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"Mmh"

Mi girai nel letto, avvolgendomi nelle lenzuola pulite e ancora profumate. Il piumone era troppo caldo per poterlo abbandonare adesso.

Allungai il braccio verso il comodino, spegnendo la sveglia al primo colpo. La cosa mi veniva facile all'inizio della settimana, ad arrivare al venerdì, era già tanto che riuscissi a girarmi e spegnerla dopo dodici tentativi.

Lanciai via il lenzuolo da sopra il mio corpo con i piedi, sedendomi poi sul bordo del materasso.

8.00 AM

La fortuna voleva che oggi attaccassi a lavorare alle nove, ciò stava a significare che sarei dovuta restare di più a lavorare ma non mi pesava più di tanto farlo dato che amavo letteralmente alla follia il mio lavoro.

Quando, finito il liceo, Hope mi aveva chiesto di aiutarla per qualche ora alla libreria dei suoi genitori, ne ero stata felice. Col passare degli anni ci eravamo divise le ore settimanali e i giorni di apertura.

Al lunedì e al mercoledì toccava a lei svegliarsi alle sette per andare ad aprire mentre per il resto della settimana, tolto il sabato e la domenica, aprivo io e lei naturalmente faceva chiusura.

Sfilai il pigiama cercando la dolcevita bianca con il logo della libreria fra i vestiti sparsi sulla sedia. L'avevo abbandonata li il venerdì, ma non ne sapeva di voler saltare fuori.
Ne cercai un'altra fra le tante, forse troppe, che avevo nell'armadio e poi indossai un paio di jeans a vita alta chiari.

Hope mi chiedeva sempre perché mi alzavo un'ora prima di attaccare a lavorare se intanto avevo cinque minuti a piedi da casa alla libreria da farmi, e neanche facevo colazione.

Era un'abitudine e a me la mattina piaceva fare le cose con calma.

Mi legai i capelli in una coda alta con l'elastico che tenevo sempre al polso e mi truccai leggermente con un filo di mascara e un rossetto nude. Il mio make-up mattutino preferito, e soprattutto veloce.

Oggi era lunedì, e voleva dire solo una cosa: mettere in ordine tutti i libri dalla A alla Z. Mi ricordai di essermi scritta la maggior parte dei titoli dei libri da spostare nella mia agenda così cominciai a sgattare nella borsa per cercarla.

"Eppure era qua" - mormorai

Presi il fondo della borsa, rovesciandola completamente nel letto. Chiavi della macchina, chiavi di casa, assorbenti, fazzoletti, pastiglie per ogni evenienza ma niente agenda.

Okei calma.

Panico totale. Su quell'agenda avevo scritto vita morte e miracoli. Tutti gli orari di lavoro delle settimane seguenti, tutti gli impegni prima delle festività, tanti numeri di telefono e altre richieste di clienti affezionati e soprattutto: tutti, o quasi, i titoli dei libri presenti nella libreria.

Dovevo trovarla a tutti i costi. Guardai l'ora: 8.40

Di già, sbuffai.

Cercai di pensare a dove potevo averla persa. Ero stata in metro ieri, per arrivare a casa di mia sorella, ma sperai vivamente di non averla persa li perché non l'avrei più ritrovata senza ombra di dubbio.

Provai a chiamare Scarlett, per chiederle se magari mi era caduta dalla borsa ieri sera, ma non mi degnò di risposta. Lasciai perdere e presi la mia roba, buttandola di nuovo dentro la borsa.

Mi infilai il giubbotto, prendendo le chiavi dal vassoio di vetro sul tavolino accanto alla porta e mi avviai a lavoro.

Dove diavolo può essere?!

Scossi la testa camminando velocemente lungo il marciapiede mentre l'aria fredda di dicembre mi spostava la coda.

E se fosse.. non poteva essermi caduta nell'auto di Chris, o forse si.

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