Capitolo 31

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Scusate l'attesa.
Sto preparando un nuovo libro 💕

"Non me frega un cazzo!"
Gridai.

Stavo alzando i noti, la terminologia utilizzata non andava bene.
Stavo commettendo un grave errore.

Jere era fin troppo paziente.

"Le tue scuse valgono quanto le mie vecchie aspirazioni"
Un bel niente quindi, dato che sono state cancellate.

"Non pensi di esagerare?
Il lavoro, qualsiasi, può richiedere di andar via"
Non mi guarda neanche, continua a pensar di potermi controllare e di essere qualche passo avanti a me.

Questa balla mi ha riempito le scatole, non mi voglio far prendere per il culo ancora a lungo.

"Devo esserti grata anche per come mi hai cambiata.
La tua cara mogliettina, tanto cercata e desiderata, ha scoperto il reale motivo per il quale"
Stavo parlando con un tono di superiorità, un metodo che non mi appartiene.

Credo che neanche lui mi riconosca concitata così.

Vengo interrotta a causa del forte rumore.
Jeremiah deve essersi scocciato di sentirmi, deve essersi incazzato e di conseguenza ha rotto il bicchiere che aveva in mano.

"Perché mi devi rompere i coglioni?
Te non sai un bel niente.
Esci di qui, non sono dell'umore giusto"
Prendo un bel respiro, consapevole d'iniziare un qualcosa di abbastanza forte e sicuramente con più esperienza della mia.

"Perché devo sapere.
Ti odio, ma non mi va di restare esclusa.
Devo sapere, perché è giusto così.
Sei andato via per un problema?"
Quest'incertezza mi manda in esasperazione.

Sono stanca, alquanto stanca d spossata.

Più tardi avrò il tempo per riposarmi, se vorrò.

"Cerca la perfezione, in se stessa e negli altri.
Pretende rispetto e correttezza.
Ma, è colei che dice di odiarmi.
Un po' incoerente.
Quel bel discorsetto sul matrimonio e quant altro, si è fatto fottere?"
Domanda, girandosi verso di me.
Mostrandosi forte e imponente come al solito.

Mette ancora soggezione, nonostante lo sguardo stanco, le occhiaie e l'incarnato pallido.

"Ti odio quando fai queste minchiate.
Siamo in tre, non devi pensare solo a te stesso.
Stiamo per diventare una famiglia e le cose si fanno insieme"
Mi avvicino, cautamente, cingendogli il viso.

"Sono stato bravo.
Ho creato una spietata moglie eh"
Mi abbraccia e dovrebbe rendermi felice questo dolce gesto, ma non è quello che voglio.

Volevo una risposta alla mia domanda.
Mi auguro che non ci stia girando intorno.

"Jere, io voglio delle risposte"

"Fammi prendere un caffè e ti dico, quel che posso"

Il Segreto Dell'illegalità 2.Where stories live. Discover now