CAPITOLO 33

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"Una nuvola bianca non ha una strada propria, non resiste, non lotta, si lascia trasportare dal vento. Non va da nessuna parte, non ha destinazione, non ha un fine. Non riuscirai mai a deludere una nuvola bianca perché dovunque essa arrivi, quella è la meta. Quando tu hai un fine sei contro il tutto e sarai certamente frustrato, perché non si può vincere contro il tutto.

                                                                                                        Osho".

 Penso,e cerco di mantenere equilibrato il mio autocontrollo.

Per il momento,non ho nessuna voglia,e nessuna capacità mentale di pensare a mia madre che si sposa,ne tantomeno ho voglia di pensare se andare a questo fottutto matrimonio o meno.

Piuttosto decido di chiamare Harry,anche se dovrebbe essere lui a farlo,ma lascio andare l'orgoglio,facendomi impadronire dell'ansia e dalla voglia di sapre cosa fa.

Prendo il cellulare e digito il suo numero freneticamente.

-Torna,ho bisogno di te.-

Sono le uniche parole che passano per il mio telefono,e frettolosamente mi avvio verso casa.

Trovo Harry in piedi sull'uscio della porta della nostra stanza,appoggiato su di un lato,con il braccio che scende dolcemente lungo il suo bellissimo fisico,mentre mi fissa,con il suo solito sguardo da maniaco sessuale-dolce come lo zucchero.

-Mi sei mancata,piccola.-

-Non ti ho ancora perdonato.- dico pogiando la borsa sul tavolo,e togliendomi il leggero maglione.

-No,non spogliarti,stiamo partendo.-

-Partendo? Dove?Perchè?-

-Come sempre tutte queste domande,staremo via solo due giorni,in modo da essere qui giusto in tempo per la tua visita,a cui naturalmente assisterò personalmente.-

-Devo farmi le valigie...-

-Già fatto.-

-Vado in bagno a prendere lo spazz..-

-Già fatto.- dice sorridendo.

-Kate,ho preso tutto,non preoccuparti,non manca niente di cui tu potresti aver bisogno.-

-Hai preso il mio libro?-

-Un libro,non credo di servirà un libro.-

-Harry sai che lo porto dappertutto,vado a prend..-

-Fatto anche questo.-dice sorprendendomi e tirando fuori dal borsone che ha il mano il mio libro 'Il buio oltre la siepe'.

-Io devo sposarti!-

-Non essere così precoce,pensa a salire in macchina.-dice mentre prende tutto dalla nostra tenera casetta,e chiudendo il portone.

Dopo avermi aperto lo sportello,e avermi fatto accomodare,sistema i borsoni nel cofano,e partiamo.

-Dove mi porti?-

-Non te lo dico.-

-Dai ti prego.-

-No Kate,è una sorpresa.-

-Ma io odio le sorprese,lo sai.-

-Ma io amo fartele.-dice mostrandomi uno dei suoi sorrisi più dolci e delicati.

-Non è molto lontano,riposa se vuoi,tra tre ore saremo arrivati.-

-Approposito,dobbiamo parlare riaguardo al tuo gesto manesco.-

UnconditionallyWhere stories live. Discover now