Potty?

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Era sabato. Quel tanto atteso sabato. Sia per Alice, sia per Safaa e soprattutto per Karen. Un sabato che avrebbe cambiato molte cose, soprattutto rapporti.
-Oggi sarà una giornata estremamente spumeggiante- ululò Safaa imitando la voce del tizio verde di The mask.
-Spumeggiante- concordò Alice continuando a mettere lo smalto alle unghie della mano sinistra, sul tavolo della mensa.
-Sono l’unica qui ad essere preoccupata?- domandò Karen con una punta di nervosismo nella voce.
-Vedrai che Zayn sarà perfetto stasera- la rassicurò Alice continuando la sua opera d’arte sulle unghie, opera che comprendeva uno strato di smalto grigio a strisce nere.
-Vedremo…- sussurrò Karen.
-Ciao- squittì una voce dolce e timida alle spalle di Karen.
Lei si girò trovandosi davanti una ragazza con capelli rossi, raccolti in una treccia laterale con alcune ciocche ondulate che le cadevano sul viso. Era una ragazza graziosa.
-Ciao- dissero in coro le tre.
-Io sono Sarah- sorrise questa allungando una mano e stringendo quelle delle altre che si presentarono.
-Scusatemi se vi sto dando fastidio…ma sono nuova, e non conosco nessuno qui, e voi mi siete sembrate, diciamo, ragazze simpatiche, rispetto alla marmaglia di ragazze perfettine presenti qui- spiegò visibilmente in imbarazzo.
-Nessun problema Sarah, per noi è un piacere- le rispose Safaa sorridendo.
-Da dove vieni?- le domandò Alice.
-Dall’Irlanda. Lo so, un po’ lontano- rise.
-Adoro l’Irlanda, ci sono stata da piccola, ci vivono i miei nonni- borbottò sognante Karen.
Sarah sorrise, felice di aver trovato, a quanto pare, delle ragazze con cui legare.
Ragazze che sarebbero diventate inseparabili.


-La vita fa schifo- borbottò Harry infilando le mani in tasca.
-Su con la vita Hazza- lo riprese Liam.
-Non c’è uno straccio di ragazza che mi interessi sul serio in questa stramaledettissima scuola- continuò a borbottare il riccio.
-Non ti è mai interessato avere una ragazza a cui ‘interessarti’, basta che apriva le gambe ed eri felice, cos’è questa voglia di mettere la testa a posto?- domandò Zayn entrando in mensa.
-E’ deprimente, insomma, tu tra un po’ ti metterai con Karen, Liam ha Safaa, Niall ha Alice, Louis ha conosciuto una ragazza l’altro ieri e stasera già ci esce insieme e io? Non posso fare da palo, io odio fare il palo- quasi ringhiò.
-Io non sto con Karen, Harry- lo corresse il moro aggiustandosi la cresta.
-Seh…per adesso- mormorò. –rimane lo stesso il fatto che non ho nessuno con cui uscire stasera-
-Guardati un porno- disse serio Zayn.
-Ma che simpatico che…oh, oh, fermi un momento- sbottò facendo fermare di botto gli altri due.
-Che c’è?- ringhiò a denti stretti Liam.
-Chi è la rossa vicino a Safaa?- domandò.
-No, non ditemelo!- continuò sistemandosi i capelli e sfoggiando un sorriso ammiccante così si diresse verso il gruppo di ragazze.

-Karen- urlò qualcuno in lontananza. Lei si voltò verso la voce e vide Harry e a qualche metro da lui c’erano Liam e Zayn. Non si soffermò molto su Harry che, in quel momento, continuava a sorriderle come un demente, ma si soffermò sul moro alle sue spalle. Indossava un jeans stretto, ma non troppo, a bassa vita e una camicia a quadrettini rossi e neri con Ray-Ban in mano. Che spettacolo...
Nel frattempo Harry le si era avvicinato e l’aveva abbracciata, facendola rimanere di stucco, e poi si girò verso Sarah.
-Harry Styles- ammiccò allungando un braccio verso la rossa.
-Sarah Milton- ricambiò la stretta con un velo di imbarazzo.
-Sei nuova?-
-Si. Mi sono trasferita da una settimana- spiegò per la decima volta in quella giornata, guardando la mano di Harry, attaccata ancora alla sua.
Non accennava a staccarsi da lei.

Ore 21,00 

-Quale vuoi?- gli chiese Niall raggiante indicando i pupazzi attaccati al tendone alle spalle del signore panciuto davanti a loro.
-Il terzo- sorrise Alice osservando quel gatto bianco dagli occhi azzurri, proprio come quelli di Niall.
Per questo lo aveva scelto.
-Grazie- lo ringraziò la bionda dopo aver preso il pupazzo dalle mani di Niall, che camminava sicuro di se al suo fianco.
-Te l’avevo detto che potevo vincere- le sorrise.
-Anche io avrei potuto far cadere quella pila di barattoli con due palle, se non fosse stato per la mia mira schifosamente sbagliata- brontolò lei, mettendo il gatto di peluche nella borsa, fortunatamente abbastanza grande.
-Basta un po’ di esercizio e ci riuscirai un giorno- la rassicurò il ragazzo mettendole un braccio attorno alle spalle e baciandole una guancia.
Più il tempo passava e più Alice era sicura che Niall era il ragazzo perfetto, quello che sognava da piccola prima di addormentarsi. Era dolce al punto giusto e per niente sbagliato nei gesti e nelle parole.
Era perfetto.
Si guardò in torno e vide che la folla era composta maggiormente da coppiette di fidanzati, molti di loro, probabilmente, al loro secondo appuntamento come lei e Niall.
-Ti va lo zucchero filato?- domandò il biondo al suo fianco guardando trasognate il tizio che lo vendeva.
Lei rise e annuì.
-Però, questa volta offro io- si voltò verso e Niall e neanche il tempo di aggiungere altro che le labbra del ragazzo si erano posate delicatamente sulle sue.

My best friend's brotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora