Capitolo 1.

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Il mio cane correva vicino a me. Stavamo facendo una passeggiata in una serata di fine estate. Era senza guinzaglio, le avevo insegnato a camminare cosí. Le diedi un buffetto sulla testa.

"Ehi piccolina, tu sei l'unica donna che mi rimane vicino eh? " le dissi. La cagnetta mugolò piano, ben lieta di ricevere le mie carezze.

Mi voltai a guardare la luna dietro di me e sospirai. Quando rivolsi lo sguardo verso il mio animale, che non so per quale motivo, aveva deciso di lasciarmi e di correre sulla spiaggia senza ascoltare le mie richieste di tornare da me. La rincorsi.

"Luna! Luna! " la chiamai. La cagnetta si fermò tra le gambe di una ragazza. Lei si abbassò verso Luna, si fece odorare una mano e poi iniziò ad accarezzarla.

"Luna! Ma che stai facendo? Vieni subito qui! " dissi al cane che si alzò subito e venne da me con la coda tra le gambe. "Scusami, mi è sfuggita in un momento di distrazione." Mi rivolsi alla ragazza che continuava a fissarmi.

"No, fa nulla! " mi rispose.

La studiai da cima a fondo: aveva dei bellissimi capelli ricci che le incorniciavano il viso in modo perfetto. I suoi grandi occhi scuri mi fissavano, il suo corpo era minuto ma perfetto, le curve al punto giusto.

"Mi chiamo Simone, piacere." le dissi allungandole la mano. Lei mi guardò incuriosita la mano, protese la sua e nonostante sembrasse debole, la sua stretta era abbastanza forte. -Wow,che donna- mi ritrovai a pensare mentre lei mi diceva il suo nome: Maria.

"Posso chiamarti Mary?" le domandai.

"No." mi rispose secca.

"Ok, scusa, non volevo.. " provai a dire in mia discolpa.

Si leccò le labbra e quel gesto mi fece impazzire. -Dio, chissá com'è quella piccola bocca intorno al mio..- ma bloccai subito il mio pensiero.

"Non c'è nessun problema." mi rispose guardandomi. Si sentiva a disagio, lo sentivo.

"Abiti qua vicino? " le chiesi. Lei si guardò intorno e annuí.

"Ti posso accompagnare a casa tua? Sai di questi tempi non si può mai sapere cosa può capitare alle donne." Maria socchiuse gli occhi e mi disse: "Per quanto ne so puoi essere un maniaco" Non feci in tempo a risponderle che il suo telefono squillò.

"Ehi, sí, sto arrivando, cinque minuti e sono lí." Riattaccò e mi guardò: "Beh, io dovrei andare. Piacere di averti conosciuto." si voltò senza aspettare risposta e proseguí per la sua strada.

Non sapevo che fare. Se inseguirla, ma in questo modo mi avrebbe preso per un maniaco, oppure ritornare a casa e aspettare con ansia quando avrei rivisto quella piccoletta. Decisi per la seconda opzione, quindi fischiai a Luna e tornai a casa.

La sua piccola bocca era intorno al mio uccello e me lo succhiava senza sosta, le spostai i capelli per osservarla meglio.

"Oh Dio, piccola, continua cosí.." Lei continuava a succhiare e a muovere la testa avanti e dietro. I suoi occhi mi fissavano ed erano colmi di lussuria.

"Dio, mi stai facendo impazzire.. " riuscí a dire, mentre lei mugolava di piacere.

La sua piccola mano mi stringeva alla base del mio cazzo.

"Ah,sto per venire.."

Tutto ad un tratto lei scomparve, mi ritrovai da solo nel mio letto, con gli occhi spalancati verso il soffitto, il mio uccello gonfio come non mai, avevo il fiatone ed ero copletamente coperto di sudore.

"Era solo un sogno.." dissi a me stesso.

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