La villa in campagna

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Sono passati ormai quattro anni da quando mi sono trasferito qui con i miei. Loro volevano questa casa e la sua solitudine da molto tempo. Mamma voleva liberarsi del suo lavoro e papà non sopportava l'idea di vivere in un appartamento dove ogni suo amico e collega poteva visitarlo in ogni momento della giornata. Per me la città era un mondo perfetto: potevo prendere un autobus per andare a scuola, incontrare i miei amici, andare a fare la spesa, ma l'egoistico desiderio dei miei era più importante della mia vita. Ora devo andare a scuola a piedi, ho perso tutti i miei amici , e la spesa... non devo nemmeno farla perché mio padre si è dato all'agricoltura.

La parte più noiosa dell'anno sono le vacanze. Il mio unico compito in questo periodo è quello di aiutare i miei in casa e in campagna.

Un giorno mentre lavoravo nei campi con mio padre, ho incontrato il mio unico vero amico, Salt, un gatto denutrito in cerca di un padrone. I miei erano totalmente contrari alla mia scelta di diventare il proprietario di quella povera bestiolina, così lo ho tenuto nascosto per alcune settimane nello sgabuzzino sul retro della casa. Ora fortunatamente sta bene e qualche volta mi viene a trovare.

Oggi posso finalmente riposare. Il mio letto di legno cigolante è il luogo della casa migliore per leggere: è così scomodo che è impossibile addormentarsi durante una lettura. La vista dal secondo piano è abbastanza bella, si vedono i boschi, i campi di papà e lo sgabuzzino dove mi sono preso cura di Salt quando ci siamo incontrati per la prima volta. E' come se avessi il controllo su tutto. La parte divertente del guardare giù dalla finestra è vedere mio padre che lavora e che trova oggetti strani come molle di ferro, fanali e lance... Sì, ne ha trovata una ieri. Oggi andrà in paese a fare una telefonata per avvertire il ritrovamento di questo reperto, che a me sembra solo uno scherzo.

Lo sgabuzzino di villa EricaKde žijí příběhy. Začni objevovat