Nome: Yuki, "Neve". Questo perché è talmente pallida che la sua pelle sembra fatta di neve.
Cognome: Ghost, "Fantasma".
Età: 13 anni.
Anno: Primo (?)
Aspetto da umana:
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(...Sì. Viva Mad Father.)
Aspetto da Pokémon: Chandelure!
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Potere: Può apparire e scomparire dove vuole.
Punti deboli: Anche se è un tipo spettro, è abbastanza timorosa.
Punti di forza: Sta spesso in squadra piuttosto che da sola, e questo a volte potrebbe anche essere un punto di forza. Circa.
Carattere: Ha paura di molte cose, e per questo sta sempre in compagnia degli altri: almeno, se si dovessero creare situazioni pericolose, non sarebbe da sola. È ingenua, forse perché è ancora molto giovane, ma fatto sta che potrebbe facilmente venire presa in giro, a causa della fiducia cieca che ripone negli altri, anche se li ha appena conosciuti. Abbraccia spesso le persone, anche se le ha appena incontrate: è affettuosa come poche persone.
Cosa odia:
-Le persone che le fanno paura, e i prepotenti;
-Il suo carattere: crede di essere troppo timorosa, e vorrebbe avere più fiducia in se stessa.
Cosa ama:
-La compagnia degli altri;
-Leggere manga d'amore;
-Le dimostrazioni d'affetto.
Attacchi: Malcomune, Smog, Stordiraggio e Sciagura.
Storia in breve: Yuki è sempre cresciuta circondata dalle cose che le bastavano: una famiglia che l'amasse e le poche cose che le servissero per sopravvivere. La morte dei genitori, uccisi per errore da Yuki stessa, segnò la ragazzina talmente tanto che non riuscì più a ragionare "normalmente". Iniziò a credere di essere pazza, di non poter più stare in mezzo alla gente, aveva troppa paura di fare del male a qualcuno a cui voleva bene. Rimase da sola per molto tempo, senza mai avvicinare nessuno, per paura di affezionarsi e di fare del male. Quando si rese conto del fatto che stesse iniziando a rifarsi delle amicizie, tentò persino il suicidio, pensando che così non avrebbe potuto fare male a nessuno. Fortunatamente, i suoi amici riuscirono a fermarla in tempo. Yuki tornò a passare il tempo normalmente, assieme ai suoi amici ed amiche, non preoccupandosi più di fare del male ma vivendo continuamente nella paura, forse la stessa paura di poter tornare il mostro che aveva ucciso i suoi genitori. Forse, chi lo sa.
