Eleonor e Claire, dopo aver ballato sulle note di varie canzoni e pubblicato manciate di video sulle storie di Instagram, avevano deciso di prendersi una piccola pausa per riprendere fiato, rimanendo comunque in mezzo alla pista, dato che non si era riempita più di tanto.
Claire stava sorseggiando un cocktail al gusto di menta, che sapeva benissimo di poter reggere, offrendolo di tanto in tanto ad Eleonor, che lo aveva rifiutato ogni volta, avendo paura di suo padre se fosse successo qualcosa, nonostante se lo avesse assaggiato, si sarebbe trattato di due sorsi. Aveva bevuto altre volte, fortunatamente non andando mai fuori, ma quella sera temeva suo padre e di perdere la propria dignità in modo esagerato.
-Ma guarda un po' chi abbiamo qui!- Charlie si finse sorpreso intrufolandosi tra le due, cingendo loro le spalle con le sue braccia poco muscolose, come se le avesse conosciute da sempre
-Charlie! Che piacere vederti!- lo salutò contenta Claire con due baci sulla guancia, portando subito dopo gli occhi, pieni di contentezza nel vederlo lì, alla sorella
-Anche per me è un vero piacere, come va Eleonor?-
La castana, che era rimasta leggermente interdetta a causa dell'apparizione del ragazzo, titubò un po' prima di rispondergli.
-Ehm, tutto bene, ma tu cosa ci fai qui?-
Non riusciva a capire, possibile che fosse veramente andato lì solo per vederla, dando così automaticamente ragione alle sensazioni di Claire?
-Sono con alcuni miei amici, uno di loro è molto amico con la famiglia Prenter, specie con Angela, così sapendo della festa avevamo l'escamotage giusto per fare qualcosa di nuovo stasera- il suo ragionamento non faceva una piega
-E poi detto sinceramente speravo di incontrarvi- sorrise smagliante, mettendo fine ad ogni dubbio
Questo intenerì molto Claire, mentre a differenza sua Eleonor provò un leggero disagio nel vederlo già così in confidenza con loro. Non che gli stesse antipatico, ma quelli che giocavano a fare i simpaticoni troppo presto le davano ai nervi spesso e volentieri.
-Non c'è Dafne con te?- domandò di getto la castana, che si beccò un'occhiataccia da parte della sorella
Quella era veramente la domanda più inopportuna che potesse fargli dopo che si era recato alla festa con la speranza di incontrarla, anche solo per scambiarci due chiacchiere.
-In realtà no..- si grattò nervosamente la nuca lui, non trovando un senso a tale domanda in quel momento
-Peccato mi sarebbe piaciuto chiarire le cose con lei- ammise innocentemente lei, cercando degli argomenti validi per evitare ogni sorta di situazione imbarazzante, nonostante non fossero nemmeno vere quelle parole
-Troveremo un'occasione, tranquilla, tanto so dove trovarti-
Quella frase inquietò ancor di più Eleonor, che a quel punto non aggiunse altro, ma dedicò al ragazzo un semplice sorriso forzato. Molto forzato.
La situazione divenne improvvisamente più che imbarazzante e Claire pensò ad un modo per poter rimediare. Non riusciva proprio a comprendere perché sua sorella, in ogni occasione, doveva sempre trovare un modo per rovinare qualcosa che di bello le sarebbe potuto accadere.
-Allora, che ne dite di bere qualcosa?- la mora fu preceduta dalla proposta di Charlie, che le scrutò speranzoso
-Sono minorenne- così Eleonor rispose alla domanda del ragazzo, annientando le sue ennesime aspettative
-Lo so, ma hai diciassette anni, non tredici, una birra la potrai pur bere-
-Io ho già bevuto quindi non sarebbe comunque possibile, poi per quanto riguarda mia sorella non mi sembra il caso..- si intromise subito Claire nel tentativo di tamponare quella situazione che stava divenendo davvero troppo pesante
-Lascia Claire- la bloccò la sorella, che stavolta sembrava sapere perfettamente cosa dire
-La birra non mi piace e poi sono consapevole di avere diciassette anni, ma non è bere che mi rende diversa da una tredicenne, bensì la testa- il suo tono non fu gentile come prima e questo lasciò Charlie di sasso, esattamente come sua sorella, che nonostante tutto si sentiva più che fiera di lei
-Ci sono tredicenni mille volte più mature di certe diciassettenni e non perché bevono-
-Non intendevo dire questo, ciò che in realtà stavo cercando di dire era..- il ragazzo si affrettò a cercare delle altre parole, pur di non perdere la sua occasione
-Forse è meglio che tu taccia ora Charlie, dico davvero- Claire gli posò una mano sul petto, facendogli capire che non avrebbe più dovuto proferire parola in quel momento, per il suo stesso bene
Lui si limitò ad annuire con il capo, avendo però molta voglia di sotterrarsi sotto tre metri di terra per la figuraccia fatta.
Eleonor dal canto suo, per evitare ogni contatto visivo con il ragazzo, controllò l'ora, notando che mancava già meno di un quarto d'ora all'una.
Avvertì subito Claire, che in fretta e furia si ricompose, così da poter raggiungere l'uscita, nonostante le dispiacesse un sacco piantare Charlie in quel modo così brusco.
-Dobbiamo andare- annunciò la mora, nuovamente mano nella mano con la propria sorella
-Coprifuoco?- chiese innocentemente lui, impaurito
-Semplicemente genitori molto esigenti e più che propensi a spedirci tra gli igloo se tardiamo- specificò Eleonor -ci si vede in giro- gli sorrise spontanea, come avesse già dimenticato la sua precedente battuta di cattivo gusto
Quel sorriso bastò a stendere Charlie, che si limitò a salutarle con un cenno della mano, indietreggiando di poco.
Intanto le due si diressero a recuperare i propri cappotti all'interno dell'apposito sgabuzzino nel quale li avevano lasciati.
-Nome?- chiese loro un omaccione di colore con un auricolare nell'orecchio sinistro, stile film americani, nonché buttafuori e controllore dei vari giubbotti lì presenti
-Claire Cooper, abbiamo due cappotti, uno rosso ed uno nero- parlò Claire
L'uomo li trovò dopo qualche attimo su uno degli attaccapanni là accanto e gentilmente glieli porse.
-Ecco a voi e grazie per aver partecipato alla festa di Angela- disse loro lui, come se avesse avuto un copione da seguire
-Arrivederci- salutarono all'unisono le due senza fare troppo caso alla frase, correndo poi verso l'uscita, dato che avevano già perso fin troppo tempo
-No, io non ce la faccio- Eleonor si bloccò di scatto, chinandosi poi leggermente così da potersi togliere le scarpe col tacco che indossava
Le mostrò alla sorella in modo fiero, sorridendo beffarda.
-Così va bene- disse sollevata riprendendo a correre, stavolta scalza, soffrendo un po' il freddo sui suoi piedi
-Geniale- Claire la imitò senza indugio alcuno e le due raggiunsero finalmente la porta d'uscita, scorgendo alla fine del viale un'auto identica a quella del padre, intuendo fosse proprio la sua dato l'orario prestabilito
-Giusto in tempo!- la mora si sentì pienamente soddisfatta, nonostante mancasse ancora un breve tratto di strada, che pareva comunque infinito ai suoi occhi scuri
-Libertà!- esultò invece Eleonor, che presa dalla troppa euforia fece uno scatto felino, facendosi sfuggire di mano una delle due scarpe, la quale atterrò proprio accanto ad un vaso a lato della porta d'ingresso della villa
Lei non realizzò subito l'accaduto, per la troppa euforia, ma sua sorella sì, così quest'ultima tornò subito indietro notando che un ragazzo biondo si era appena chinato a prendere la scarpa e, tenendola tra le mani, la stava scrutando curiosamente.
Non appena lui si accorse del ritorno della ragazza, la guardò intensamente per un breve attimo, porgendole successivamente la scarpa.
-E' tua?-
-Di mia sorella in realtà- precisò lei, piegata sulle ginocchia con il fiatone, indicando la castana dietro di lei, immobile ad attenderla a braccia conserte, con le labbra leggermente schiuse, dalle quali volava fuori del fumo dovuto all'aria fredda di Settembre
-Cerca di starci più attenta la prossima volta, Cenerentola!- esclamò lui divertito alzando il tono della voce di qualche ottava, riferendosi però ad Eleonor, lasciando Claire senza parole, invece, ridandole contemporneamente la scarpa indietro
John, che se ne stava in silenzio a guardare la scena, seduto su uno scalino poco più in là, rise sotto i baffi a causa della sfacciataggine dell'amico.
-E tu fatti i fatti tuoi, che magari è vero che campi cento anni- gli rispose per le rime Eleonor, facendolo ridere come l'amico per quella buffa risposta
Lei, che da lontano non riusciva a vedere altro che una sagoma, non aggiunse altro, bensì gli dedicò le spalle non aspettando neanche sua sorella e raggiunse l'automobile, nella quale salì immediatamente, stremata come non mai, e con i piedi congelati.
Claire la seguì a ruota, chiudendo lo sportello con un tonfo.
-Prova superata bambine mie, la prossima volta potrete permettervi di rientrare all'una e mezza- batté loro le mani Dylan, mettendo successivamente in moto l'auto, sfottendole
-Penso che non ci sarà una prossima volta papà, puoi stare tranquillo- annunciò la più piccola, assonnata e con i piedi più che doloranti
-Oh sì invece, Cenerentola- la sfotté la mora mostrandole la scarpa, ricevendo in risposta solamente un'occhiataccia e scaturendo delle risate generali all'interno dell'auto

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