Prologo

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Descrizione di una registrazione amatoriale, datata 8 dicembre 1993, alle ore 20:31
Orfanotrofio di St. Laura,
Bells, North Carolina:

Il chiasso festoso dei bambini che giocavano metteva di buon umore le suore (vestite con le classiche toniche nere in lana, col colleto bianco e le larghe tese da copricapo religioso) che, mentre alcune di loro addobbavano la mensa con il muschio verde e le varie luci natalizie intorno al grande albero di pino al fianco del camino centrale, altre si davano un gran da fare per spronare i bambini più vivaci e irrequieti a radunarsi con calma per intonare un canto corale dal titolo Merry Christmas.
Da una fessura della finestra della sala mensa s'intravedevano i terreni del convento, formati da un ampio giardino innevato che si estendeva fino al faro sulla scogliera, semicoperto da una filigrana di ringrinziti e lunghi alberi spogli, storpiati dal vento, sulla sponda del lago Jordan.
Nevicava ancora fuori, con un'intensità simile a una bufera.
Il fuoco scoppiettante all'interno del camino e l'ardere continuo della legna rendava il tutto in un atmosfera pre-natalizia perfetta, calorosa e ben curata.
Due suore cercavano di afferrare due bambini che correvano da una parte all'altra del tavolo per non farsi acchiappare. Le bambine invece, più educate e composte dei maschietti, restavano in disparte a giocare con le bambole, pettinandole e scambiandosi i vestitini più colorati e fantasiosi.
Un gruppo di altri bambini si misero davanti alla videocamera e gridarono confusamente, tra le varie risate, cercando vanamente un tono unisono, <<Buon Natale! >>, per poi ritornare a giocare spensierati.
La telecamera si girò poi di spalle, fermandosi a registrare la Madre Superiore seduta nella penombra, all'angolo più buio della stanza. Indossava un lungo velo scuro a retina che, partendo dal largo capello nero a punta a stile Badessa, gli oscurava completamente il volto.
Cullava tra le braccia un bambino che indossava solo una mutandina e una lacera canottiera bianca a giromaniche. Doveva avere all'incirca sei anni. Era sporco di terriccio e tremante per via di un innaturale freddo che gli pervadeva il corpo con scossoni incontrollati, come se fosse stato fuori all'intemperie anziché nel caldo convento. Spaventato, si teneva rannichiato in posizione fetale tra le braccia della Madre Superiore che, massaggiandogli dolcemente la pallida gamba quasi anoressica per farlo calmare, gli sussurrò: <<Ti voglio bene Rooney>>

A questo punto si sente uno pesante scoppio improvviso. Un boato frastornante causato da un crollo di macerie.
Si sentono urla indistinte e una babele di rumori cacofonici irriconoscibili. Si ha un violento e confuso spostamento della videocamera che disturba la visuale.
L'audio viene danneggiato dall'urto. Altre urla mescolate... la videocamera cade... e da qui s'interrompe bruscamente la registrazione.

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