Chapter one:White Rabbit-seconda parte-

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Chapter one: White Rabbit-seconda parte-

-Mi sei mancata Alice-

Le note di If You Can’t Hang risuonavano per la stanza e solo allora mi calmai capendo che gli eventi appena accaduti fossero un sogno e se devo dire la verità mi sentii sollevata in una frazione di secondo. Eppure c’era qualcosa che non mi convinceva per niente,sapevo che Kellin aveva le chiavi di casa ma visto che lui è in tour non dovrebbe esserci...ho davvero paura. Sentii dei passi,pesanti e lenti,passi trascinati sopra il pavimento del corridoio e così dopo essermi alzata dal letto, Presi il telefono e vidi che mi erano arrivati dei messaggi...

“Buon Compleanno Alice♥Ti vendo banane tesoro♥”

Sorrisi e lessi il secondo messaggio.

“Mi dispiace per tutto”

Il sorriso si spense lasciando il posto ad un espressione confusa(troppo confusa),il numero era sconosciuto e la paura tornò di nuovo...e se il Coniglio Bianco esistesse per davvero? Digitai velocemente le parole e inviai il messaggio allo sconosciuto.

“Chi sei?”

Non ha importanza Ice”

La porta cigolò e la figura slanciata di un ragazzo apparve dalla porta...I capelli bruni coprivano la fronte mentre gli occhi erano appena socchiusi,le labbra erano rosee e sottili eppure mi parvero così carnose e morbide. Non so cosa mi portò davanti a lui,forse era perché la mia mente era ancora disconnessa,forse era per colpa dei messaggi che mi avevano scossa non facendomi ragionare. Profumava di cannella,come...Oliver. Sfiorai le sue mani coperte da tatuaggi colorati e neri,sfiorai l’orlo delle maniche del maglione color panna ma indietreggiai di scatto come se avessi paura:paura di mio fratello maggiore,paura di quello che avrebbe potuto dire o fare...Paura di LUI. Le lacrime minacciavano di scendere eppure lottavo per non farle cadere,lottavo per far vedere a quel bastardo che e non mi ha distrutta ma entrambi sapevamo che da lì a poco avrei inondato casa. Arrivai al muro,ci premetti la schiena con forza come se quel muro potesse separarmi da Oliver che aveva appena chiuso la porta alle sue spalle coperte dal maglioncino,si stava avvicinando ma il muro non poteva separarmi da lui. Speravo davvero che quel muro si mettesse tra noi due eppure non lo fece,lo fece avvicinare alla mia statura minuta,lo fece avvicinare lentamente con gli occhi pieni di dolore. Una goccia trasparente bagnò la mia guancia seguita da tante altre eppure alzai lo sguardo. I suoi occhi erano identici ai miei,grandi e con un colore insolito eppure i suoi erano devastati,lacerati nel profondo. Ero intrappolata dal suo corpo,non mossi un muscolo,lo guardai per svariati secondi che parvero ore,ogni giorno diventavo più debole. I ricordi sono laceranti come pezzi di vetro caldo,bruciano e lacerano nel profondo eppure non sono mai riuscita ad allontanarli o forse non volevo. Posai lo sguardo sulle sue labbra e ne fui attratta come non lo ero mai stata,avrei davvero voluto unirle alle mie ma qualcosa mi frenò...Sono sua sorella! Cazzo una sorella non dovrebbe essere attratta dalle labbra del proprio fratello! Non dovrebbe volergli saltare addosso e baciarlo fino a rimanere senza fiato nei polmoni!Merda! Abbassai lo sguardo e cominciai a scrutare le mie vans e mi accorsi che avevamo le stesse scarpe ai piedi,sorrisi mentre lui era ancora davanti a me bloccando ogni mio tentativo di scappare da lui. Sorrisi credendo che forse un po’ lui ci teneva a me,che per lui ero importante perché lui per me lo era.

-Olober...- Il nomignolo uscì dalle mie labbra in un sussurro e sperai davvero che quella parola rimanesse tra me e le mie labbra rosee eppure no,sentii la sua risata dopo anni passati a sentirmi dire di essere un troia,sentii la sua risata dopo anni passati a piangermi addosso per non essere abbastanza,sentii la sua risata dopo notti passate a scrivere testi di canzoni per lui. Il mio sguardo era ancora rivolto verso il basso,guardavo le mie vans come se mi importasse qualcosa quando invece tutto quello che volevo era andarmene via da lì,scappare da Oliver,raggiungere Kellin,vedere Ginger un’ultima volta prima di vederla scomparire per sempre...eppure non posso. Sono bloccata da lui,dal suo cuore di ghiaccio,dalle sue labbra rosee,bloccata dal sentimento che provo per lui. Sentii le sue lunghe dita affusolate prendermi da sotto il mento e alzarlo facendo scontrare le nostre iridi,le nostre iridi che quel giorno erano così uguali ma così differenti...quelle iridi che sogno ogni notte da quando Ginger è andata via,abbandonandomi ai sensi di colpa e al rimorso. Non l’avevo salvata da se stessa,dalla suo voglia di dormire per sempre,quella sua voglia di non sentire più il suo cuore...mi manca. Mi manca come l’aria,come il mio cuore scappato dal mio petto,mi manca come le braccia di Oliver intorno alla mia vita mentre dormiamo insieme per la mia strana paura dei tuoni. Mi mancano lui e le sue piccole cose...Mi manca il mio Olober Syko. Abbassai lo sguardo sulle sue labbra curvate in un accenno di sorriso,pensai che quelle labbra fossero davvero fantastiche ma qualcosa mi fece ritornare in mente che io per lui ero solo sua sorella...la sorella che tutti non vorrebbero avere,la sorella strana,lunatica,stronza,acida. Sono così sbagliata,una nullità,una delusione completa. Le sue dita erano fredde,fredde come il vento che entrava dalla finestra,fredde come le sue iridi. Pensavo che se fosse tornato tutto sarebbe tornato come una volta invece il dolore si amplificherà,la nullità che sono crescerà e i miei demoni si ciberanno della mia anima sporca,pensavo che dimenticando il passato il dolore sarebbe diminuito invece si è amplificato formando un vuoto incolmabile all’altezza del mio petto. Chiusi gli occhi tentando di fermare le lacrime che stavano per cominciare a scendere furiosamente dai miei occhi,sobbalzai non appena un tuono annunciava che una tempesta si stava per abbattere tra qualche minuto. Aprii gli occhi di scatto quando qualche altro tuono riecheggiò nella stanza e nella mia mente offuscata,le lacrime scivolarono,un misto di paura e frustrazione,paura e dolore,dolore e rabbia insieme. Sentii le sue braccia avvolgermi e cullarmi mentre canticchiava qualche canzone per farmi calmare,una cosa che avevo imparato a sopportare sono gli attacchi di panico,ho dovuto sopportarli e imparare a gestirli da quando lui è andato via,da quando Ginger mi ha abbandonato. Da quando solo Kellin mi era rimasto accanto abbandonando la propria vita per me,una semplice amica che non sa ricambiare il suo favore,una semplice delusione,un’amica troppo complessa e stronza per lui. Le sue labbra vennero a contatto con la mia guancia...erano calde e stranamente morbide come avevo immaginato ma alla fin fine l’uragano che avevo intrappolato dentro non si era calmato. Girava ancora più forte,togliendomi anche l’ultima briciola di lucidità rimasta.

-Mi dispiace Alice-

GNAGNA

Ed ecco il primo aggiornamento mattutino! Sarà il secondo che faccio in tutta la mia vita(hahaha) bene,tralasciando il piccolo sclero volevo ringraziarvi per i commenti e i voti!♥ Al prossimo capitolo♥Ve se ama♥♥

Shadxx

Drowning in mistakes||Oliver Sykes|| Under Major EditingWhere stories live. Discover now