Capitolo 10 Sokovia disperata - Finale

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'Sei sicura che sia tutto ok?' chiese Steve alla Tyler, sedutole accanto sul jet. Quando erano squillati i loro cercapersone all'unisono per la chiamata di Fury, si era precipitato sul pianerottolo come faceva sempre, per capire quanti fossero in casa dato che era piuttosto tardi.

Anche Bruce, Nat e Thor si erano affacciati  sulle soglie dei propri appartamenti, giusto in tempo per vedere Rafflesia in lacrime con addosso accappatoio e calze di seta che usciva da casa del Falco e Clint, appresso, completamente nudo, che singhiozzava. Una scena inverosimile e di un imbarazzo mostruoso. Rogers li aveva ammoniti a prepararsi in fretta per recarsi alla base, e la Tyler si era affrettata.

'Stai tranquillo, Capitano, sono a posto' rispose lei. A posto non era, aveva l'anima in frantumi, ma quando si trattava di lavoro metteva sempre un muro col resto del mondo; anche in Siria, in caso contrario non avrebbe mai potuto uccidere quei tredici soldati e fuggire.

Romanoff rifletté che era sincera, le pareva provata ma particolarmente lucida. Invece non si poteva dire lo stesso di Barton. Era teso all'inverosimile. E non aveva detto mezza sillaba a nessuno. 'Non sono affari miei ma vi siete rimessi insieme ed avete litigato un'altra volta?' forse era meglio indagare: stavano andando in Sokovia per recuperare lo scettro di Loki, non ad una festa del liceo.

'Non siamo mai stati insieme. Comunque è finita sia l'amicizia sia il resto. Lo ha deciso Clint' Rafflesia sussurrò mestamente.

'E' chiusa se lo vuoi. E a quello che vedo, non mi pare; siete più legati ed affiatati voi della maggior parte delle coppie che conosco, al di là delle etichette. Sono preoccupata per il Falco, è molto nervoso' lo indicò, seduto al suo posto di pilotaggio.

'Sì, lo avevo notato. Speriamo regga la tensione: non credo accetti consigli da me, forse è preferibile che gli dica qualcosa tu' si rimise alla collega che annuì.

La Vedova provò ad avvicinarsi e a essere gentile 'Barton, ti vedo irrequieto. Posso fare qualcosa? Ne vuoi parlare?'.

'Ho dovuto rinunciare all'amore della mia vita, che c'è da parlare?' era disperato e avvilito, la freddò con una frase micidiale.

Romanoff fu spiazzata. Provò a esprimere la sua opinione 'Falco, se la ami non smettere mai di combattere per continuare ad averla vicino. Se è ciò che vuoi veramente, e credo di sì. Arrenderti non è da te: da quando sei diventato un codardo? Discutetene insieme, tornati dalla missione; ora invece concentrati sul lavoro, ne va della vita di tutti noi'.

'Sparisci, Nat' le rispose malissimo per togliersela di torno.

'Stiamo scendendo in mezzo al bosco' Steve li interruppe 'Vi ricordo che la strada fino al castello è piuttosto lunga. Sul nostro cammino ci saranno centinaia di soldati e bunker. Sappiamo che esiste una barriera protettiva dell'edificio e di quella parte si occuperà Tony. Io, Thor e Stark, in prossimità della cittadella, entreremo per recuperare lo scettro. Rafflesia, Clint e Natasha, voi tre prendete la jeep ed arrivate il più vicino possibile alla struttura e coprirci le spalle. Bruce va a piedi, chiaramente. Un'ultima cosa...i potenziati...beh, non sappiamo quanto siano o che poteri abbiano... e, quindi, state attenti, tenete sempre la guardia alta. In bocca al lupo a tutti' era stato sintetico.

Barton fece atterrare l'aereo, Steve si mosse con la moto, Thor e Iron Man volarono via rispettivamente col martello e l'armatura, Banner si spostò dalla loro vista per trasformarsi in tranquillità.

Romanoff si mise alla guida della jeep, mentre lei e Clint da sopra il veicolo tentavano di colpire più soldati di Strucker possibile. Erano centinaia ed appostati ovunque, ed era pieno di bunker sommersi di neve.

Rafflesia osservò il collega alle sue spalle sbagliare più volte.

'Clint, che ti succede?' era turbata, non lo aveva mai visto così.

Stella d'argentoWhere stories live. Discover now