Annabel Todd

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''Vieni domattina qui alle 9.30 e dopo esserci messe d'accordo sugli orari potrai tranquillamente iniziare'' mai incontrato una signora più gentile di quanto lo fosse quella che mi trovavo davanti, si chiamava Margaret ed era la padrona della boutique.

Stavo cercando lavoro e qualche giorno fa avevo notato il cartello appeso alla vetrina nel quale era scritto che cercavano una ragazza giovane come commessa, avevo deciso di chiedere informazione e visto che da poco avevo finito gli studi alla UvA nel campo del turismo e dellla comunicazione, in attesa di trovare un lavoro adatto a ciò che avevo studiato, mi accontentavo anche di un piccolo lavoro in una boutique.

''Grazie mille, davvero gentilissima"

"Mi piace vedere giovani interessati a trovare un lavoro, con i tempi d'oggi è molto raro, come hai detto che ti chiami?''

''Annabel Todd'' sapevo che mi sarei trovata bene con questo lavoro, era una piccola boutique nel quartiere Jordaan, molte altre riempivano la zona e l'aria era davvero accogliente. Spesson capitavo per queste strade e da qui a tre anni ormai le conoscevo bene e mi piacevano da matti. '' Devo lasciare qualche recapito?''

''No tranquilla, sistemeremo tutto domani, ora se non ti dispiace ho un inventario che mi aspetta ahimè'' sorrise indicando alle sue spalle, scatole di roba occupavano l'intero ripostiglio, era lunedì quindi c'era da aspettarselo che probabilmente fosse il classico carico settimanale.

'Perfetto, buona giornata'' e mi chiusi la porta alle spalle sorridendo, avevo quasi ottenuto un lavoro e finalmente avrei potuto cominciare a pagare l'affitto dell'appartamento da sola senza dover chiedere soldi a mia madre.

Mia madre aveva deciso di trasferirsi con me qui ad Amsterdam una volta iniziati gli studi ma non stava con me nel mio appartamento, voleva mi facessi la mia vita da sola e aveva inizialmente trovato posto in una specie di convitto intenzionata a starci una sola settimana però poi decise di rimanere e ormai da qui a tre anni aveva fatto amicizia con le signore che anch'esse alloggiavano e mantenevano la struttura e aveva deciso di restarci.

Io intanto mi ero creata la mia vita nel mio piccolo appartamento, non era tanto distante dal centro ma mi ci trovavo benissimo, era piccolo e accogliente e lo avevo modificato a modo mio, i mobili non erano un granchè e quindi avevo deciso di modificarli a modo mio con tante decorazioni prese nei vari mercatini ed era venuto fuori piuttosto accogliente.

Chiamai mia madre e le raccontai dell'appuntamento in boutique del giorno successivo e decisi poi di concedermi una cioccolata al bar che si trovava alla fine della strada;  la cioccolata per me era una routine soprattutto d'inverno.

Amavo la 'nuova' vita qui, ero qui da ormai tre anni ed ero inizialmente, come lo era anche mia madre, insicura su quello che avrei fatto qui avevo appena finito il liceo ma mi ero buttata in mare e avevo deciso di seguire la mia strada in qualunque modo sarebbe andata ed ora che gli studi li avevo finiti ero fiera e felice di quello che avevo conquistato negli ultimi tre anni.

Ed ora rimaneva solo cominciare il lavoro e vedere cosa la vita mi riservava ancora.

[So che può sembrare ancora povero ma non poso svelare ancora molte cose, mi piace l'idea che le scopriate con il tempo.]

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