Before You Go

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Mi sono dato per vinto come tutti gli altri

ti odio, ti odio, ti odio ma
mi stavo solo prendendo in giro
ogni nostro momento, inizio a rimpiazzarlo
perchè adesso che se ne sono andati tutti
tutto ciò che sento sono le parole che avevo bisogno di dire

Quando soffri sotto la superficie
come acqua turbolenta che si raffredda,
be, il tempo può guarire ma questo non guarirà

Quindi, prima che tu vada
c’era qualcosa che avrei potuto dire
per far battere meglio il tuo cuore?
Se solo avessi saputo che stavi attraversando una tempesta
quindi, prima che tu te ne vada
c’era qualcosa che avrei potuto dire
per fermare la sofferenza?
Mi uccide come la tua mente possa farti sentire così insignificante
quindi, prima che tu vada

Non era mai il momento giusto, ogni volta che chiamavi
è andato sempre diminuendo, diminuendo, diminuendo
finchè non è rimasto niente
ogni nostro momento, inizio a riviverlo
ma tutto ciò a cui riesco a pensare è vedere
quello sguardo sul tuo viso

Quando soffri sotto la superficie
come acqua turbolenta che si raffredda,
be, il tempo può guarire ma questo non guarirà

Quindi, prima che tu vada
c’era qualcosa che avrei potuto dire
per far battere meglio il tuo cuore?
Se solo avessi saputo che stavi attraversando una tempesta
quindi, prima che tu te ne vada
c’era qualcosa che avrei potuto dire
per fermare la sofferenza?
Mi uccide come la tua mente possa farti sentire così insignificante
quindi, prima che tu vada

Sarebbe meglio adesso
se avessi lasciato cadere i miei muri?
Forse, immagino che non lo sapremo mai
lo sai, lo sai

Prima che tu vada
c’era qualcosa che avrei potuto dire
per far battere meglio il tuo cuore?
Se solo avessi saputo che stavi attraversando una tempesta
quindi, prima che tu te ne vada
c’era qualcosa che avrei potuto dire
per fermare la sofferenza?
Mi uccide come la tua mente possa farti sentire così insignificante
quindi, prima che tu vada

Lewis Capaldi- Before you go

Zayn è fatto di mancanze e insicurezze; Zayn è fatto occhi grandi come il mare che parlano; Zayn è fatto di lacrime che non escono, ansie e attacchi di panico. Zayn è fatto di Mar.
Forse Mar è l'equivalente in carne e ossa della copertina di Linus perché quel giorno, se non ci fosse lei Zayn affonderebbe. E, anche se gli attacchi di panico sono tornati, quel giorno racchiude tanti significati da rimanere vivido come un fermo immagine.
Sono sdraiati sul tappeto di casa di Mar e formano una strana T con Zayn in verticale e lei in orizzontale: le gambe affusolate e accavallate sull'addome di lui, mentre legge l'ennesimo libro di poesie.
Mar è troppo di tutto e per incanalare l'attrazione che lo spinge come una calamita, si limita - in un contatto fintamente casuale - ad accarezzarle una delle caviglie con il pollice.
Casa è immersa nel silenzio e per quante distrazioni ha, il calore di quella pelle che tocca è totalizzante. Certo, avere quelle gambe a un soffio di distanza, non lo aiuta affatto ma oggi, Mar - la sua Mare - indossa una gonna che le dona più del dovuto e le calze nere velate sono accompagnate da dei tacchi vertiginosi.
Ed è bella da togliergli il respiro, anche con tutte le sue fisime. Perché c'ha quello sguardo riservato solo a lui e "sei la mia persona preferita al mondo, Zay, ecco perché ti guardo così".
In un attimo tutto si scompone e si ribalta, la pace assoluta viene sostituita dalla sensazione di soffocamento, il pensiero di essere fortunato che una persona come Mar voglia lui, viene subdolamente scacciato via dalla consapevolezza di non essere abbastanza.
Un attacco di panico in piena regola. Con i polmoni incapaci di incamerare aria, il peso sul petto che lo schiaccia contro il pavimento, il sudore che gli bagna la schiena e le lacrime di sconfitta a rigargli il viso.
Zayn non conosce il motivo dei suoi attacchi, forse non lo vuole nemmeno sapere perché lo fa sentire debole e incapace.
Il terapeuta che lo segue di tanto in tanto, a cui si costringe ad andare sotto pressione della madre, gli dice che il panico è una reazione del suo corpo al voler sempre apparire calmo; che questo è l'unico modo in cui l'ansia trova modo di sfogarsi.
E Mar non è che non lo sa, anche se è la prima volta che assiste a Zayn che cede sotto la forza di pensieri così distruttivi da annichilirlo.
Gliel'ha detto una sera mentre guardavano un film, in un sussurro aveva ammesso quella fragilità come se se ne vergognasse. E "essere deboli è un diritto, Zay, significa che sei vivo".
Così, lo tira su cosicché poggi la schiena sul divano e gli si siede tra le gambe.
Mentre sente le orecchie fischiare e la gola secca, nonostante sia consapevole che passerà, Zayn non può fare a meno di chiedersi se quando si sta per morire si sente davvero così caldo.
Mar continua a parlare, a passargli le mani fredde su guance e collo, ad asciugargli le lacrime.
"Ascolta me, Zay. Senti me, amore."
Con voce insicura perché ha anche voglia di piangere ma non lo lascia andare, lo tiene ancorato alla realtà.
Una mano rimane sul volto, l'altra se la porta al petto per fargli ascoltare il suo cuore. Uno, due, tre, conta insieme a me, puoi farcela Zay, gli dice con tono pacato. Perché Mare nel suo metro e una vigorsol possiede la sicurezza di un gigante.
E Dio!, mentre è ancora agitato, con gli occhi sgranati e tremante, nell'assurdità della situazione, la sua bellezza disarmante diviene un porto sicuro cui tornare.
"Ecco, bravo, respira piano, segui il mio cuore che è il tuo."
Sì Mare. Grazie Mare.
Le labbra carnose le si arricciano in un sorriso dolce e Zay capisce che non l'ha solo pensato ma detto ad alta voce.
Mar continua a distrarlo mentre gli accarezza i capelli, gli racconta di Mellie e dei suoi attacchi di panico che ormai non si ripresentano da anni ma che, quando accadevano, vedeva sua mamma Lucy tranquillizzarla come lei aveva appena fatto.
Piano i polmoni tornano ad espandersi in maniera soddisfacente e, anche se spossato non si trattiene dal tirarsela addosso in modo che gli sia cavalcioni sulla vita.
"Ehi..." Gli sfiora la nuca, il collo, la fronte, gli bacia le palpebre semichiuse. Mar che se potesse si prenderebbe i suoi attacchi di panico, le ansie per il futuro e le insicurezze. Si frequentano da poco, sì, ma vivono in simbiosi.
"Bentornato amore." Un altro sorriso da infarto, un'altra carezza e Zayn è a casa.
E la bacia, afferrandole il viso, le guance e i capelli. Si strappano il respiro e i sensi.
"Mare... Mare... Mare..." Ansima in una cantilena disperata, baciandole quel sorriso grande, stringendola e rubandole un gemito.
Il suo tentativo di ringraziarla perché, anche se in grado di gestire gli attacchi di panico, avere accanto qualcuno - anzi Mar - ad aiutarlo lo ha fatto sentire meno solo. Sereno.

In your skin |z.m|Onde histórias criam vida. Descubra agora