Gemelli Opposti [MaleKuudereXReaderXMaleDereDere] (IN CORSO)

Capitolo 4 - Lanikai

Ti alzi dal letto e di fianco a te Seiji non c'è. Hai il sospetto che se ne sia andato senza di te, è in quel momento che sul suo cuscino noti una macchia di sangue: - Seiji!? - esclami preoccupata. Controlli dappertutto e continui a chiamarlo preoccupata, ti trovi davanti alla porta del bagno, l'unica stanza che non hai controllato. Presa dalla preoccupazione, apri la porta senza bussare e davanti ti trovi un Seiji con solo un asciugamano a coprirgli dalla vita in giù. Diventi completamente rossa, lo fissi, non è molto muscoloso, ma non puoi dire che sia un brutto spettacolo: - Stupido!! Cosa... Perché non mi hai risposto quando ti ho chiamato!? - esclami: - Non ti ho sentita.. - ti risponde: - S-Seiji.. Perché c'era del sangue sul tuo cuscino..? Ti sei fatto male? - gli chiedi preoccupata: - Te lo sarai immaginata. - dice mentre chiude la porta, ma prima che possa farlo del tutto, noti del sangue nel lavandino: - "Perché mentire..?" - vorresti saperne di più, ma devi prepararti per andare in missione. Ti sistemi i capelli alla bene e meglio, così come i tuoi abiti, sono i soliti di ieri, ma sei abituata a stare con lo stesso abito anche una settimana intera, perciò la cosa non ti preoccupa. Esci dalla locanda dove ti ha ospitato la vecchia signora, e trovi fuori tutti gli altri, tranne Seiji che vi raggiunge poco dopo. Appena chieste indicazioni su dove si trova la città degli Assassini alla signora, vi incamminate, ma un anziano ti ferma: - Aspetti signorina... Tenga questa. Le darà molto potere se usata nel modo giusto. - detto ciò l'anziano ti porge una spada con dei castoni vuoti sull'elsa. Decidi di non prenderla, non ti serve, dopotutto sei una Skiller, saprai combattere in qualche modo. Il vecchietto si allontana da te. Sembra averla presa con filosofia. Raggiungi gli altri: - Dove hai preso quella spada? - ti chiede Chiharo: - Spada...? "No.. Non ci credo.." - legata con una catena alla cintura dei tuoi pantaloni c'è la fodera con all'interno la spada che ti aveva chiesto di prendere prima quello strano vecchio. Cerchi di staccarla, ma non ci riesci. Mentre continuate a camminare verso il villaggio degli Assassini, spieghi tutta la questione della spada e dell'ora inquietante nonnetto. Dopo aver finito il tuo racconto, arrivate a quella che è a tutti gli effetti una cittadina, sicuramente quella degli Assassini. Tutte le case sono fatte di pietra, rendendola simile ad una città medievale. Non c'è nessuno per le strade, ma quando arrivate nella piazza, notate che poco distante da voi c'è un castello di pietra, non troppo imponente, la quale porta principale è sorvegliata da due guardie: - Allora non è una città fantasma dopotutto.. - dice Chiharo: - Consiglio di passare da quel balcone. La signorina Kimura dovrebbe essere in grado di teletrasportarsi lì. - afferma Irina, mentre indica una porta dal quale si accede ad un balcone piuttosto in alto: - Ma non avevano detto che non potevamo usare la magia? - chiedi: - Si.. Ma.. Il teletrasporto, la telecinesi e la telepatia sono più... Abilità mentali che magiche. - ti risponde Seiji: - Perché non va (t/n)? - propone Chiharo: - Perché io!? Ti pare che sono Nathan Drake o Lara Croft e posso arrampicarmi ovunque!? - le rispondi arrabbiata, tutti ti guardano straniti, tranne Irina: - Cosa!? - esclami: - Che lingua stai parlando? - dice Chiharo: - La signorina (t/n) si riferisce a due personaggi dei videogiochi, il primo di essi proviene da_ - risponde, a metà, per te Irina: - Fai silenzio, altrimenti non smetti più di parlare. - la interrompe Chiharo: - Ad ogni modo, abbiamo deciso che (t/n) andrà sul balcone. - continua a parlare la ragazza: - Chi l'ha deciso scusa!? - esclami: - Dai! Vale la pena provare no? - ti dice: - Lo stesso vale per te! - le rispondi: -... Touché. Va bene, ci vado io... "Anche se soffro di vertigini..." Aspetta: potrebbe andarci Irina: - No. È poco... Stealth. Nonostante sia una Skiller Élite... Non sa bene usare i suoi poteri, visto che è la sua prima missione... - afferma Seiji: - Non c'è modo di convincervi eh? Va bene.. Andrò io... -

Seiji: - È la prima volta che sento una Speeder avere le vertigini.. -

Chiharo: - Stai zitto e non mi leggere nella mente! - esclama per poi scomparire subito dopo: - "Si è teletrasportata..." - la vedi apparire sopra la ringhiera che separa il balcone dal vuoto, sta per perdere l'equilibrio e cadere, ma con un salto raggiunge il più stabile balcone e vi saluta con la mano per poi entrare dalla porta che hanno lasciato aperta. Passa qualche minuto e vedi il portone principale aprirsi, le due guardie si voltano per controllare e Chiharo, con gran velocità riesce a colpirli dietro il collo, stendendoli: - Fatto. - dice con un sorriso soddisfatto, mentre struscia le mani tra loro come se stesse togliendo della polvere da esse. Entrate nel castello e vedete un sacco di guardie stese a terra, mentre al centro della stanza d'entrata si trova un uomo con le mani legate con una corda, deduci sia il leader degli assassini. Ti avvicini a lui: - Mi volete uccidere... Non è vero? Forza. Fatelo. Se ne avete il coraggio. - dice, con un sorriso sicuro, sembra che non gli importi nulla della posizione di svantaggio in cui si trova: - Che facciamo con lui? Lo intrappoliamo o.... Lo uccidiamo? - chiedi: - E che ne so. - risponde Chiharo: - Non dovresti essere te quella con il carattere più adatto ad essere una leader? - le chiedi, guardandola: - Non proprio. Ricordati che sono mezza Strenght et e mezza Speeder, le decisioni non sono il mio forte. Pensaci tu. - afferma, mentre esce dal castello con le braccia dietro la testa fischiettando: - Beh... La signorina leader ti ha lasciato scegliere perciò faccia la cosa giusta, signorina (t/n). - afferma Irina: - "Signorina leader..? Questa poi è proprio bella.. Irina a parte... Ora.. Devo scegliere io per forza?" - pensi, mentre lo sguardo ti cade su Seiji: - Non guardare me. Ha dato a te il compito di scegliere, non a me.. - dice, notando il tuo sguardo: - "Okay.. Pare che tocchi a me scegliere il destino di quest'uomo..." -