Capitolo 42

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Copiose lacrime scivolano imperterrite dai miei occhi, come ho potuto trattare in questo modo una persona così bella e gentile?
Sono stupido. ~

Pov Yoongi

Mi dirigo silenziosamente verso la nostra camera.
Lei è distesa di fianco sul letto, dando le spalle alla porta.
Lentamente mi sdraio anch'io e l'abbraccio da dietro, lei improvvisamente si gira a guardarmi
-non sai quanto mi dispiace- dico io incontrando il suo sguardo
-va bene, sei triste lo capisco- dice lei abbassando lo sguardo
-no, non va affatto bene, io ti ho trattato malissimo, e non sai quanto mi dispiace- dico io baciandole la guancia
-io...non so cosa mi sia preso, non vorrei mai ferirti- affermo serio
-si, lo so- dice lei
-tienilo bene a mente- le dico abbracciandola forte a me.
Piano piano sento il suo corpo rilassarsi e il suo respiro farsi più lento, si è addormentata.
Lentamente, per non svegliarla mi alzo di soppiatto dal letto per poi dirigermi verso la cucina, prendo delle fette di pane per poi farci dei panini al pomodoro e prosciutto. Prendo una cesta e dentro ci metto l'occorrente per un pic-nic.
Ormai sono le 18.30 il sole è tramontato,  Y/n si è appena svegliata.
-y/n- la chiamo io
-mh dimmi- risponde lei ancora assonnata
-allora, ti porto fuori oggi, quindi vestiti- dico io sorridendo
-Yoongi... Te la senti? - chiede lei premurosa
-si, farà bene sia a te che a me, quindi vai a farti una doccia- le dico spingendola verso il bagno.
Non voglio pensare a mia nonna, quindi credo che facendo qualcosa di carino posso farmi perdonare e in più posso pensare di meno a ciò che è successo in questi giorni.
Lei dopo mezz'ora è già pronta, prendo il cesto e delle calde coperte per poi lasciare l'appartamento.
La mia sorpresa è quella di portarla sulle sponde del fiume Han per fare un pic-nic. Credo sia una cosa romantica, la luna risplende e nessuna nuvola permette di ostacolare la nostra veduta al cielo.
Arriviamo dopo quindici minuti di macchina.
Lei ha dipinta un' espressione sorpresa, magari non si aspettava una cosa del genere.
Arriviamo in un punto dove l'erba è abbondante, distendo le nostra grande coperta per poi appoggiarci sopra il cesto da pic-nic.
-Yoongi, questo posto è meraviglioso! Non ci sono mai stata prima! -dice lei guardandosi intorno con fare curioso
-questo posto non è conosciuto da tante persone in effetti- dico io sorridendole, lei in risposta annuisce.
Prendo le coperte per scaldarci dal freddo e noto che lei è incantata a guardare la luna con un' espressione dispiaciuta
-Y/n  va tutto bene? - chiedo io
-non hai mai notato la luna? Sembra sia triste, magari vorrebbe incontrare o rivedere il sole, vedi- dice lei indicandola -sembra che abbia una faccia malinconica- dice lei mordendosi un labbro.
Non so cosa risponderle quindi mi limito ad annuire.
Mangiamo i panini che ho preparato, quando li finiamo ci stendiamo a guardare le stelle.
-qui a Seul non si riesce a guardare bene le stelle, ci sono troppe luci- affermo io
-nella mia città di campagna in Italia si riescono a vedere molto bene- dice lei continuando a guardare quell'infinità blu.
-la vedi quella? - chiedo io indicando la stella Polare
-quella stella rimane sempre dov'è, è un punto fisso- lei annuisce alla mia affermazione
-tu sei la mia stella polare- concludo io  baciandola con dolcemente.
La serata passa così tra coccole e baci rubati, fino a quando non decidiamo di tornare a casa.

SPAZIO CHE NESSUNO SI CAGA:
CIAO!!!
COME VA????
IO STO DISCRETAMENTE BENE!
VI STA PIACENDO LA STORIA??
FATEMELO SAPERE!!
CIAOOOO!
MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI GRAMMATICALI 💜

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