Ray

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A Los Angeles, si distinguevano tra le famiglie più aristocratiche, i Kant.
I genitori del ragazzo, avevano subìto un dolore fortissimo.
La scomparsa della piccola Chiarah, aveva shoccato tutti in famiglia, anche Ray, non riusciva a dimenticarla.
Scomparsa, rapita, per anni avevano instancabilmente cercato anche di avere la minima traccia di lei.
Niente tutto fu inutile e le ricerche si fermarono.
Conservavano foto e ricordi di lei, video.
Il più sconvolto era Ray che l'aveva vista crescere , essendo lui il primogenito.
Lei lo andava sempre a cercare nella sua cameretta per giocare,parlare,scherzare, prendersi a cuscinate, la sera.
Per poi addormentarsi l'uno vicino all'altro e i Kant grazie a Chiarah, respiravano un aria di felicità incontrollabile.
Ray sognava di diventare un grafico e aveva portato quasi a termine gli studi d'arte , quando una bomba esplose in famiglia, Chiarah.
Si diceva che  quel giorno Ray voleva prendere colori e tele e per abbellire il suo nuovo locale da tatuatore, carta da parati.
Quello era un giorno di pioggia, che non dimenticarono mai.
La loro storia si trasformò proprio in un giallo.
Ray decise di fare le valigie, troppi ricordi l'assalivano di lei e voleva farla finita.
Lasciando quella casa, quello sfarzo in cui aveva vissuto per anni, in cerca della sua autonomia e chissà forse un giorno avrebbe trovato la sorellina scomparsa a soli quattro anni, ormai sedicenne, lui aveva ventuno anni.
I genitori restarono a guardarlo fare le valigie :
"Ray, dove andrai? "
E lui :
" in Canada, tramite un giornale sono venuto a sapere che una signora affitta delle case pianterreno, starò bene, purché lontano da qui, cercate di capirmi. "
E loro annuirono, la decisione era presa ormai.
I Kant desideravano con tutto il cuore che il figlio trovasse motivazioni per continuare a vivere."
Diede un ultima occhiata alla sua cameretta, ricordava che era fissato per Marilyn Monroe.
Aveva tanti poster, notizie della sua vita, ma ciò che gli premeva, ora più di tutto era lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare a vivere.
Aveva un carattere introverso, estroverso per altro.
In fatto di donne lui non credeva nell'amore né voleva legami.
Perché la libertà era più preziosa di qualsiasi ragazza vivesse a questo mondo.

Non Ti Ho Mai dimenticato# REVISIONEWattys2019 Where stories live. Discover now