27. Thunder

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Brezza-del-mattino odiava i temporali. Soprattutto quando la svegliavano nel cuore della notte a suon di tuoni, fulmini e l'urlo del vento che sembrava voler strappare la tenda dal suolo.

Si strinse nella coperta. Gli spiriti dovevano essere davvero infuriati, quella notte, e Brezza-del-mattino non riusciva a smettere di tremare. Sperava che sua sorella non se ne accorgesse: l'avrebbe derisa per tutta la vita.

Il rombo del cielo le strappò un singulto strozzato. Infilò la testa sotto alla coperta, ripetendo allo sfinimento le preghiere agli spiriti. Cosa aveva fatto, per farli arrabbiare in quel modo? Non riusciva a capirlo. Le sembrava di essersi comportata come sempre.

Un botto fece tremare la terra e Brezza-del-mattino gridò, sollevandosi a sedere. Sua sorella mugugnò qualcosa, ma non si svegliò.

Brezza-del-mattino, con il cuore in gola, tornò distesa. Anche per quella volta, aveva scampato il pericolo. 

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