lacrime salate- ̗̀ะsolarxmoonbyul

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Amore.
Una semplice parola, che muta in qualcosa di così magico, puro e soprattutto... Innocuo.
Infatti, il suo amore per lei fu così.
Un semplice innamoramento vedendola volteggiare nell'aria, attraverso il piccolo schermo del mio computer.
I miei occhi rimasero abbagliati dalle sue movenze così angeliche e prive di qualsiasi volgarità che la distingueva da tutte le altre.

Ma era solo una cottarella veloce no?
Me lo ripetevo spesso durante le brevi pause dal lavoro da giornalista.
Ero ancora una semplice giornalista qualunque, non aveva degli obbiettivi ambiziosi.
Avevo solo un unico e semplice desiderio.
Incontrarla.
Era un sogno impossibile, lo sapevo bene, lei era una ballerina internazionale e io....non mi avrebbe mai calcolata.

I mesi passarano.
Il lavoro stava cominciando a scarseggiare, dopotutto non ero una giornalista professionista e l'esperienze sul campo erano davvero poche.
Ma il mio capo riuscì a comunque a trovarmi un compito da svolgere.
Dovevo intervistare una scuola di danza, nulla di così entusiasmante ma era pur sempre un lavoro!

Durante le ore di attesa su quella sedia.
Notai una porta.
Una porta semi aperta, dove fuoriusciva una luce giallastra e una dolce melodia.
Girai lo sguardo da destra e a sinistra, indecisa se andare a vedere con i miei occhi cosa ci fosse ( o chi ci fosse li dentro ).
Oppure far tacere la mia curiosità e attendere la fine dell'allenamento delle ballerine.