-Perché non siamo mai venute a mangiare in questa pizzeria?- furono queste le prime parole pronunciate da Claire dopo aver messo piede fuori dal locale in questione
-Gradito?- le domandò John, notandola euforica e piacevolmente sazia
-No, gradito no, ho adorato!-
-Modestamente me ne intendo in fatto di cibo- si pavoneggiò il riccio
-Pensavo fossi un genio dell'economia, non della gastronomia- si intromise Eleonor, ripensando a tutto quello che si erano raccontati durante la cena
-Sono un uomo dalle mille risorse a dire il vero, tesoro-
-Un uomo da sposare!- esclamò Claire, attaccandosi amichevolmente ad un braccio del ragazzo
-Non sei la prima persona che me lo dice, a dire il vero-
-A mio parere ti hanno fatto montare tutti un po' troppo la testa caro signor Playboy- lo sfotté la castana, facendolo avvampare nuovamente per l'imbarazzo provato qualche ora prima
-Io strozzo Roger domani, ve lo giuro!- strinse un pugno facendosi quella auto-promessa
-A proposito- Claire fece un saltello attirando l'attenzione di entrambi su di sé
-Che ne dici di andare a prenderci un caffè, o una cioccolata calda? Puoi chiamare anche Roger, così ce lo presenti- propose mantenendo il suo solito buonumore
-Perché no- Eleonor la trovò una buona idea, non avendo niente da perdere dopo la brutta, se non orribile, esperienza vissuta con Charlie
-Non credo sia una buona idea- si grattò la nuca John, deludendo le aspettative della mora -Come mai? Si tratta di un caffè tra amici, cosa c'è di male?-
-Non c'è niente di male, anzi da parte vostra è davvero gentile, ma non sta vivendo un bel periodo e non penso abbia molta voglia di uscire- spiegò rapidamente
-Magari invece uscire un po' potrebbe fargli bene- provò di nuovo Claire
-Non lo so, tende a volersi isolare in certi momenti- si strinse nelle spalle il riccio, non nascondendo la sua malinconia
-Provaci- esordì in modo gentile Eleonor
-Mal che vada ti dirà semplicemente di no-
La mora sorrise smagliante alla sorella, venendo ricambiata subito, per poi guardare John con insistenza.
-Non so..- il riccio non era ancora del tutto convinto, dato che conosceva fin troppo bene il suo migliore amico
-Tu digli che ci sono due ragazze, magari è un input in più- scherzò la mora facendolo ridere leggermente, la quale però perse subito il proprio buonumore udendo delle mani battere rumorosamente, riconoscendo colui che stava compiendo tale azione a pochi passi da lei
Michael.
-Beh, mi sembrano davvero delle belle parole pronunciate da una ragazza fidanzata da ben tre anni- il moro parlò in modo serio e tagliente
Eleonor, che lo aveva alle spalle, si voltò per poterlo guardare in faccia, affiancando subito la sorella, che era rimasta gelata sul posto. Notò la sua mascella particolarmente contratta in quel frangente di tempo.
-Buonasera anche a te Michael- pronunciò sarcastica, nel tentativo di smorzare un po' la tensione creatasi su quel marciapiede
-Starei aspettando spiegazioni- allargò le braccia lui, non calcolando minimamente la cognata
-Non c'è nulla da spiegare Mike, era solo una battuta- Claire balbettò, sorprendendo John a causa di quella sua improvvisa insicurezza
-Di pessimo gusto aggiungerei-
-Sempre meglio di quelle che solitamente spari tu sulle cheerleader della tua squadra, addirittura davanti ai nostri genitori- lo provocò Eleonor, difendendo Claire
-Sono cose tra noi El, non intrometterti- la mora la riprese gentilmente
-Michael, stavo scherzando perché un suo amico sta attraversando un periodaccio e allora..- la ragazza indicò il riccio di fianco a sé, venendo subito interrotta in malo modo
-E chi sarebbe questo qui?- chiese acido squadrando da cima a fondo John, irritando maggiormente Eleonor, se possibile
-John Deacon- il riccio porse la mano all'altro con la sua solita gentilezza, non ricevendo alcuna stretta, se non uno sguardo assassino, ritraendola immediatamente
-E' un..- iniziò Claire
-E' un mio caro amico- terminò Eleonor, nel tentativo di togliere la sorella da quel macello inutile che il suo fidanzato stava creando
-E cosa c'entra Claire con voi?-
-E' mia sorella ed è normale che sia amica dei miei amici- spiegò la castana, incrociando le braccia sotto il seno, stanca di quelle scenate bambinesche
-Non mi hai neanche consultato prima di uscire-
-Stai scherzando?- sbottò Claire sentendo gli occhi pizzicarle a causa del nervoso
-Tu avevi un fottuto impegno con i tuoi amici, come di consueto in questo periodo oltretutto, ed io dovrei farmi scrupoli ad uscire con mia sorella ed un suo amico per una sera?-
-Io esco con i miei amici della squadra di football, siamo tutti maschi-
-Che scusa idiota! E Catherine ti sembra un maschio? Vedo le sue storie di Instagram mentre vi abbraccia tutti, non sono né cieca né stupida mio caro- lo bruciò con quelle poche semplici parole, battendo un piede a terra
-Sai benissimo che Catherine esce con Luke!- si difese il moro in qualche modo, boccheggiando
-E tu sai benissimo che puoi fidarti di me, ciecamente. Non è di certo un'uscita con un mio amico a farmi dimenticare i sentimenti che provo per te!-
John si stava sentendo davvero male dentro di sé, perché a causa della sua presenza Claire stava discutendo con il suo fidanzato e questa era l'ultima cosa che avrebbe voluto accadesse.
