Strozzami

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La mia sete di sangue non l'avrebbero certo placata degli stupidi sentimenti. Sono sempre stata molto brava a reprimerli, sin da piccola quando alla domanda "Vuoi più bene a mamma o papà?" rispondevo: "A me non interessa di nessuno!"
Avevo un odio in corpo tale da desiderare la morte altrui e se quest'ultima l'avessi causata io.. che goduria.
Dopo la prima vittima della biblioteca la mia intenzione era quella di progredire.
Volevo uccidere.
Penso che ognuno di noi abbia bisogno di inseguire le proprie passioni; la mia era quella di far cessare l'esistenza delle persone. La legge non dovrebbe limitare le passioni altrui, giusto? Sì, giusto.
Sono pazza, stando agli standard odierni della nostra società, ma io la definirei più "fantasia".

Non vedevo la mia coinquilina da un po' e decisi di farle una telefonata. Era semplice curiosità, non mi sarei mai sognata di uccidere una persona che conosco ma non per motivi sentimentali, bensì per non far collegare a me alcun omicidio.
Rispose che era dai suoi e che sarebbe tornata a casa entro 4 giorni. Attaccai la telefonata.
Presi le chiavi della mia auto ed uscii, ero diretta in una discoteca locale; 25 euro per l'entrata e speravo ne sarebbe valsa la pena.
Una volta arrivata decisi di ubriacarmi. Detto fatto, dopo un'ora ero totalmente persa ma con un briciolo di lume della ragione.
All'improvviso il mio sguardo si incrociò con quello di un ragazzo: alto, moro e un corpo decisamente sexy. "Vorrei farci sesso" pensai tra me e me ed iniziai ad attirare la sua attenzione ballando, ad un certo punto lui mi si avvicina rivolgendomi parole incomprensibili dato il mio stato e la musica molto alta. Senza dirgli nulla gli presi la testa e lo baciai. Fu un bacio lungo e passionale degno di ogni film romantico che si rispetti. Dopo venti minuti circa eravamo in macchina sua a scopare, lui sotto ed io sopra. Gli graffio la schiena, lo mordo ovunque, lui mi prende il collo come se volesse letteralmente strozzarmi. A me quella cosa faceva impazzire. Credo fosse una delle scopate più belle degli ultimi 3 mesi. Mi venne in bocca ed io mi apprestai ad ingoiare tutto, ogni singola goccia.
Una volta finito entrambi fumiamo una sigaretta, senza dire alcuna parola. Il fumo che si attorcigliava come avevamo fatto noi fino a qualche secondo prima mi faceva sorridere.
Gli chiesi di prestarmi il suo telefono: gli scrissi il mio numero ed uscii dalla sua auto.
Avrei voluto rivederlo per farmi scopare ancora in quel modo. Sarebbe stato carino.
I 25 euro di entrata ne valsero assolutamente la pena.

Cigarettes after murderOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz