Serenditipy ~Park Jimin~ REVISIONATO

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«Bene come primo giorno potete farmi delle domande inerenti alla materia» dice Jimin alla classe.

È ancora la prima ora e già non ne posso più di stare in classe.

Alzo la mano per farmi notare dal prof.

Lui mi guarda e mi fa un cenno con la testa.

«Posso andare in bagno?» domando al prof guardandolo.

«È tanto urgente? È ancora la prima ora e non credo che tu abbia bisogno del bagno.» mi risponde guardandomi.

«Non credo che abbia intenzione di fare lezione quindi le chiedo gentilmente se posso uscire.» dico sospirando.

Già non lo sopporto, oltretutto lo devo vedere per tutto l'anno.

Lui mi guarda e si avvicina leggermente.

«Bene allora vi do cinque minuti per cambiarvi. Faremo lezione in palestra.» dice per poi prendere il registro e metterlo nella sua borsa.

Tutta la classe si gira per lanciare occhiate assassine verso di me.

In questo momento mi staranno odiando ancora di più.

Mi alzo non facendo molto caso a loro ed esco dalla classe per andare agli spogliatoi.

Era meglio che stessi zitta a dormire sul banco, ora mi tocca anche ha cambiarmi.

Sospiro ed entro nello spogliatoio per poi iniziare a cambiarmi.

«Quindi ti dovresti essere Stefania Paris, vero?» sento una voce dietro di me.

Mi giro e mi ritrovo davanti Jimin.

«È un maleducato professore, dovrebbe bussare prima di entrare e poi si sono io Stefania Paris.» dico guardandolo senza dare peso al mio aspetto mezza nuda.

Lui sorride e si appoggia al muro.

«Sai il preside mi ha parlato di una certa ragazza che non ascolta mai i suoi professori, quindi sei tu la ragazza che tutti parlano.» dice restando li fermo vicino alla porta.

«Vorrei vestirmi professore, se non le dispiace vorrei rimanere sola.» dico senza ascoltare neanche una parola di quello che ha detto.

Lui si avvicina mettendosi dietro di me e sussurra «Ti conviene ascoltarmi da ora in poi perché sennò io ti punisco» dice vicino al mio orecchio per poi andarsene dallo spogliatoio.

Ma che testa di cazzo, ci prova anche con le alunne?

«Può mettermi in punizione quanto vuole tanto non cambierò soltanto perché me lo dice un coglione» sussurro ad alta voce per poi finire di vestirmi e andare dagli altri.