2-Strani incontri di viaggio

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"Chi non risica, non rosica"

- Detto popolare terrestre

NAVE TRANSPLETARIA ORIONE - ORE 21.00

Antino Kalvaris è da poco emerso dal sonno agitato che lo ha perseguitato per tutto il viaggio, odia il Warp, e odia, ancora di più, la sensazione del passaggio attraverso quello "spazio-non spazio", non è naturale, e poi con tante navi che per mille motivi andavano disperse.

Comunque a lui e agli altri passeggeri della Orione è andata bene e tra un'ora circa avrebbe finalmente raggiunto la sua destinazione.

Antino è in viaggio per affari, non certo per svago, è un imprenditore, lui si definisce esperto di import-export, in realtà è un piccolo contrabbandiere di ogni genere di merce, sempre in cerca del colpo grosso che gli avrebbe cambiato la vita.

Si stiracchia ancora un attimo, decide quindi che è ora di fare un giro al bagno per rinfrescarsi e poi di andare a fare un po' di pubbliche relazioni nella sala grande della nave, giusto per vedere che aria tira.

La sala principale è piena di gente di ogni genere, per la maggior parte sono raccolti attorno alla zona dove vengono serviti i pasti, intenti a mangiare. Sentendo il profumo del cibo, Antino si accorge che anche lui sente lo stesso bisogno e si avvia verso i tavoli con le pietanze.

Mentre è in fila aspettando il suo turno, si guarda in giro distrattamente, la sua attenzione viene attirata da un individuo che si tiene abbastanza in disparte, in un attimo, questo alza la testa e lo fissa direttamente negli occhi, come se sapesse di essere osservato.

Fa segno di avvicinarsi. Antino lascia la fila, si è vero ha fame, ma la curiosità è troppa, e qualcosa dentro di lui gli dice che ne vale la pena di parlare con questa persona, beh almeno lo spera.

Mentre cammina verso di lui cerca di capire che tipo di persona può essere, l'uomo in realtà non lascia vedere molto di se, indossa un lungo mantello di colore scuro, nero? Marrone? Non si capisce, e ha pure il cappuccio alzato che gli mette in ombra il viso nascondendone i tratti, beh di sicuro è alto pensa avvicinandosi, sarà almeno un metro e novanta, pensa.

Arrivato a pochi passi dall'uomo si ferma, questi che nel frattempo non aveva staccato gli occhi di dosso esordisce dicendo - Buon giorno signor Kalvaris, ha riposato bene? - la voce dell'uomo era una specie di sussurro, per non parlare dell'accento, Antino ne aveva sentiti tanti ma questo proprio non riusciva a riconoscerlo.

- Mah guardi non ne voglio parlare, un incubo continuo - risponde meccanicamente, e subito esclama - Ehi ma come fa a sapere il mio nome?!? Ci siamo già incontrati? Mi scusi ma se è successo non ricordo dove -

Un sorriso si apre sul volto dell'estraneo - No non credo, ma questo non è importante. Avrei un lavoro per lei... Se è interessato ovviamente -

- Un lavoro? - chiede Antino - Beh, si un lavoro non si rifiuta mai, sempre che il compenso sia adeguato all'incarico - dice accennando un sorriso e cercando di darsi un tono pensando... Insomma se mi ha cercato vuol dire che gli hanno parlato bene di me e quindi un po' di spacconeria ci sta.

L'uomo senza cambiare espressione sussurra - Tre milioni... - e dopo un attimo aggiunge - Crede che sia un compenso adeguato? -

Antino si appoggia al muro, cercando di non far capire quanto la cifra lo avesse scosso e soprattutto cercando di non cadere, nel frattempo la sua mente era in tilt totale, TRE MILIONI!!! Continuava ad urlargli, si schiarisce la voce e cercando di sembrare normale dice - Si... - TRE MILIONI!!! - ...Certo... - TRE MILIONI!!! - ...Mi pare una cifra onesta - TRE MILIONI!!! Cazzo!!! - quindi cercando di ritrovare un po' di professionalità continua chiedendo - Di che lavoro si tratta? -

L'altro gli sorride e dice - Deve solo consegnare un pacco ad un indirizzo, nulla di difficile.

