casa d'altri- la sgridò la minore facendogli delle smorfie
-Cosa devo fare con voi!- scosse la testa esasperato il riccio, aprendo in parte la porta della camera del suo migliore amico, scorgendolo sotto le coperte intento a smanettare con il proprio cellulare
-Buongiorno principino!- il riccio optò per l'effetto sorpresa, entrando di scoppio in camera del biondo, il quale sussultò spalancando gli occhi, non aspettandosi minimamente la visita dei tre
-Buongiorno Rog!- dissero, invece, in coro Claire ed Eleonor rimanendo sulla soglia della porta
-Ehi ma.. voi cosa diavolo ci fate a casa mia? A quest'ora oltretutto?- domandò confuso il biondo a causa del sonno, facendo dedurre loro che si fosse appena svegliato
-Mi dispiace informarti che sono le dieci passate, non le sette- lo riportò sulla terra Claire
-Ne sono consapevole, ma io necessito di riposo, alle due di questo pomeriggio inizio il turno di lavoro-
-Forza e coraggio Rog- John aprì totalmente le tende di fronte all'enorme finestra facendo sì che la luce del sole, molto fioca, potesse filtrare all'interno della camera
-Cosa ho fatto di male- il biondo si gettò di tutto peso con la testa sul cuscino emettendo un verso frustrato
Eleonor, a differenza degli altri due, decise di essere più delicata, andando semplicemente a sedersi sul bordo del letto di Roger in silenzio, sorprendendolo non appena si accorse di quella vicinanza.
-E questo attentato?- domandò leggermente ironico
-Come stai?- la castana mostrò le fossette
-Non ti hanno insegnato che non si risponde ad una domanda con un'altra?-
-Lo hai appena fatto anche tu- gli fece notare ovvia
-Ti conviene risponderle Roger- gli suggerì Claire ridacchiando
-Sto meglio, beh, a parte.. questo- il biondo indicò il proprio zigomo ancora violaceo, ma meno gonfio
Eleonor allungò la mano verso il viso di Roger, invano, perché il ragazzo si scansò prima che lei potesse solo pensare di sfiorarlo con il polpastrello. Tale gesto stranì la castana, che improvvisò una smorfia di disappunto.
-Non volevo mica prenderti a schiaffi-
-Mi fa male- le disse lui con una strana freddezza che venne captata da tutti i presenti
-Sei sicuro di star bene Rog?- lo interrogò prontamente la castana facendosi invadere da milioni di dubbi esistenziali
John, senza proferire parola, si bloccò sul posto ad osservarli a braccia conserte.
-Sì, per me è tutto apposto..- boccheggiò il biondo
-La verità, per favore-
Roger portò il proprio sguardo in quello di John, indicando a quest'ultimo la porta con il capo.
-Lasciateci soli-
Il riccio annuì consapevole, afferrando Claire per il polso, così da poterla condurre con sé al piano inferiore, chiudendo la porta alle loro spalle, lasciando Roger e Eleonor finalmente in pace.
-Il senso di questo gesto?- gli chiese la castana accennando un minuscolo sorriso, malgrado l'ansia la stesse divorando dall'interno
Il biondo all'impatto non le rispose, bensì si portò seduto a gambe incrociate perfettamente di fronte a lei, mantenendo un'espressione fin troppo seria sul volto.
-Come stai?-
-Non sei stato tu a dirmi che a una domanda non si risponde con un'altra?- gli ricordò nel vano tentativo di addolcirlo un po'
-Sono stato in ansia, vorrei sapere- scrollò le spalle
-Mi sono ripresa, nonostante abbia passato una nottata infernale- gli raccontò, accontentandolo
-Non saprò mai come ringraziarti- aggiunse poi Eleonor, afferrando dolcemente le mani del biondo, il quale tenne lo sguardo fisso su esse
-Senza di te ora chissà in che stato sarei..-
-Non farmelo immaginare, ti prego- la bloccò lui
-Sto bene Roger.. stiamo bene entrambi- gli fece notare la castana sorridendogli smagliante, non venendo nuovamente ricambiata
-Siamo un po' ammaccati forse, ma stiamo bene-
-Le ammaccature passeranno- le disse lui sempre più serio e distaccato, non accingendo a voler far entrare in contatto i loro sguardi
Eleonor nel vederlo così assente sbuffò affranta, ritraendo con velocità le mani.
