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Non volevo lasciare Elizabeth da sola all'ospedale, ma dovevo tornare a lavorare il prima possibile.

-Sicura che posso andare?-

-Certo, non preoccuparti, io sto bene-

Non le risposi. Mi limitai a guardarla negli occhi, facendole un sorriso preoccupato.

-Davvero Yoongi, stai tranquillo e va a lavoro se non vuoi essere licenziato-

Mi sorrise accarezzandomi un braccio.
Liz vestita tutta di bianco sembrava un piccolo angelo. Non era aumentata d'altezza quasi per niente da quando la lasciai per andare in prigione. La prendevo spesso in giro per questo.
I miei sentimenti verso di lei non erano più gli stessi. Mai più mi passò per la mente il pensiero di essere ancora innamorato di lei.
Ormai stavo cominciando a pensare che non ci fosse nessuno per me, nell'universo.
Chissà forse, il mio destino è quello di stare solo. Solo contro il mondo.
Diventare padre non era nei miei piani, almeno non così.

La strada dall'ospedale al ristorante era tanta e io avevo mille grilli per la testa.
Se non stavo dietro alle "mie bimbe", allora o dormivo o riflettevo sulla mia vita.
Pensavo di stare per ricadere nella depressione, ma non mi sentivo male come mi era successo in passato. Mi sentivo bene, ma mi sentivo anche... Vuoto, in un certo senso.
Ho sempre pensato che quel tipo di vuoto si colmasse con un figlio, e forse avevo ragione, ma era troppo presto per capirlo.
Sofia era bella ogni giorno di più.
Non avevo mai visto qualcuno guardarmi come faceva lei, come se mi chiedesse di proteggerla.
Quando mi sorrideva poi, mi sentivo una specie di eroe, anche se dell'eroe non avevo proprio niente.
Il mio umore non era mai stabile. Quando stavo con Liz e Sofia ero felice, ma appena cominciavo a pensare al passato, tornavo triste in un millisecondo.
"Chi non fa pace con il proprio passato, non può avere un futuro, ma io non voglio dimenticarmi del passato".
Questa cosa era oggetto di tutti i miei pensieri, o quasi.

Intanto continuavo a fare quei sogni e continuano a non capire.
Per qualche motivo avrei lasciato Sofia ed Elizabeth, ma non riuscivo a capire come, perché o quando.

Arrivai al ristorante, mi cambiai e cominciai il mio turno.
Andavo veloce come non mai, ed ero agile e attento più del solito.

-Sei in ottima forma Yoongi-

Mi girai e vidi Marta.
Le sorrisi. Non la vedevo da un po' e mi ero dimenticato di lei.

-Ciao-

-Ciao. Come sta la ragazza per cui hai sconvolto tutto il ristorante?-

-Bene lei...-

-Ha partorito?-

Si avvicinò a me con gli occhi brillanti. Solo allora notai che era davvero bassina. Non mi capitava spesso di incontrare ragazze più basse di me, così, quando succedeva, lo notavo.

-Si, ha partorito due giorni fa-

-È un maschietto o una femminuccia?-

-Una femminuccia-

-Come si chiama?-

-S-Sofia-

-CHE BEL NOME!!! Ma quindi è tua figlia?-

-No, in realtà è mia-

-A LAVORO VOI DUE!-

Fui interrotto dal "grande capo" che ci fece rimettere subito al lavoro.
Marta mi mimò qualcosa che interpretai come un "me lo dici dopo eh", ma lo fece così male che risi per tutta la serata, ripensandoci.

-Allora?-

-Allora cosa?-

-Sofia-

-Oh... Lei è mia n-nipote-

Mi guardò con un'espressione interrogativa.

-Ma quindi non è figlia tua?-

-No! Come puoi... No!-

-Ah ecco. Allora chi è il padre?-

-Senti, ne riparliamo domani ok? È tardi e devo tornare da loro adesso. Ci vediamo-

-Ciao!-

Entrai in macchina e partii.

❝Heartbreaker❞ | Suga BTS |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora