dream come true

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solo una volta sono stata innamorata nella vita.
Le storie venute dopo erano solo distrazioni, solo che io al tempo non lo sapevo, non mi sapevo spiegare come mai con gli altri andava sempre a finire male. Era colpa mia, o almeno credo. La verità è che non li avevo mai amati come avevo amato lui...
Lui...
Thomas.
era la mia unica certezza.
Lo ho amato in silenzio per ben due anni. Fino a quando mi sono stancata...
sono andata a dirglielo, a dirgli che lo amavo. l'unica cosa che disse fu "beh hai fatto bene a dirmelo, ma non ci conosciamo bene" "capisco, beh era solo per togliermi un peso" no. Non era solo per quello. È che io non ce la facevo più. Mi ero stancata di essere gelosa inutilmente, di guardarlo come una pazza e pensare a quanto fosse fottutamente bello anche con uno straccio addosso, mi ero stancata di parlarci e di scherzare senza sapere se lui ricambiava o meno... insomma l'istinto aveva preso il sopravvento, così glielo dissi.
ci ignorammo per un bel po' di tempo, più di un anno.
Infatti, io nel frattempo avevo avuto altre storie, oppure uscivo con qualcuno.
Ma tanto era inutile negarlo, io non provavo le stesse cose che provavo per lui.
Lui era diverso, quello che provavo era diverso.
Insomma io lo amavo alla follia ma lui non mi calcolava minimamente...
fino a quando...
Un giorno, uscita da scuola lo vidi parlare con dei miei compagni di classe. Loro sapevano le cose che provavo per lui, almeno, loro pensavano che mi fosse passata. Quando invece non era così...
stava parlando con loro e io mi ritrovai a fissarlo, a guardare mentre sorrideva, mentre si grattava la nuca con la mano... poi lui posò lo sguardo su di me, e si bloccò. Sul serio rimase immobile. Io imbarazzata me ne andai, facendo finta di niente, verso la fermata del bus, quando una voce mi chiamò 《Y/n!!》 mi fermai e girai la testa lentamente.
《Y/n aspetta! vengo con te alla fermata, devo prendere il tuo stesso autobus》 mi sentivo morire.
Thomas che mi parlava dopo tutto questo tempo, e per di più prendeva l'autobus insieme a me e voleva accompagnarmi. Ero in un sogno... si decisamente un sogno, ora mi do un pizzicotto e...
《allora andiamo?》《s-si》. Iniziammo a camminare l'uno accanto all'altro, entrambi a testa bassa... era imbarazzante, molto imbarazzante.
Montati sopra all'autobus finalmente iniziammo a parlare... del più e del meno, deridevamo le persone strane che erano a bordo, raccontavamo ricordi in comune, cose del genere...alla fine risultò essere tutt'altro che imbarazzante la situazione. Nessun silenzio strano o robe simili, tutto normale...
Io scesi a una fermata prima di lui, ed arrivata a casa trovai una richiesta di amicizia da parte sua, dopo che mi ero dichiarata mi aveva anche tolto dai suoi amici; e subito dopo un messaggio
"Dovremo uscire un giorno"
Non potevo crederci. Desideravo così tanto che accadesse che in quel momento pensai che fosse tutto un sogno.
pensavo non ci fossero più speranze ed invece...
"volentieri" risposi.
"perfetto, ci vediamo!"
bloccai il telefono con un sorriso che regnava sulle mie labbra.

5 giorni dopo

Io e Thomas avevamo iniziato a sentirci regolarmente, quasi tutto il giorno. La sera mi dava la buonanotte e la mattina il buongiorno. Mi sentivo come se fossi il suo primo e ultimo pensiero della giornata, ed era una sensazione bellissima. Avevamo prefissato un appuntamento per quel fine settimana, dato che non avevamo niente da fare.
mi sembrava di vivere in un sogno.
sembrerò ripetitiva,ma è così.
quel venerdì lo passai praticamente a decidere come vestirmi.
Ero molto nervosa, ma anche contentissima.
Sabato pomeriggio passò a prendermi sotto casa alle 16 ed andammo a passeggiare sulla spiaggia, tutto era perfetto.
Passeggiavamo,ridevamo.
Ci sedemmo per lanciare i sassi in mare, dato che era deserto e eravamo certi di non poter far male a nessuno. calò il silenzio e prima che potessi realizzare quello che stava succedendo la sua mano prese la mia ci alzammo.
Ormai il sole stava quasi tramontando e una luce rosa e arancione ci avvolse. mi accarezzò il viso e in un attimo le nostre labbra erano unite.
Il mio sogno si stava appena realizzando, dopo quattro anni passati a sperare e a sognare, il momento che tanto aspettavo divenne reale...
Ci staccamo e io avevo gli occhi leggermente lucidi, poco dopo lui azzerò il silenzio
《senti y/n.. io..ecco..mi dispiace per quello che ti ho detto quando sei venuta a dichiararti. La verità è che non mi sentivo all'altezza, non ero pronto per iniziare una storia seria e..beh ora ci sono》
《quindi vuoi stare con me?》
《si y/n..ti ho sempre trovata carina, e ora ho capito che sei molto più di questo per me.
y/n io credo di amarti》
Ormai stavo quasi per piangere
《ti amo anche io thomas》
ci baciammo ancora e ancora. Finchè non mi riaccompagnò a casa.
Avevo un sorriso da ebete sulle labbra. Finalmente il mio desiderio si era realizzato.






heyy beh, eccomi di nuovo con un altro capitolo. spero vi sia piaciuto... scusate gli eventuali errori
~cheryl

immagina ~Thomas Brodie-sangster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora