Capitolo 1

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'Perché sono qui?', mi chiedo per la decima volta stasera.
Questo è definitivamente l'ultimo posto dove qualcuno si aspetterebbe di trovarmi: una festa.
I miei passi sono lenti mentre entro nella cucina. Ignoro la coppia che si sta baciando selvaggiamente e mi dirigo verso il frigorifero. Estraggo una bottiglia con dell'acqua ghiacciata e ne verso un po' nel mio bicchiere.

"Puoi passarmi una birra?"

"Um, certo." rispondo imbarazzata alla voce dietro di me. Apro di nuovo il frigorifero e tiro fuori una birra.

"Ne vuoi un po'?" mi chiede con un debole sorriso.

Lo guardo confusa. Sta parlando con me? Spingo su i miei occhiali e scuoto la testa.

"No, grazie."

Torno indietro alla festa. I divani sono tutti completamente occupati, tranne uno, dove due ragazze sono sedute mentre chiacchierano animatamente. Scivolo tra la gente per arrivare al divano e sedermi accanto a loro.

Entrambe le ragazze interrompono la loro conversazione e si girano verso di me.

"Chi ti ha invitata?" mi chiede una di loro con disgusto. Tutte e due le ragazze si alzano dal sofà.

Ok, più spazio per me. 

Comincio a fissare quelle ragazze, che stanno parlando con alcuni ragazzi. Entrambe sono alte e magre, con vestiti aderenti che mostrano quasi ogni singolo centimetro del loro corpo. Guardo me stessa. Jeans, per niente stretti sulle mie gambe, e delle vecchie converse. Una crocchia si trova sulla cima della mia testa.

Rido; sono così lontana dall'essere come quelle ragazze. Sono gli stereotipi femminili come tutte vorrebbero essere, invece io sono una sfigata con cui nessuno vuole parlare; la ragazza invisibile.

I miei occhi vagano per la stanza. Adolescenti ubriachi, gente che fuma, ragazze che ballano davvero vicino ai ragazzi, quasi facendo sesso o qualcosa del genere, e un sacco di gente che si bacia. Questo è così noioso.

Perché pensano che le feste sono così divertenti?

La mia idea di divertimento è stare a casa mia con una tazza di caffè e un libro, o guardare un film o studiare o forse anche vedere Cassie. UGH. Cassie. Se vi chiedete cosa fa una sfigata come me a questa festa, con così tante persone che non mi hanno nemmeno notata, lei è la ragione per cui sono qui.

Cassie, la mia migliore amica, è cambiata quest'anno. Non dirò che lei era come me perché io non mi curo del mio aspetto. Sono una ragazza studiosa, riservata e responsabile che è sempre a casa. Abbiamo condiviso un sacco di cose insieme. Come leggere o vedere film durante i pomeriggi d'inverno.

Cassie era una ragazza tranquilla, come me, ma questo mese, ha deciso di ribellarsi contro i suoi genitori. Sta fuori di più, compra vestiti aderenti, e beve anche alcolici. Ugh, alcol. Ricordo quei tempi quando parlavamo di quanto fosse disgustoso l'alcol e come comunque le persone lo bevessero.

Una parola. Ironico.

Ho individuato Cassie; sta parlando con alcune ragazze fuori in giardino. Per un momento, è difficile riconoscerla. Indossa uno stretto vestito e tacchi alti.

Perché non sto lì, cercando di socializzare, vi chiederete? Non sono brava a farmi nuovi amici.

Non appartengo a questo; quindi perché sono qui? Solo per accompagnare un'amica perché lei ha promesso che mi avrebbe comprato dei libri se ci fossi andata. Così tutti sono vincitori. Una specie.

Prendo un altro sorso della mia acqua. La persona seduta accanto a me collassa sul mio grembo. Auch. Splendido, qualcuno è ubriaco. Kevin..? Mi sembra che siamo nella classe di storia.

Opposite worlds »punk h.s [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora