CAPITOLO 2

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Il viaggio verso il famoso castello degli Stark durò forse più di tre ore, non andavano tanto veloce, ma quel tempo fu utile alle due per apprendere notizie sul paese in cui si trovavano.
Scoprirono molto piacevolmente che al vecchio contadino piaceva parlare, raccontò di come quelle terre erano entrare in una serie di disastrosi eventi da quando il re del continente, Robert qualcosa, aveva chiesto al Lord del momento di diventare suo primo cavaliere, il Nord era poi passato ad una casata di marinai crudeli e poi di nuovo a degli alfieri degli Stark, ancora più crudeli dei marinai.

Poi con la battaglia dei bastardi gli Stark avevano riconquistato le loro terre e il bastardo di Ned Stark, un certo Jon Snow era diventato re del Nord.
Clara e Ashildr ascoltavano l'uomo completamente rapite, quelle storie erano così belle che dovevano essere condivise, qualcuno ci avrebbe dovuto scrivere un libro pensò Clara.

Stavano ancora parlando quando l'uomo si bloccò per guardare verso l'alto e sorridere.

-Mie signore, siamo arrivati.- indicò lui molto cortesemente, le due si girarono e trattennero il fiato, ammutolendosi all'istante, si trovavano davanti a quello che forse era il più grande castello che entrambe avessero mai visto, era come se un esercito di giganti avesse deciso di costruire una casa adatta alle loro dimensioni.
Una spessa cinta muraria alta almeno 10 metri, in quello che sembrava granito si estendeva in lunghezza fino a sparire dalla visuale per colpa della nebbia.

-È' stato edificato da Bran Il Costruttore almeno duemila anni fa, e da allora non è mai caduto.-

Un immenso fossato proteggeva tutta la costruzione e intorno ad esso c'era un incredibile via vai di soldati e uomini con carri che uscivano o entravano.

Il carro sul quale di trovavano si avviò verso un ingresso secondario accodandosi ad una fila di altri veicoli trasportanti vari tipi di merci ma per lo più rifornimenti alimentari.

Superarono il ponte levatoio, poi una seconda cinta muraria e si ritrovarono all'estremità di un ampio cortile.

-I magazzini si trovano da quella parte, mi sto recando li, vi augurò di trovare quelli che state cercando signore. E' stato un piacere conoscervi.-

Clara si avvicinò a lui per abbracciarlo mentre la sua compagna di viaggio alzava gli occhi al cielo,  la rimproverava di continuo per la sua eccesisiva gentilezza.

-Che c'è?- chiese infatti lei dopo che il signore se ne fu andato leggermente in imbarazzo.

-Non puoi abbracciare tutte le persone che incontri.-

-Ma ci ha dato una mano.- si difese l'altra ottenendo in risposta uno sbuffo di scherno.

-Cosa credi che stia succedendo qui?- chiese Clara guardandosi intorno.

C'erano numerose persone che trasportavano casse con armi, giovani che si addestravano e donne che aiutavano ad assemblare delle armature.

-Sembra che si stiano preparando ad una guerra.- rispose Aschildr mentre prendeva una spada di legno da una cesta per osservarla, si avvicinò a due ragazzi che si  stavano allenando.

Il più grande dei due, con più esperienza, disarmò l'altro in pochi secondi e si mise poi a ridere prendendolo in giro.

-E' facile prendersela con qualcuno che non è alla tua altezza vero?- gli chiese lei avvicinandosi e facendo ruotare la spada da allenamento con fare esperto.

-Chi sei ragazzina? Togliti dai piedi- la derise lui.

Lei sorrise pensando che aveva almeno mille anni in più di lui, ma piuttosto che parlare si avvicinò con passi leggeri e lo colpì in mezzo alla gola con la spada, lui non se ne accorse nemmeno e cadde a terra dolorante. Si girò verso  quello più piccolo.

You can call me clara. Winter is coming.Where stories live. Discover now