-Quelli grossi come un bus? –chiese David
Harley annuì- quelli
-Ottimo piano boss- disse Evelyn con un sorriso
Harley sorrise- ho già trasferito un laboratorio portatile nei veicoli. In caso potremo sopravvivere senza bisogno di aiuto. Ho anche già hackerato uno dei satelliti. Proverò ad entrare nelle basi di altri punti e in caso trovare un posto calmo dove stabilirci e vivere in santa pace
I ragazzi annuirono. Ivan sorrise- Con Jackson e Harley non corriamo rischi in questi casi, sono iper-coscienziosi e attenti a noi. Se serve una mano ditelo però, non strafate come solito
I due annuirono. Continuando a camminare con i soldati che ogni tanto provavano, invano, a liberarsi.
***
Harley aprì la porta e guardò i ragazzi- mandiamo prima i soldati.
Jackson annuì e tolse le cuffie a James mentre gli altri facevano lo stesso- continuate a camminare finché non ve lo diciamo noi. Se vedo un movimento sospetto vi sparo.
I ragazzi li guardarono avanzare, ancora bendati nella foresta.
-Harley sta vicino a me- disse Jackson stringendo la presa sul bastone mentre Harley sigillava l'entrata segreta della base e attivava i sistemi di difesa- ricordatevi di dar priorità alla nostra sicurezza, se loro muoiono non è affar nostro. Anche se sono membri della nostra "famiglia" di origine non sono parenti nostri. Non abbiamo obblighi con loro. Non abbiamo doveri. L'importante per noi è chi abbiamo accanto, ovvero chi è cresciuto con noi nella base. Il resto non è importante.
I ragazzi annuirono stringendo le armi. Harley sospirò avvicinandosi a Jackson e seguendo i soldati a debita distanza.
Il generale Grey era nel campo a fissare la foresta insieme a dei soldati e qualche ribelle che guardava con speranza la foresta. Il primo che videro fu James Black imbavagliato, con le mani legate e ancora bendato. Il ragazzo camminava piano seguendo i comandi di Jackson che lo osservava da lontano. Dopo di lui uscirono gli altri soldati, anche loro nelle stesse condizioni.
Il generale Grey cercò con la vista i ragazzi ma non li trovò- possiamo liberarli?
-Tutti vostri- disse Harley- mantenete la parola Teddy Bear. Non siamo in vena di farvi saltare in aria il cervello
Il generale annuì- avete la mia parola
-Allora potete buttare di lato le pistole no? –chiese Jackson
-Non ne abbiamo –disse il generale
-Il vostro soldato a destra, capelli rasati e tatuaggio, ha una pistola dietro la schiena –disse Jackson
Il generale si girò di colpo e tirò il ragazzo per un orecchio e gli tirò via la pistola- IDIOTA! Chiunque altro armato. Buttate le armi o la pagherete con me!
Altre armi furono lanciate al suolo.
Il generale Grey guardò male chi aveva le armi- faremo i conti dopo.
-Che controllo dei tuoi uomini –disse Jackson sempre meno felice della situazione
-Mi dispiace- disse il generale Grey- potete uscire?
Jackson annuì ai ragazzi piano, fece segno a Harley di restare più nascosta giusto per sicurezza.
Ivan, David e Alexander furono i primi ad uscire, suscitando alcuni a iniziare a piangere. Li seguirono Evelyn, Alexis e Daphne, suscitando qualche donna a cadere in ginocchio per le lacrime. I ragazzi erano le fotocopie dei genitori infondo.
STAI LEGGENDO
The Experiment
Science FictionCresciuti in un rifugio sotterraneo e ignari dei cambiamenti avvenuti all'esterno, otto ragazzi si ritrovano catapultati in un mondo di cui hanno solo sentito parlare dagli adulti. Soli in questa nuova realtà dovranno affrontare i resti di una civil...
Capitolo 4: New Leader
Comincia dall'inizio