Capitolo 34

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"Come ti vidi

mi innamorai.

E tu sorridi

perché lo sai."

- Arrigo Boito

Logan

Porca puttana, sto per sposarmi!

Quello era l'unico pensiero coerente che riusciva a frullarmi nella testa. Se di pensiero coerente vogliamo parlare...

In vita mia non penso di essermi mai sentito più nervoso che in quel momento – a parte quando le ho chiesto di sposarmi... e va bene, anche la nascita di mio figlio, ma giuro che non capitava molto spesso che mi sentissi in quel modo. Avevo i palmi sudati, la salivazione a zero e non riuscivo a stare fermo – un po' come quando Ricky aveva mangiato un po' troppi biscotti ed aveva preso a corre per casa per circa due ore, fino a che poi non era crollato sul pavimento in un sonno profondo.

<<Stai un po' fermo!>> mi rimproverò mia madre mentre cercava di sistemarmi per la centesima volta quel dannato papillon di seta nero. Mi aveva già sfiorato un paio di volte l'idea di toglierlo ma me lo aveva vietato dicendo che avrei rovinato lo smoking eliminando quel dettaglio.

Alzai gli occhi al cielo al solo ricordo.

<<Dann...>>, si morse la lingua per non imprecare all'interno di un luogo sacro, <<Tuo figlio di quattro è meno bambino di te!>>.

Lanciai un'occhiata al mio piccolo ometto, che si trovava seduto su una delle grosse panche della piccola chiesetta di Brokenheart, aveva le gambe che penzolavano dalla seduta in legno mentre si guardava introno nel suo piccolo smoking e con il suo perfetto farfallino.

Distratto nell'ammirare il mio piccolo angelo mia madre riuscì a risistemarmi il dannato guinzaglio che avevo al collo.

<<Grazie mamma>> dissi posando il mio sguardo sul suo ostile. Piano piano però un sorriso dolce prese il posto del cipiglio.

<<Sai, sei quasi più bello di Brad Pitt sul Red Carpet>>.

Scoppiai a ridere. <<Grazie mamma!>> ripetei scuotendo la testa. Era diventata una fanatica di gossip e non si faceva sfuggire nemmeno una rivista, in quel periodo era fissata con Pitt quindi magari dovevo prenderlo come un complimento...

Sollevò il capo per darmi un bacetto sulla guancia poi si fece da parte quando dalle grosse porte in legno spuntarono Jason e Dylan. Se mia madre era riuscita a distrarmi dal loop che si ripeteva nella mia mente, vedere il fratello di Claire mi fece tornare al punto di partenza.

Porca puttana, sto per sposarmi!

<<Logan!>>.

Cazzo... l'avevo detto ad alta voce? La risatina da parte del mio testimone e lo scappellotto che mi diede mia madre mi confermò che era così.


<<Nervoso?>>.

Era un cazzo di eufemismo.

<<Lo prendo come un si>> ridacchiò Jeson al mio fianco.

Tutta la chiesa era in fermento. La sposa era partita e tra poco sarebbe arrivata. Io mi ero messo di fronte all'altare con Jason e Dylan al mio fianco. Dylan era partito da casa dopo di noi, ma prima di Claire, insieme a sua madre. Claire sarebbe arrivata con suo padre e le sue damigelle. Mia madre come un'esperta wedding planner stava facendo accomodare tutti gli invitati ai loro posti e non si era fermata un attimo da quando era arrivato mio padre. Probabilmente era nervosa... malgrado adesso avesse Harry, era la prima volta da quando avevano divorziato che rincontrava Charles Grant. L'uomo che aveva sposato, il primo uomo che avesse mai amato...

2. Brokenheart - L'amore non conosce ostacoliWhere stories live. Discover now