Lo strano viaggio di un oggetto smarrito

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Mentre lei disinfetta le piccole escoriazioni sulle dita,gli racconta che gli antichi guerrieri andavano fieri delle loro ferite.E che mostravano le cicatrici in battaglia,cosi gli avversari potevano capire che quei guerrieri avevano combattuto mille altre guerre,ma non si erano mai arresi.Le lacrime del bambino si asciugano,il pianto sparisce,mentre la mamma lo invita a essere come un guerriero.A non nascondere le ferite.E a non arrendersi mai alla vita.

"Vieni mai a guardare il mare,Michele?"pensò."Nella tua casa non arriva il suo richiamo?Forse hai dimenticato di averlo cosi vicino.Forse lo amavi tanto che hai smesso di cercarlo...."

Forse la fonte dell'amore che provava per Michele dipendeva proprio da questo:due dolori che si incontrano,si riconoscono e cercano,insieme,di diventare un'unica speranza.Un volo verso il cielo di due passeri dalle ali spezzate.E cosa le importava se la gente la considerava un po' svitata?

E sai qual è la ferita più dolorosa?Non avere più un motivo per andare avanti.

-Tu credi che io sono pazzo,amico?
-No,no io....
-Non ti preoccupare...tutti credono pazzo chi cerca di essere felice.

<<Te l'avevo promesso, e io le promesse le mantengo....>>.Ricordarsi che la vita è bella.Una promessa infantile,all'apparenza. Ma forse la più terribile e impegnativa delle promesse.Perché poi è la vita a ricordati,giorno dopo giorno,quanto riesce a essere dura,difficile,imprevedibile.A volte spietata.Ma Elena voleva amarla ugualmente.

Devi stare tranquillo.Pensa solo che la vita è sempre un rischio,per chiunque.Ma se stai attento e usi il cervello,è un rischio controllato.In qualunque momento ti puoi fermare e tornare indietro....a meno che non sei morto.Tutto qui.E tu non mi sembri morto.

E ho cercato,ogni mattina,il tuo viso riflesso nello specchio,perché i nostri occhi si assomigliano.E nei miei occhi,cercavo i tuoi.Poi,sono rimasti solo gli occhi,i miei occhi nello specchio,perché il tuo viso scompariva dalla memoria,giorno sopo giorno,si sfumava nei contorni come un sogno che non ricordi più al risveglio.

Lei parla dei colori in modo strano,sai?Dice che sono rosso e si porta appresso l'allegria.Spesso si arrabbia,ma non conosce la tristezza.Io penso che sia la  tristezza a starle lontano,perché è chiaro che ha paura di lei. 

E sarebbe stata domenica per sempre,da quel giorno in poi e per tutta la sua vita,perché Michele era la sua domenica,era un giorno di festa senza fine,il sogno realizzato,la felicità perfetta.

Ma sai qual è il guaio,Michele?Il guaio è quando senti che sei morta e poi invece ti accorgi che respiri.E maledici pure il fatto che lo fai.

Anzi,sai un'altra cosa?Credo che quando sarò vecchia non mi lamenterò mai per i capelli che diventano bianchi,per le rughe che troverò sul mio viso e per tutte quelle cazzate.Perché invecchiare è un privilegio,Michele.

Mica possiamo agire tutti come ti aspetti tu solo perché hai sofferto,sai?Mica sei l'unico al mondo che ha sofferto per qualcosa.La vita è cosi.È difficile.Ma la tua vita deve dipendere da te,non da quello che fanno o non fanno gli altri.

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