-Cosa c'è che non va ora?- andò dritta al punto, stanca di quell'atmosfera così pesante
-Dimmelo tu-
-Cosa dovrei dirti io? Ieri sera quando mi hai abbracciata in quel modo mi sembrava tutto chiarito, ci siamo anche detti delle parole di un certo peso, quindi cosa c'è che non va adesso?- scattò spazientita
-Io stanotte dopo aver parlato con John ho pensato molto, ho riflettuto e fatto chiarezza dentro di me-
-Riguardo cosa?- gli domandò in stato confusionale
-Io posso sembrare un menefreghista, idiota, testa di cazzo senza sentimenti ma..-
-So che non lo sei-
-Fammi finire, so che posso sembrare tutto questo, ma io a differenza di ciò che si può intuire ho dei sentimenti e percepisco le cose come qualunque altra persona-
-Non ti sto capendo Rog, ci provo ma..-
-A me hanno fatto male le tue parole sul mio conto, come mi ha ferito il fatto che tu abbia messo mio cugino sopra di me in pochi secondi, prestando ascolto a chissà quali suoi discorsi riguardanti la mia persona- le confessò
-Io.. mi dispiace Roger, non posso dire altro. Quando mi arrabbio sono solita a parlare a sproposito, sono troppo permalosa lo so, ma non lasciare che un mio momento di infantilità ti faccia così male-
-El..- stavolta fu lui ad afferrarle le mani, così da poterla zittire nel modo più cordiale, non volendo ferirla
-Cosa?-
-Io.. voglio che ci sia un distacco tra noi, netto preferibilmente, senza allontanamenti graduali o stronzate simili- concluse, gelandola sul posto con quella frase semplice e coincisa
-Che stai dicendo Rog?- chiese esterrefatta, seguendolo con gli occhi dato che si era alzato di scatto per camminare a casaccio avanti e dietro per la propria stanza
-Non puoi star parlando seriamente Roger- si portò dritta anche lei raggiungendolo
-Non rendere tutto più complicato Eleonor-
-Dammi una motivazione logica, dammene una! Io non posso credere che per un mio errore infantile e.. banale tu stia gettando all'aria la nostra amicizia- gesticolò energicamente
-Ti ho già dato le mie motivazioni- le rispose secco lui
-E cosa dovrei fare io? Allontanare senza alcun motivo Sam da me nonostante la sua dolcezza nei miei confronti? Dovrei allontanarlo perché non vi state reciprocamente a genio? Cosa vuoi che c'entri io con voi?-
Quelle parole non fecero altro che inalberare maggiormente Roger, che nonostante tutto decise di restare impassibile.
-Non ti ho chiesto di allontanarti da Sam, sono felice se ti trovi bene con lui, ma di allontanarti da me- le ribadì
-Io non voglio Roger!- sbottò tristemente la castana
-Beh io si!- finalmente i loro occhi si incontrarono, fondendosi come al loro solito in una cosa sola
-Io mi sono preso gli insulti, mi sono scusato per la testa di cazzo che sono, ma ti sono rimasto sempre vicino perché sento che c'è qualcosa di profondo che ci lega, se no non avrei perso tutto questo tempo per stare appresso a te. Oltretutto devo anche sopportare il fatto che la mia.. migliore amica, semplice amica o quello che sia, preferisce a me la persona che più odio a questo mondo.. io non voglio vivere così-
-Io non preferisco nessuno, siete due persone diverse Rog, cazzo!-
-Appunto per questo! Siamo opposti, il bianco e il nero, il fuoco ed il ghiaccio, come puoi essere in sintonia con entrambi? Come puoi non accorgerti del modo in cui ti sta abbindolando per allontanarti da me?- gli domandò lui non riuscendo a comprenderla
-Io sono libera di credere ciò che voglio. Infatti credo alle buone intenzioni di Sam, come credo alle tue. Ho sbagliato a dar retta a delle sue parole orrende nei tuoi confronti, ma non lo farò più, promesso- Eleonor riuscì ad afferrare una mano a Roger, stringendola forte tra le sue, come a non voler lasciare che se ne andasse dalla sua vita
-Per me puoi fare ciò che vuoi d'ora in poi El, la mia decisione la sai- le ripeté lui, sicuro
-Io non mi allontanerò di nuovo da te Roger e non permetterò neanche che sia tu a farlo-
-Non puoi fare niente-
-Invece si, tra me e te funziona, c'è chimica, qualcosa che ci lega dal profondo, lo hai detto tu stesso-
-Hai Sam- le disse il biondo semplicemente, regalandole di nuovo le spalle, volendo evitare quelle due iridi smeraldine
-Non è lo stesso, non può essere lo stesso- gli occhi di Eleonor iniziarono a velarsi inevitabilmente
-Non dopo ieri sera-
-Ieri sera?-
-Tu con quell'abbraccio mi hai parlato, mi hai detto tutto ciò che devo sapere di te. Mi è bastato a capire, non mi servono parole, quelle sono superflue tra noi due-
-Ho sbagliato, non dovevo espormi così tanto-
Una lacrima sfuggì al controllo di Eleonor, scivolando giù per la sua guancia.
-Io non ci credo a ciò che stai dicendo.. mi rifiuto di crederci Rog!-
-Sei troppo ingenua Eleonor, non puoi davvero aver compreso tutto di me da due parole dette a caso ieri sera..- Roger provò a fingersi il più menefreghista possibile
-Quelle non erano parole a caso e tu lo sai meglio di me- gli ribadì ferma la castana, fin troppo sicura delle sue parole, asciugandosi successivamente la guancia con il dorso della propria mano
-Sei solo infastidito al pensiero di valere meno di Sam, così rinneghi tutto ciò che senti, ma ormai non hai più segreti per me Roger Taylor-
-Come puoi davvero credere di conoscermi, Eleonor Cooper?-
-Non lo so, sento qualcosa dentro di me, l'ho sentito fin dal primo giorno. Fin da quando ci siamo guardati per la prima volta in quel maledetto bagno- ammise lei
-Smettila di farti questi filmini mentali- finalmente il biondo si voltò nella sua direzione
-Quanto ti piace mentire a te stesso Rog-
-Io sono più che sincero con me stesso!-
-Non credo proprio- Eleonor scosse il capo, abbassandolo successivamente sotto lo sguardo attento e preoccupato di Roger, il quale non si scompose ad ogni modo
-Io lo so che tu ci tieni tanto a me e che questa tua decisione è dettata semplicemente dal fatto che c'è Sam di mezzo, ma ad ogni modo non insisterò ulteriormente, non mi è mai piaciuta l'idea di elemosinare l'affetto di qualcuno- disse con voce spezzata, percependo innumerevoli lacrime giungere ai suoi occhi
-E' la cosa migliore per entrambi El..- le disse flebilmente lui, iniziando a perdere sicurezza, sentendosi quasi mancare l'aria al pensiero che da un momento all'altro lei sarebbe sparita dalla porta della sua stanza, così come dalla sua vita, questa volta però non per finta, ma definitivamente
-Non parlare per me- la castana risollevò la testa, mostrando senza vergogna i propri occhi lucidi
-Se tu sei contento così sono più che felice per te, sul serio, ma non spacciare per miei certi tuoi pensieri-
-Eleonor- la richiamò volendo farsi ascoltare
-Non ho più voglia di parlare, né tantomeno di ascoltarti-
-Non c'è più niente da dire in realtà- precisò il biondo
-Perfetto- annuì Eleonor superandolo, raggiungendo così la porta della camera
-Non pentirtene mai Roger, perché stavolta non sarò pronta a riaccoglierti a braccia aperte, ti avverto- detto questo la ragazza sparì dalla stanza del biondo scendendo velocemente le scale, dove infondo ad esse trovò John e Claire intenti a ridacchiare allegramente assieme a Jade
Senza alcuna esitazione la castana si fiondò direttamente addosso alla sorella, lasciando finalmente libere tutte le lacrime che aveva precedentemente trattenuto pur di non mostrarsi vulnerabile di fronte a Roger. Non voleva che si sentisse importante, non dopo ciò che le aveva detto, non dopo quella ridicola decisione che il ragazzo aveva preso seguendo il suo solito istinto.
-Che è successo?- le domandò la mora non tentando minimamente di staccarla da sé
-Voglio a..andare a casa Claire, io.. io sono stanca- disse semplicemente Eleonor in preda ai singhiozzi, che le impedivano di parlare in maniera regolare
-Tesoro, che succede?- Jade si preoccupò constatando le pessime condizioni della ragazza
-Calma El. Shh, che è successo?- cercò spiegazioni Claire
-Spiegami, ci sono qui io ad ascoltarti-
-Mi ha fatta affezionare a lui e poi.. s..se ne è andato c..come tutti gli altri- le spiegò in poche parole, poche parole che bastarono ed avanzarono alla mora per afferrare il concetto
-Calmati- sussurrò Claire all'orecchio della minore, accarezzandole in contemporanea la lunga chioma color cioccolato
-Posso fare qualcosa?- Jade si rivolse a John in reale pensiero
-Non ti preoccupare Jade, ha solo avuto una brutta esperienza ieri, ora la riportiamo a casa e sistemiamo tutto noi- le disse il riccio sorridendole appena
La donna, poco convinta, si mosse raggiungendo la castana, afferrandole la mano con dolcezza, come avesse a che fare con una figlia.
-Desideri un bicchiere d'acqua cara Eleonor?- le sorrise non appena gli occhi smeraldini della ragazza furono nei suoi
-N..non, non preoccuparti Jade, io ho.. solo bisogno di un po' di riposo- mentì spudoratamente non volendo preoccupare maggiormente la bionda
John, in realtà, sapeva perfettamente cosa fosse successo. Roger gli aveva parlato, la sera prima, dei suoi dubbi e delle sue decisioni e, nonostante il riccio fosse totalmente contrario, non aveva potuto dire o fare niente per far cambiare idea al proprio migliore amico.
Lo comprendeva per certi versi, specie sui fatti riguardanti Sam, ma per altri no, affatto.
Sperava con tutto sé stesso che dormire lo avrebbe aiutato a riflettere, ma evidentemente non era stato così.
-Andiamo- Claire intimò John di andare via, il quale annuì congedandosi da Jade, proprio come fecero le altre due, riaccompagnandole successivamente alla propria abitazione, così che Eleonor potesse rilassarsi un po' dopo quella mattinata fin troppo stressante

The Only Exception // R.M.T.Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon