CAPITOLO 3

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Mi sveglio e sono già le 18.00.

Cazzo dormo troppo, ho bisogno di una doccia per riprendermi.

Il getto d'acqua calda inizia a scendere sul mio corpo nudo, e sento i muscoli rilassarsi, ma purtroppo una doccia calda non può rilassare la mia mente.

Dopo essermi insaponata e risciacquata esco dalla doccia avvolgendo sul mio corpo una tovaglia bianca.

Ho bisogno di uscire, farmi un giro, vorrei tanto rivedere Liam, almeno avrei un po di compagnia.

Decido di indossare dei jeans strappati sulle ginocchia, le mie superga azzurre e la nuova maglia gialla comprata oggi al centro commerciale.

Piastro velocemente i miei  lunghi capelli castani e mi trucco velocemente.

Prendo la borsa, ci infilo le sigarette, e infilo nel telefono le cuffie.

Esco di casa senza nemmeno avvisare mia madre.

Se non fosse perché mi cucina, potrei vivere anche da sola, odio abitare ancora con lei, ma le sono rimasta solo io dopo che Luke è morto e che mio padre se ne andato.

Cavolo è tantissimo tempo che devo vederlo, sono convinta che se lo incontrassi per strada non lo riconoscerei sicuro.

Sinceramente non capisco perché sto pensando a mio padre. Rivedere Zayn mi ha scossa troppo.

Inizio a camminare lungo il marciapiede senza avere idea della meta, quando mi taglia la strada lui, l'ultima persona che speravo di incontrare, Harry.

-Ti sei persa bambina? - mi chiede col suo solito ghigno sul volto.

-Non sono una bambina e poi anche se fosse? - rispondo infastidita.

- Beh se fosse così potrei salvarti e portarti a casa mia- risponde a sua volta morendosi il labbro.

- Non ho bisogno di essere salvata tanto meno da un pervertito come te-rispondo mentre rimetto gli auricolari.

- Hai da fare qualcosa stasera? - chiede lasciandomi interdetta.

- Non sono affari che ti riguardano quindi non immischiarti- taglio corto, con una punta di acidità.

- Prima cosa abbassa i toni che non ti ho fatto nulla,seconda cosa volevo semplicemente farti vedere un pò il posto e farti conoscere qualcuno, sempre se riesci ad essere sociale dato la tua acidità;invece di passare i pomeriggi a camminare per le strade di Londra con gli auricolari nelle orecchie-

Bhe in realtà ha ragione,ma penso di essere capace di farmi degli amici, in California ne avevo molti, non di certo come Harry, ma li avevo.

-Eh va bene, cosa avresti intenzione di farmi vedere?- chiedo scoraggiata.

Si avvicina -Beh piccola non è molto lontano da raggiungere basta che infili la man..-

-Zitto cazzo, altrimenti non vengo da nessuna parte con te-dico disgustata spingendolo.

Una risatina soddisfatta esce dalle sue labbra mentre mi ordina di salire in macchina.

- Dove mi porti? - dico guardando il suo volto.

-Cazzo bambina, ma fai sempre così tante domande? Con questa bella bocca potresti fare di meglio invece che sbraitare così-

-Harry dio mio, ma fai così con tutte?-

-Beh non arrivo nemmeno così lontano come con te perché già alla prima frase sporca me le trovo a cavalcioni su di me-

risponde egocentricamente.

-Beh con me non provarci perché non mi fanno nessun tipo di effetto, e poi schiettamente non verrei mai a letto con te. -rispondo, tentennando sull'ultima frase.

-Non resisterai a molto bambina, lo sai anche tu-dice facendomi l'occhiolino. Prosegue con la sua BMW  fino ad un pub non molto lontano. Ma molto affollato.

-Siamo arrivati, prendiamo qualcosa da bere e ti presento i miei amici.-

Mentre entriamo molte gatte morte mandano effusioni platoniche ad Harry, e lui le fulmina facendogli l'occhiolino.

Troppo facili.

Entriamo e ci dirigiamo verso il bancone, nel tragitto, ovvero meno di tre metri Harry si ferma a salutare almeno una decina di persone.

Credo che tutte le persone in questo pub lo conoscano.

Arriviamo al bancone e trovo uno sgabello libero e mi siedo ordinando un the alla pesca.

Appena la donna dietro il bancone, che sembra chiamarsi Ana, e che non voglio esagerare ma con una scollatura fino ai piedi, mi porge la lattina, Harry mi guarda sconvolto 'Con me solo alcolici bimba' dice buttando la lattina nel cestino dietro il bancone.

Rimango allibita dal suo gesto, ho già il vizio del fumo, e mi basta e avanza, non voglio diventare anche alcolizzata, come mio padre.

-Ma Harry i..- non mi lascia nemmeno finire la frase che mi porge sotto il muso un bicchiere di vetro con dentro un liquido chiaro, sull'arancione quasi.

-Vodka alla pesca, non è benzina bimba-

dice,deve aver capito il mio sforzo a cercare di comprende cosa aveva versato in quel bicchiere.

Lui ingurgita velocemente un bicchierino con del liquido marrone, e ne chiede subito un altro.

Sorseggio il mio drink lentamente quando vengo spinta dalle spalle e tutto il liquido freddo mi cade addosso, entrando nella scollatura della mia maglietta.

-Ma che diavolo combini, sta più attento non vedi cosa mi hai combinato? - dico voltandomi e guardando il simpatico ragazzo difronte a me.

-Ehi bella, scusami tanto se vuoi posso farmi perdon..-

-Lei è con me- Sento parlare Harry mentre mi stringe dai fianchi.

-Ei Styles scusami, non pensavo fosse la tua nuova scopamica!- dice l'altro ragazzo vicino a lui.

-Io non sono niente, né tanto meno la sua amica di letto. - dico molto agitata.

-Va bene scusami per il drink, se vuoi te ne prendo un altro- dice mortificato.

-Oh no, sto apposto così-. rispondo freddamente.

-Piacere di conoscerti, io sono Louis.- dice il ragazzo che mi ha versato il drink addosso.

-E io Niall!-risponde il secondo ragazzo dai capelli più lunghi.

-Io sono Kate, un po brusco, ma piacere mio!-rispondo porgendogli uno dei miei sorrisi e vedendo Harry allontanarsi e dirigersi verso un tizio molto alto e muscoloso.

- Sicura di non volerne uno?-chiede gentilmente Louis.

-Eh va bene, solo uno. - rispondo sorridendo.

UnconditionallyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora