-"Che ore sono..?" La mora accanto a me mugola piano stiracchiandosi,poi si mette seduta e prende la sigaretta tra le mie dita facendo qualche tiro veloce.

-"Le undici penso..compratele" la riprendo e aspiro subito. Lei sbuffa piano e mi accarezza lentamente il petto.

-"Non fare sempre lo stronzo antipatico.." con le dita traccia piano il contorno dei tatuaggi,sfiorando il piercing sul mio capezzolo sinistro. Si abbassa e lascia qualche bacio sulla clavicola,sul petto e successivamente sale sulla mascella. Sospiro piano e spengo la sigaretta quasi a metà nel posa cenere. Sposto le coperte. e mi alzo vestito solamente delle mie nudità. Il suo sguardo scivola come un panno di seta lungo tutto il mio corpo,lentamente come se lo stesse accarezzando. Come se lo stesse assaporando.
-"Pranziamo insieme..?" Si stende di nuovo senza smettere un attimo di guardarmi. Mi abbasso e infilo velocemente i miei boxer e i jeans neri. Prendo la maglietta e la guardo

-"Ho da fare con i ragazzi" rispondo freddamente,non mi va di darle tante spiegazioni,alla fine per me non è assolutamente nulla. Una puttana da sbattere quando mi apre le gambe. Continuamente. Totalmente secondo il mio volere. Alza gli occhi al cielo.

-"Sei proprio sicuro..? Torna a guardarmi e sussurra sensualmente. Lentamente si accarezza la vita e i seni stringendoli piano. Sta cercando di eccitarmi? Non ha capito assolutamente nulla.

-"Alzati e fatti una doccia..magari fredda." Infilo la maglia e altrettanto velocemente le scarpe. Prendo il giubbotto,il pacchetto di sigarette,il cellulare e le chiavi della macchina. Sbuffa piano e si alza,senza proferire parola va in bagno e chiude la porta. Silenzio,Finalmente. Mi guardo intorno per capire se sto dimenticando qualcosa e quando ho controllato esco subito di qui. Quando esco di qui L odore del mattino mi invade,L odore forte dell erba bagnata e della pioggia. Ha piovuto stanotte. Mi precipito fuori e mi avvicino alla mia adorata auto. Apro la portiera e entro subito,mi sistemo e infilo le chiavi nel cruscotto. La accendo e parto. Guido lungo le strade e mi rilasso mentalmente accendendo un po' di musica.

I miss the taste of a sweeter life
I miss the conversation
I'm searching for a song tonight

Alzo un po' la voce riconoscendo subito la canzone.

I'm changing all of the stations
I like to think that we had it all
We drew a map to a better place
But on that road I took a fall
Oh baby why did you run away?

Ascolto bene le parole e la mia mente ricade di nuovo a quella sera,i suoi occhi contro i miei e le sue mani su di me. L'atmosfera calma e Le anime agitate.

I was there for you
In your darkest times
I was there for you
In your darkest night

Ed è così. Lei c'era per me in quella sera dove il cielo era diventato arido e la mia anima oscura. Lei era lì davanti a me. Faccia a faccia. Con due lanterne accese al posto degli occhi per farsi spazio nel mio buio.

But I wonder, where were you?
When I was at my worst
Down on my knees
And you said you had my back
So I wonder, where were you?
All the roads you took came back to me

Le parole ora sono diventate troppo. Velocemente cambio stazione,basta sentire queste stronzate. Anche la musica adesso è contro di me? Cambio varie stazioni ma nessuna sembra soddisfarmi quindi spengo direttamente. Sbuffo e mi fermo ad un semaforo. Mi accendo velocemente una sigaretta e mi guardo intorno. Le macchine ferme e L asfalto ancora bagnato che riflette le luci. Quando il semaforo diventa verde ricomincio a sfrecciare diretto in un luogo. Al mio luogo. Con il mio adorato silenzio arrivo dopo dieci minuti. Parcheggio al solito posto personale. Scendo e chiudo la macchina. Poi cammino velocemente e busso alla porta di fronte a me. Aspetto qualche secondo poi sento dei passi più vividi.

-"Fratello!" Troy sorride e mi batte amichevolmente il cinque per poi far battere le nostre spalle. Entro e cammino lungo il corridoio stretto. Il pavimento è nero opaco che fa contrasto con le pareti completamente bianche. Ogni volta che entro qui dentro mi sento in famiglia,come se fossi nella mia vera casa. Sulle pareti ci sono numerose foto di noi,mie e di Troy. Alcune di quando eravamo solamente dei poppanti,altre di quando facevamo guai durante L'infanzia e alcune di quando facevamo le cose di nascosto durante L'adolescenza,come bere e fumare. Alcune foto sono sbiadite e altre sono ancora vivide come i nostri ricordi. Troy ha fatto parte realmente della mia vita,in un modo vivo e ribelle. La felicità L abbiamo condivisa insieme e la tristezza altrettanto. Ha rotto completamente le barriere della mia apatia,e cazzo,ci è entrato. Con lui non riesco ad essere apatico. Certo a volte mi rompe sul serio il cazzo ma non riesco a non perdonarlo. Scendo le scalette che conducono alla nostra tana,il nostro posto. Dove possiamo essere noi stessi. Troy alle mie spalle fa lo stesso e arriviamo alla saletta centrale. In realtà questa è casa di Troy,ma la usiamo anche per rifugiarci,stare insieme e giocare alla play o a biliardo. È una saletta molto grossa. Al lato della parete c'è un letto matrimoniale con di fronte un armadio di modeste dimensioni,vicino al letto c'è una scarpiera con le centinaia di scarpe di Marca che Troy compra in continuazione. È letteralmente fissato sia con i vestiti che con le scarpe. Ci spende troppi soldi. Accanto al letto c'è un altro spazio,con un enorme divano in pelle nero e di fronte ad esso un tavolino in legno bianco con accanto la televisione enorme al plasma con sotto le varie console,Joy stick sparsi e uno stereo con le casse. Il pavimento è in parquet nero quasi lucido e infondo alla stanza una piccola cucina con un tavolino con poche sedie. C'è solo una piccola finestra con le tende rammendate e al centro della stanza un tavolo da biliardo. Infine infondo a destra c'è una porta nera di legno che ovviamente conduce al bagno.

-"Allora come procede il tuo "Lavoro"? Mi chiede Il mio migliore amico aprendo il piccolo frigo e tirando fuori due Heineken. Mi butto praticamente sul divano e lui mi segue a ruota.

-"Ci sto lavorando.." Prendo una delle due bottiglie quando lui le ha stappate. Faccio un sorso poi mi appoggio allo schienale del divano divaricando le gambe.

-"Ho notato.." sorride e fa un sorso mettendosi comodo. Mi giro leggermente verso di lui.

-"Ho avuto un'idea.." lo guardo intensamente e lui fa lo stesso.

•Spazio autrice
Buon ferragosto a tutti ragazzi!! Come piccolo pensiero,abbiamo voluto pubblicare un capitolo bonus,prima del giorno di pubblicazione. Ci tenevamo a dirvi che la pubblicazione avverrá ogni lunedì e ogni venerdì,e chi lo sa,con qualche capitolo bonus
Un abbraccio!!

Let The Game Begin Where stories live. Discover now