La campanella del bar suonò non appena Eleonor e John varcarono la porta d'entrata, attraversando il corridoio di fronte al bancone, dietro il quale i baristi salutarono i due in modo gentile, specie la ragazza, dato che non era un volto nuovo là dentro. Non appena finirono di ordinare, John pagò da vero gentiluomo per entrambi, lasciando esterrefatta la castana, e tutti e due si diressero ad un tavolo all'angolo. Oltre a loro vi erano altre poche persone, prese a parlare del più e del meno.
-Carino questo bar- si complimentò per la scelta il riccio, guardandosi intorno incantato
-E' il bar preferito di me e Claire, fanno una cioccolata strepitosa qui!- si leccò le labbra pensando che di lì a pochi minuti l'avrebbe avuta di fronte a sé
-Mi sono fidato eh!- la indicò lui, dato che sotto consiglio di lei aveva ordinato quella famosa cioccolata calda
-Non te ne pentirai Deacon-
-Se proprio devi chiamarmi per cognome, chiamami Deaky ti prego, tanto è simile- la pregò unendo le mani
-Cosa c'è di male?-
-Troppo professionale?- storse le labbra lui, non sapendo spiegare il reale motivo
-Ma smettila, tu che hai un cognome figo sfruttalo-
-Cos'ha che non va Cooper?- la interrogò
-Niente, ma è meglio Deacon- si strinse nelle spalle lei, respirando a pieni polmoni l'aria del bar, ornata dall'odore paradisiaco dei croissant appena sfornati
-Tu sei pazza- scosse il capo divertito John
-Quello è il ruolo di Claire solitamente- rivelò con aria innocente
-Non nominarla ti prego-
-John!- lo riprese in quattro e quattr'otto lei, vedendolo ancora fare lo stesso sguardo colpevole di prima
-Che c'è? Te l'ho detto che mi sento in colpa-
-Stop- Eleonor chiuse definitivamente il discorso, non dandogli modo di aggiungere ulteriori parole, nonostante fosse la prima a star attendendo un messaggio incoraggiante da parte di Claire
-Okay, taccio che è meglio-
-Ecco a voi le vostre cioccolate- un cameriere molto giovane e ben curato, che doveva avere suppergiù la loro età, portò loro le ordinazioni, congedandosi poi con un sorriso smagliante, rivolto soprattutto alla castana, che non ci fece caso più di tanto
-Credo tu gli piaccia- sussurrò John
-A chi?-
-Al cameriere-
Eleonor corrugò la fronte, scuotendo poi la testa in segno di negazione.
-Ma che dici? Mi conosce da anni ormai, se davvero gli piacessi si sarebbe già fatto avanti- lo fece riflettere senza scomporsi
-Chi ti dice che non lo farà?-
-Ho una teoria-
-Sarebbe?-
-A mio parere è gay- ammise senza tante cerimonie Eleonor
-Cosa te lo fa pensare, scusa?- le domandò leggermente divertito
-Non so, alcuni suoi atteggiamenti- si strinse nelle spalle
-Sarà, a me sembrava molto attratto da te invece, miss Cooper-
La castana fece una smorfia per come lui l'aveva chiamata e non gli rispose, bensì lo indicò con il proprio cucchiaino.
-Com'è la cioccolata, Deacon?-
John ne assaggiò un po' dal cucchiaino, sorridendo immediatamente, ammaliato.
-Divina-
-Cosa ti avevo detto?- si pavoneggiò lei
-Ti si può dar fiducia- il riccio continuò a gustarsi la sua cioccolata, facendo sorridere automaticamente Eleonor, che si ritrovò a pensare a che amico meraviglioso fosse riuscita a trovare in meno di un giorno e mezzo, nonostante la sua solita difficoltà nel socializzare ed affezionarsi a chiunque
John, difatti, a differenza di parecchi amici che aveva avuto in passato, aveva qualcosa di diverso. Lui era gentile, sarcastico al punto giusto e mai indiscreto ed invadente. Ciò era riuscito a conquistarla subito.
-Il tuo amico alla fine?- domandò di getto Eleonor, ricordandosi dell'esistenza di Roger
-Oh- il riccio si pulì le labbra con il proprio tovagliolo
-Mi ha detto che stava uscendo per farsi un giro, quindi gli ho consigliato di raggiungermi, spero non ti dispiaccia-
Sebbene alla castana prese un colpo a quella rivelazione, dovuto al fatto che non trovava semplice farsi degli amici senza l'essenziale appoggio della sorella, alzò i pollici, tranquillizzandolo.
-Tranquillo John, nessun problema- mascherò l'ansia con un sorriso stirato
-Dovrebbe essere qui a momenti, quindi ne approfitto per andare in bagno- il riccio si portò dritto con uno scatto felino, guardandosi attorno, spaesato
-Infondo a destra- gli indicò lei
-Gentilissima- le disse semplicemente, allontanandosi dal tavolo
Eleonor, dal canto suo, riprese a sorseggiare la propria cioccolata, soffiando di tanto in tanto nella tazza per non scottarsi. Il suo cervello era totalmente immerso nella preoccupazione per la sua Claire.
Come starà? Cosa starà facendo? Quell'idiota le starà portando il dovuto rispetto?
Tutte queste domande le stavano facendo venire l'emicrania, fino a che non venne distratta dalla campanella della porta, che le fece portare automaticamente gli occhi all'entrata, facendole scorgere una figura magra, che le parve familiare. Assottigliò di poco gli occhi e per poco non le prese un altro colpo secco quando riconobbe in un ragazzo, ​il ragazzo ​biondo con cui aveva parlato la sera precedente, nei bagni di quel pub.
Fece di tutto per non farsi notare, mentre da dietro al volantino dei prodotti lo guardava intento a togliersi il giubbotto di pelle che indossava, tenendolo tra le mani. Dopodiché il biondo incominciò a guardarsi intorno varie volte, come fosse alla ricerca di qualcuno in particolare e fu allora che Eleonor abbassò il capo sul cellulare, coprendosi il più possibile con i capelli, così che in nessun caso avesse potuto riconoscerla.
-Ehi Rog!- la voce di John la riportò alla realtà e ciò che vide non fece altro che far aumentare la sua ansia, tramutandola in panico puro
Difatti, al pronunciare di quel nome da parte di John, era stato proprio il biondo in questione a rispondere, dirigendosi sicuro verso il riccio, con il quale si sorrise e si strinse la mano immediatamente dopo.
Solo allora Eleonor realizzò. Roger, il migliore amico di John, oltre ad essere il simpaticone che l'aveva chiamata Cenerentola al party, era anche il ragazzo in cui si era imbattuta la sera prima nel bagno del pub e con il quale aveva parlato, seppure non molto.
La situazione peggiorò non appena vide il riccio indicare verso la sua direzione e dirigervisi con l'amico al suo fianco, raggiungendola con pochi passi.
-Ehi El-
Ansia.
-Ti presento il mio famoso migliore amico, Roger-
Panico.
Non appena Eleonor trovò il coraggio di alzare lo sguardo verso i due, anche a Roger quasi non prese un colpo, riconoscendola immediatamente, da quelle carnose labbra rosee e leggermente screpolate e da quei due occhioni verdi di cui si era memorizzato ogni singolo particolare, la sera precedente, nonostante le sue pietose condizioni.
-Piacere, Eleonor- la castana forzò un sorriso, sentendosi in fiamme a causa dell'insistente sguardo serio del biondo su di sé, che in pochi attimi lasciò spazio ad un sorrisetto divertito
-Ben ritrovata, occhi verdi-

The Only Exception // R.M.T.Where stories live. Discover now