Nota dell'autrice

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Ci sono argomenti, e di solito finiscono per essere sempre quelli più importanti, viscerali, di cui non riesco a parlare in nessun modo. Mi terrorizzano, mi fanno sentire inerme e muta.

Allora, di solito, finisco per fare sempre la stessa cosa: scrivo. E la penna va a grattare proprio lì, dove fa male.

È il caso delle tematiche sottese a questo romanzo. Credo che sia giusto che ogni lettore trovi in un romanzo quello che gli pare, senza che l'autore debba indirizzarlo. Ma c'era qualcosa in particolare che volevo dire con Descent, e spero che il messaggio, in un modo o nell'altro sia arrivato.

Forse nella nostra società non c'è più nella sua forma ufficiale, ma affermare che a tutt'oggi la schiavitù non esista attorno a noi significa essere ciechi o non voler vedere. In Descent ho parlato di Chani e della sua storia pensando a cose e persone che vedo ogni giorno e ho visto nei miei giorni passati. Ho pensato al ragazzo laureato in filosofia in Costa d'Avorio che vende accendini nella piazza della mia città. Ho pensato al ventunenne rifugiato che ha subito violenza senza che le forze dell'ordine, l'ospedale e gli assistenti sociali potessero o volessero aiutarlo. Ho pensato alle donne-bambine che tutto il giorno, tutti i giorni, si prostituiscono a pochi metri dal mio luogo di lavoro, uno degli aeroporti più grandi e frequentati d'Italia, sotto gli occhi (impotenti? Indifferenti?) delle suddette forze dell'ordine.

Le ingiustizie ci sono sempre state e sempre ci saranno. Immagino sia ipocrita pensare di poterle risolvere. Ma per me è ipocrita anche fingere che non ci siano.

Bevin e Chani sono due personaggi che si ribellano e tentano di porre rimedio alle ingiustizie che vivono. Lo fanno in modo imperfetto, basandosi su esperienze di vita del tutto diverse e arrivando a conclusioni e conseguenze del tutto diverse. Entrambi, comunque, lottano, e sta in questo il senso del loro trovarsi e scontrarsi, avvicinarsi e perdersi.

Descent è un romanzo che ho sentito dentro e continuerò a sentire per molto tempo. Se anche solo una minima parte di ciò che ho scritto è arrivato anche a voi, allora non è stato tutto vano.

So che si tratta di argomenti insoliti e un po' inadatti a Wattpad, ma per me era importante condividere questa riflessione sulla genesi e sullo sviluppo di Descent. Un romanzo è un'opera complessa e può capitare che, tra la strutturazione della trama e la rifinitura dello stile, ci capitino dentro anche dei pezzi di vita importanti.

Spero di non avervi annoiati! Giovedì, se tutto va bene, pubblicherò la prima scena post-credit, un piccolo capitolo extra tutto dedicato a Bevin.

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