capitolo quinto

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PDV Claudia

Arrivo a casa e rigiro tra le mani la poesia che mi ha dato questa mattina. Vorrei leggerla, ma non so che aspettarmi.
Una specie di dedica, forse?

Mi siedo sul divano e mi tiro in grembo il mio corgi, Bumble.
Leggo le parole con molta attenzione. Parole molto dolci, che trattengono tante emozioni.
"E anche se le nostre mani non si intrecciano,
Ogni attimo passato a guardarti mi fa sperare che i nostri mondi un giorno si incontrino"

So perfettamente che è diretta a me.
La cosa è che vorrei troppo che non fossimo in una scuola, e che potessi stringerla a me. Sempre. Anche se non dovrei.
Cavolo, è così dannatamente bella.
Ha acceso qualcosa dentro di me, che non ho mai acceso.
Metto via, e spengo la luce, se iniziassi a pensarci, non finirei mai.

Ho passato anche oggi il tragitto in bus piangendo. Dopo quattro anni è difficile dimenticare una persona, nonostante stia pensando anche ad Andrea. E specialmente quando ci stavamo per sposare.
Luca e io avevamo prefissato la data, che sarebbe stata tra un mese. Non deve mancarmi, perché è uno stronzo.

Metto i Panic! At The Disco come prossima playlist e imbocco la strada per andare a scuola. Oggi ho la classe di Andrea, e voglio sedermi vicino a lei oggi a teatro. La intravedo tra la folla. È bellissima.
Sulla strada del teatro mi metto a parlare con lei. Nota che stavo piangendo ma la rassicuro. Cavoli è così bella. Voglio baciarla ma so che non posso.
Quando arriviamo davanti alle porte, un ragazzo si mette a parlarmi. "Uuh pupa, ma sei una professoressa?" Neanche lo guardo, chi è sto tipo?
Sento Andrea che mi prende il braccio, e si piazza davanti a me quando il ragazzo prova ad abbracciarmi "Sei single bellissima?" "Lasciala stare coglione" risponde sibilando.
"Ok ok, scusami lesbicona" risponde a tono il ragazzo.
Andrea si avvicina di un passo più vicino alla sua faccia "Che cazzo hai detto? Prova a ripeterlo" lui la guarda con indifferenza
"Ok, scusa ti lascio stare, te lo prometto"

Prendo Andrea per il braccio e la giro a guardarmi
"Andrea, non dovevi, veramente. Però grazie"
"Lo so"

Le sorrido e le sfioro le dita delle mani. Noto che tutti ci stanno guardando, ma fortunatamente i cancelli si aprono e mi vengono porsi i biglietti da distribuire.
Il ragazzo più altezzoso della classe come sempre mi fa l'occhiolino e mi guarda il seno. Io alzo gli occhi al cielo, e come sempre c'è Andrea lì, pronta ad aiutarmi. Perché lo fa? Non sono degna di una ragazza così. Anche se oltretutto non dovrei, beh... è abbastanza illegale. Porgo il biglietto ad Andrea ridendo leggermente e lei con il capo mi ringrazia, entrando. Aspetto gli altri professori che si siedono tutti assieme, ma io mi dirigo verso il fondo del teatro, dove è seduta Andrea.
"Andrea, posso sedermi qua? O è occupato?"
Sposta il giubbotto e mi siedo. Voglio far colpo su di lei.
Faccio un respiro profondo, e decido di fare una cosa abbastanza strana.
"Che bella camicetta, ti sta veramente bene" passo il pollice e l'indice sul colletto della camicia bianca fiorita. La sento tesa al mio tocco. Deglutisce con forza.
"G-Grazie, um, sta bene anche lei."

Si abbassano le luci e il sipario si apre per il primo atto. Non me ne frega niente di questa opera, l'unica opera che mi interessa è Andrea. Ogni tanto la vedo che mi becca a fissarla, e ogni volta arrossisco e sorrido. Faccio finta di ridere ad una battuta battendo le mani un paio di volte, e metto la mia mano sulla sua coscia.

Si irrigidisce sotto il mio tocco. Fa un respiro profondo e si morde il labbro, probabilmente per non gemere. Mi avvicino al suo orecchio e sussurro "È da quando è iniziato che volevo farlo, Andrea". Trattiene il respiro, gira la testa per vedere se qualcuno sta guardando. Si schiarisce la gola.
"Ssshh, fai piano... Sai, ho bisogno di te, mi sento attratta da te. Troppo." le sussurro sfiorando il suo orecchio con le mie labbra. Mi sento il cuore battere all'impazzata. So che è sbagliato, forse è per questo che la voglio.

Lei gira la testa verso di me. Il suo sguardo si scambia più volte tra i miei occhi e la mia bocca, avvicinandosi. Mette un fiocco dei miei capelli dietro il mio orecchio, e si avvicina sempre di più, con movimenti lenti. Le metto una mano sulla guancia. Come supposto, è sofficissima, accaldata dalla situazione. Non posso più aspettare. Fanculo. Terremmo questa cosa tra di noi, ma non me ne frega niente. L'unica cosa che mi interessa in questo momento è lei. Sbatto con gentilezza le mie labbra sulle sue. Ha un sapore dolce, impaziente. Cosa non le farei... Tutto d'un tratto si stacca da me, facendomi impazzire, laciandomi con il giramento di testa e sorpresa. "Mi spieghi perché ti sei staccata da me?" Le dico urlando a bassa voce. Lei sorride da un lato della bocca "Beh, può sempre riprendere dopo" mi stringe la mano appoggiata al bracciolo della poltrona. Non la conosco così bene, ma so solo che deve essere mia,
Per fortuna ci siamo staccate, perché si sono appena accese tutte le luci.

Esco dal teatro molto contenta, mi raggiunge una delle colleghe "Claudia, ti è piaciuta l'opera?" Moltissimo.
"Sì, mi ha umm.... fatto riflettere" di che parlava l'opera? Devo andarmene sennò inizia a fare più domande. "Scusatemi, devo andare." Mi scuso, e aumento il passo.
Raggiungo Andrea mi metto a camminare con lei. "Conosci strade alternative?"
Riflette un po' e poi risponde "Sì, mi segua."
"Dammi del tu che non sono una vecchia, e poi, ci siamo appena baciate, non darei del lei" "Ah già" si limita a dire. Si guarda intorno e giriamo nella calle a sinistra. È una calle privata quindi non si nota molto facilmente. È imbucata per bene, quindi nessuno ci vede. Gira l'angolo aumentando il passo e si appoggia al muro, facendo bandiera ai miei fianchi e portandomi vicino a lei. Si morde il labbro inferiore e mette una mano sulla mia guancia, scivolandola dietro al collo, facendo incontrare le nostre labbra.
Sorrido nel bacio. Ha un bacio passionato e lento, perfetto. Mi porta più vicina scaldando il bacio. Mi lecca il labbro inferiore chiedendo permesso di entrare. Glielo permetto, facendo ballare le nostre lingue calde. Sposta le sue mani sui miei fianchi, per poi andare più giù, senza che io glielo permetta.
Pochi secondi dopo sento delle voci provenire dalla calle, quindi mi stacco subito da lei. Lei mi guarda confusa e le tappo la bocca. Mi sistemo e respiro. Gira l'angolo Alessia, la compagna di Andrea.
Appena ci vede allarga gli occhi e la bocca, puntando a tutte e due.
Porca troia.
Mi sale il panico, cosa faccio adesso? So che è un'amica di Andrea, ma se dovesse tutto? E se mi desse della troia?

"Alessia mi spieghi che cazzo ci fai qua???" Sbraita Andrea. Le tocco il braccio e quasi immediatamente si tranquillizza. "Noooo, voi due. Non ci credo... oh mio dio"

Io sto immobile mentre Andrea si avvicina "Alessia, non devi dirlo a nessuno, sennò stavolta veramente ti ammazzo" la guarda arrabbiata. "Ok ok, promesso" fa il gesto di chiudere la bocca con la chiave e di buttarla via.
Sapevo, è un segno. Non dovevo fare quella prima mossa su Andrea, se questo è solo l'inizio, cosa mi aspetta?

Ci guarda con uno sguardo incoraggiante e... pervertito, e se ne va.
Facciamo tutte e due un respiro profondo "Ci è mancato poco." le dico. "Mi sa che è meglio se ce ne andassimo anche noi." "Già" la bacio velocemente e usciamo dalla calle.

Sono ancora preoccupata, ma sinceramente, sarebbe troppo imbarazzante riportare i fatti a quello che erano all'inizio.

PDV Andrea

È APPENA SUCCESSO QUEL CHE PENSO SIA SUCCESSO??? Rimbocchiamo la strada principale e vado a prendere l'autobus. Accompagno Nicole alla fermata, e ci scambiamo i numeri di telefono. Se qualcuno dovesse chiedere, mi serve per un progetto. La saluto e sale.
"Ah Andrea aspetta!" Mi giro e mi avvicino.
"Comunque la poesia era stupenda, grazie." Mi sorride, prima di risalire.
Aspetta. Mi blocco in mezzo alla strada. Come faceva a sapere che fosse diretta a lei? Prima che possa chiederglielo, mi passa accanto il bus, e mi fa l'occhiolino attraverso il finestrino. Sembro un'idiota, a sorridere continuamente.
Attraverso la strada e salgo anche io sull'autobus che mi porta a casa. Non riesco a smettere di sorridere.

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⏰ Last updated: Aug 21, 2019 ⏰

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