𝚇𝚇𝙸𝚇

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Yoongi

-Dal vivo sei ancora più bello e anche la tua voce è molto meglio- dico mentro gli sorrido.
Lui mi guarda confuso come se non stesso capendo la situazione che è piuttosto comprensibile.

-Sono confuso scusami...- ridacchia imbarazzato -Non devi scusarti, è normale, pensaci un po'- -Perchè continui a fare il misterioso?- inizia a lamentarsi ed è così carino con quella espressione.

-Potresti essere un po' specifico?- mi domanda -Non lo hai ancora capito? Ti immaginavo più astuto Jimin- ridacchio mentre lui guarda verso le sue scarpe. Alza lo sguardo guardandomi a bocca aperta -Suga?- mi domanda stupito. -Ci sei arrivato eh- ridacchio mentre continua ad essere sorpreso.

Guardo verso l'alto piuttosto imbarazzato ma sento una presenza attorno al mio corpo che mi fa distogliere subito lo sguardo dal soffito, Jimin mi sta abbracciando? -Perchè hai aspettato così tanto a dirmelo?- dice mentre la sua faccia si trova spiaccicata sul mio petto.

-Volevo farti una sorpresa e ci sono riuscito- ricambio l'abbraccio e accarezzo delicatamente i suoi capelli arancioni schiariti. -Hai programmato tutto fin dall'inizio?- alza la testa guardandomi. -Già, nella scatola c'erano solo tre biglietti con scritto il tuo posto, dovevo esser sicuro di pescare quello giusto- ride e appoggia la sua testa sulla mia spalla. -Grazie, non dovevi fare tutto questo- -Shh dovevo-

-Per quanto tempo starai qua in America?- mi chiede staccandosi lentamente da me. -Per altri due giorni, avevo intenzione di trascorrere un po' di tempo con te- rispondo grattandomi la nuca imbarazzato, sembro un coglione ad aver risposto così.

-Davvero?!- annuisco e lui inizia a far salti di gioia, sembra un bambino. -Ma non é che è un sogno?- si domanda a se stesso -Se lo fosse per favore Jimin non svegliarti, ho appena incontrato la perfezione non puoi svegliarti adesso- si risponde da solo e a quella scenetta scoppio a ridere, è adorabile.

Ad un certo punto entra il mio manager e guarda sia me sia Jimin -Ragazzino tra un minuto devi andare, prendi la tua roba ed esci di qui- Jimin annuisce e quel testa di cazzo se ne esce dalla stanza.

-Ci sentiamo dopo okay? Ci organizziamo per i prossimi giorni- mi risponde con un "sì" sorridendo.

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