-Ora non cominciare a fare la sentimentale, non hai scusanti-
-Ah, essere innamorata è una scusa per te?- delle lacrime mute scesero lungo le guance della mora, lasciando Eleonor interdetta e con la voglia di prendere a schiaffi il ragazzo di fronte a sé
Michael non si scompose minimamente, facendo provare dello schifo anche allo stesso John, che pensò che se fosse stato lui il fidanzato di Claire, non avrebbe esitato un secondo ad abbracciarla forte per farla star meglio e, soprattutto, per farla sentire amata.
-Forse è meglio che io vada- disse il riccio in un flebile sussurro, muovendo alcuni passi indietro
-No!- lo fermò Eleonor, mortificata nel vederlo in tremenda soggezione
-Tu non hai colpe e non sei in dovere di andartene-
-El, è meglio così..-
-No, Deaky- a parlare stavolta fu Claire, tra vari singhiozzi, leggermente tremante a causa del pianto
-Fammi un favore- riuscì a pronunciare appena, sentendosi travolta dalla tristezza più totale, non reggendo ulteriormente lo sguardo del ragazzo di fronte a sé, il quale pareva sempre più apatico
-Dimmi- la incoraggiò il riccio, incurante del fatto che Michael lo stesse fissando male, anche peggio di prima
-Accompagna mia sorella a casa, le lascio le chiavi-
-E tu?- le domandò subito Eleonor, prendendola per le spalle, come a volerla sorreggere dal non cadere sulle proprie ginocchia
-Ci vediamo domani mattina- le sorrise tra le lacrime, sperando capisse da sola senza spiegazioni ulteriori
-La affido a te-
John ricambiò il sorriso malinconicamente, annuendo e salutandola con un cenno della mano.
La mora diede le spalle ai due definitivamente, prendendo Michael per il polso, trascinandolo di malavoglia dietro di sé.
Per Eleonor fu un enorme sacrificio lasciarla andare via in quelle condizioni, senza poterla consolare o trasmetterle sicurezza, ma nonostante tutto si fidava di Claire e sapeva di poter stare tranquilla, perché in un modo o nell'altro sarebbe riuscita a risolvere le cose.
-Mi sento male- John si prese la testa fra le mani
-No, no!- lo fermò subito la castana, afferrandolo per i polsi con cautela
-Non incolparti, non c'entri-
-Vederla in quello stato mi ha fatto star male, avevo delle fitte assurde allo stomaco ti giuro- il riccio mostrò ulteriormente il proprio dispiacere, abbassando il capo
-John, lo hai visto con i tuoi occhi, è un idiota patentato-
-Resta il fatto che se l'è presa con lei per colpa mia-
-Non è di sua proprietà, cazzo! Claire è libera, esattamente come lui, di avere amici del sesso opposto senza sentirsi oppressa-
-Lo so, ma se questo provoca tensioni..-
-John smettila, mi stai dando ai nervi, sul serio- la castana portò repentinamente una mano sulle sottili labbra del ragazzo, costringendolo a tacere una volta per tutte
Lui si strinse nelle spalle.
-Spero si risolva tutto tra loro, non voglio che Claire sia triste-
Eleonor gli sorrise dolcemente, trovandolo estremamente carino e davvero troppo buono. -Claire è una con le palle, si saprà far rispettare, fidati- lo rassicurò
-Tu, piuttosto, mi avevi promesso di andare a prendere un caffè al bar qualche momento fa- lo indicò con finto fare minaccioso, cercando di distrarlo dai pensieri riguardanti Claire, nonostante la prima realmente preoccupata al pensarci fosse lei
John, seppure ancora scosso, le sorrise.
-Dove vuoi andare?-

The Only Exception // R.M.T.Where stories live. Discover now