La classe, ormai, sapeva del mio braccio, due mie compagne si avvicinarono da me, e con una risata mi chiesero "ma ti tagli?",vabbe lasciamo stare che è meglio.
Comunque arrivò novembre, il 4,era il mio compleanno ma non volli nulla, mio fratellino aveva la febbre a 40, e la pediatra continuava a prescrivere cose abbastanza distanti da ciò che poi si rivelò il problema. Disse infatti a mia madre "aspetti 2 giorni, se non gli cala la febbre, decida se portarlo in ospedale, ma non prima." .
A ciò che sto per raccontare qualcuno ci crederà, qualcuno no, ma la notte, sognai mio bisnonno, che teneva in braccio mio fratellino, mi svegliai infatti con le lacrime al petto, mio fratello stava male, io insistevo per portarlo in ospedale, ma nulla.
Sentii un grido improvviso... Andai in camera da letto, mia madre mi disse di aver visto alla finestra mio bisnonno, che senza dire niente, la guardò, e indicò mio fratello.
Mia madre, una volta avermi portata a scuola, decise di portare finalmente mio fratello in ospedale.
Suonò la campanella di uscita, trovai mio padre, non mia madre.
Entrai in macchina, e lui, correndo, mi portò da mia nonna, e mi lasciò lì senza una minima spiegazione, che ricevetti però da mio nonno.
Mi dissero che hanno operato mio fratellino per peritonite, d' urgenza, che I medici hanno detto che se l avessimo portato 10 minuti dopo sarebbe morto, e che hanno detto che normalmente l'intervento dovrebbe durare 2 ore, massimo.
Alle 2 e 20, mio fratellino entrò in sala operatoria, non abbiamo avuto notizie fino alle 6 e mezza,dove ci arriva una chiamata, mamma singhiozzava, il medico gli aveva appena detto che molto probabilmente non sarebbe uscito vivo.
Io cominciai a piangere, non lo volevo perdere, era ormai parte di me...
Alle 21 e 30, mio fratello uscii dalla sala, ma solo alle 23, GRAZIE A DIO, si svegliò.
Rimase ricoverato fino a dicembre.
