We'll be alright.

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Credo che tutte le storie abbiano diritto di essere raccontate.
Da quella più triste a quella più gioiosa; da quella più strappalacrime a quella che ti fa morire dal ridere.

Era tutto così bello, quando c'era lui.
Lo guardavo negli occhi e le cose brutte svanivano.
Mi sorrideva e, quasi in automatico, sorridevo anche io.

Sono dell'opinione che dipendere completamente da una persona sia sbagliato, ma, in un certo senso, tutti ne abbiamo bisogno. Ognuno di noi, in cuor suo, desidera qualcuno su cui contare senza se e senza ma, senza paura di essere giudicato o guardato male.

Io mi ero sempre bastato, non avevo mai avuto il bisogno di una persona che mi stesse accanto. Ma da quando era entrato lui nella mia vita...
Questa è la mia storia, e vorrei che tu ne sapessi ogni dettaglio.

Vorrei che tu ti ci immergessi completamente.
Voglio che tu abbia nitide in testa le immagini che sto per descriverti.

-


Era la mia metà.

Era qualcuno che andava fuori dalle righe, fuori da ogni possibile standard legato all'amicizia o all'amore.

Non aveva nulla a che vedere con tutte le altre persone che avevo incontrato nel corso della mia vita - breve, ma comunque vita.

Era un gradino sopra a tutti.
Aveva il mio cuore, la mia anima.
Ogni mio sorriso era suo, così come ogni mia lacrima e ogni mia bella parola.

Spendevo tanto tempo a parlare o a scrivere di lui.
Probabilmente non gliel'ho mai detto ma ho scritto spesso pensando a lui.

Liberavo la mente e la mia mano cominciava a correre sul foglio, con una matita vecchia e la gomma poggiata lì affianco.

Non volevo che la sua immagine venisse rovinata da qualche mio errore ortografico.
No, niente e nessuno doveva denigrarlo, in nessun modo.

Neanche la più insignificante delle persone doveva osare trattarlo male.
Era così piccolo, eppure così grande, che mi spezzava il fiato.

Riusciva a farmi arrabbiare con niente e a farmi sciogliere con ancora meno.
Non potevo non parlargli, ignorarlo, o trattarlo male senza sentirmi successivamente in colpa o sentirmi una persona orribile.

O forse, lo ero davvero.

Sapeva bene che non mi sono mai definito il migliore dei ragazzi; lui mi ripeteva continuamente che ero stupendo per com'ero, che non dovevo cambiare.

Quando lui si dichiarò a me fu piuttosto... Inaspettato. Inaspettato e veloce, ma dannatamente piacevole.

Non mi diede il tempo di dargli una risposta che mi baciò.
Lo sentii bene, durante quel bacio.
Sentii bene tutto quello che mi aveva nascosto per anni. Tutti i sentimenti che aveva sempre tenuto dentro per non rovinare i rapporti.

Quando lui fece scoppiare l'amore che provava per me, gli dissi che anch'io lo amavo.
Perché io amavo Jeon Jeongguk.
Lo amavo davvero con tutto me stesso. E anche ora che è tutto finito, lo amo.

Ma noi ci amiamo ancora, dico bene?

È solo che il destino ha deciso che dovevamo separarci.

-

Avevamo avuto una piccola discussione. Di quelle che si risolvono in un paio di ore, futili, che si possono benissimo evitare.

Ovviamente, per colpa mia, la faccenda stava durando più del previsto.
Mi aveva chiesto scusa - anche se lui non aveva nessun motivo per farlo -, ma non gli avevo dato ascolto.

Fine Line. - Jikook.Where stories live. Discover now