Beh si pensa Antino davvero semplice, ma in tutte le cose semplici c'è la fregatura. Ma cazzo sono tre MILIONI... Non poteva dire di no.

- Certo nessun problema! - esclama Antino dandosi un tono - Mi dica dove e quando, mi dia il pacco e sarà fatto -

L'uomo fa ancora quel sorriso strano, e dice - Bene mi piacciono gli uomini coraggiosi, mi segua ora - subito si gira e si incammina verso l'uscita della sala.

Antino lo guarda allontanarsi e dopo un paio di secondi lo segue, la fame era sparita.

Giunti in una zona molto più tranquilla l'uomo si ferma e si volta. - Bene signor Kalvaris - dice l'uomo, apre il mantello e in un attimo compare una valigetta di metallo tra le sue mani.

La porge ad Antino dicendo - Ecco il suo pacchetto - il contrabbandiere allunga la mano e la prende.

La valigetta non era molto grande, ma cavolo quanto era pesante... Comunque abbassa il braccio e quindi dice - Bene signore, e dove va consegnato il pacco?

L'uomo sorride ancora una volta, e Antino pensa subito, ecco ci siamo, la fregatura, il rovescio della medaglia... La merda... - livello 50, distretto 15, zona 6, viale della Liberazione, troverà li la persona a cui consegnare il pacco - dice l'uomo tranquillamente

- Si certo nessun problema, viale della Liberazione, zona 6, distretto 15, livello 50, ok - dice il contrabbandiere mentre appunta l'indirizzo sul suo palmare - LIVELLO 50?!?!?! - esclama di botto spalancando gli occhi

- Si signor Kalvaris ha capito correttamente, livello 50, ci sono problemi? -

- No certo che no - dice subito Antino, e mentre lo diceva pensava, eccolo il bel piatto di merda che devo mangiare per quei tre milioni di crediti, e continua dicendo - Ma di sicuro mi serviranno dei fondi per arrivare a quel livello, io penso che un acconto sul compenso sia dovuto -

- Un acconto - sussurra l'uomo ancora una volta con quel suo accento talmente strano da risultare quasi estraneo a tutti gli altri accenti - Si... è giusto, credo che centomila possono bastare, il resto lo avrà a consegna avvenuta - e detto questo fa comparire tra le sue mani una busta - Ecco - dice.

Antino prende meccanicamente la busta e la ripone in una tasca della giacca, quindi dice - Allora è deciso -

L'uomo annuisce e dice - È deciso - e alza la mano per la stretta di rito che conclude un contratto tra i contrabbandieri.

Mentre Antino fa per stringere la mano dell'uomo si accorge che il braccio di questi è coperto da una specie di armatura, una strana armatura, prende la mano dell'uomo e la stringe, sentendo che l'altro risponde alla sua stretta.

La mano dell'uomo è fredda e come tutto in lui sembra... Ecco la parola che non gli veniva... Alieno...

Le mani si sciolgono

L'uomo incappucciato fissa ancora per un secondo Il contrabbandiere e poi dice - Tsarot neck tai zia Kalvaris - si volta e si allontana

Antino lo guarda allontanarsi e di colpo si accorge di avere ancora il braccio alzato e la mano tesa, l'abbassa e eslclama - PER L'IMPERATORE! - No... non poteva essere. Pensa. Un eldar qui su una nave imperiale, no impossibile si era sicuramente sbagliato, ma quel saluto, quella lingua non era la prima volta che la sentiva, erano anni che non la sentiva e sinceramente avrebbe preferito non sentirla più.

Ma ormai era fatta, la stretta di mano era data e l'incarico accettato... Però cazzo il livello 50... Chi ancora poteva essere vivo a quei livelli? Beh avrebbe dovuto scoprirlo, se voleva i suoi soldi, e cazzo se li voleva quei soldi!

Si avviò verso la sua stanza pensando ai passi che avrebbe dovuto fare. Primo fra tutti riuscire a portare la valigetta altre il Gate di entrata...

Ma aveva i crediti e con quelli era facile aprire le porte.

Vedremo... si ripeteva, vedremo.

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Grazie per aver letto la mia creazione, fatemi sapere se vi piace, se avete consigli e se trovate errori.

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Wh40K - Il traffico proibitoWhere stories live. Discover now