» lethargy - 1.4

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La mattina dopo, però, il suo buonumore si era brutalmente dissolto non appena era uscito dal dormitorio, anche se la mattina era iniziata quasi bene. Dopo essersi svegliato aveva buttato Bert giù dal letto e aver cercato di lavarlo con la spugna dei piatti perché gli sembrava scortese buttarlo nella doccia e non aveva neanche tempo o forza. Dato che il detersivo non aveva eliminato il suo orribile odore, Frank aveva risolto spruzzandogli addosso tutto il deodorante che aveva mentre Bert dormiva sul tavolo della cucina. Si era risvegliato solo per osservare confuso il deodorante e chiedergli perché gli stava spruzzando addosso uno spray contro i gorgosprizzi. Frank si ricordava che i gorgosprizzi, così come i draghi e gli unicorni verdi, esistevano solo in Harry Potter e quindi aveva spiegato a Bert molto gentilmente che quello era deodorante. Bert aveva detto che lo sapeva e aveva detto che lui lo usava per cacciare i gorgosprizzi. Dopo aver scoperto che secondo Bert il dentifricio si mangiava nei panini e gli spazzolini servivano a pettinare le sopracciglia, Frank alla fine lo aveva trascinato fuori casa, ma dato ciò che aveva visto appena uscito, forse sarebbe stato meglio scoprire che uso faceva Bert dello shampoo e del balsamo.

Non appena erano usciti, Bert ancora mezzo in coma appoggiato alla spalla di Frank che portava gli zaini di entrambi, pesantissimi perché c'era dentro il codice civile, la prima cosa che avevano visto era stato Gerard.

Gerard era bellissimo come sempre, aveva i capelli lucenti colore del grano sotto la luce della mattina, indossava una polo rosa con un piccolo alligatore a sinistra sul petto, jeans chiari e adidas rosa. Aveva lo zainetto - rosa - sulle spalle e il codice civile sotto braccio e sarebbe stato proprio una cosa bella da vedere la mattina, se non fosse che al suo fianco c'era Lindsey, con ancora addosso una delle sue gonne troppo corte e una cosa che Frank identificò come una specie di canottiera aderente senza la parte sopra, che le faceva vedere una larga parte del petto. Anche lei aveva uno zainetto, però nero, e aveva il codice civile sotto il braccio e stava parlando con Gerard e lui le stava sorridendo e Frank dovette aggrapparsi forte forte a Bert per non cadere perché sentì improvvisamente la testa girare e tutto il buon umore che aveva avuto fino a poco prima, perché alla fine si era davvero divertito a sentire di Bert che metteva il dentifricio nei panini, e ora si stava divertendo molto meno a vedere il ragazzo che gli piaceva insieme alla sua fidanzata mentre le sorrideva.

Era ovvio che fosse così, però. Gerard non poteva non sorridere alla sua ragazza, anche se aveva detto tutte quelle cose belle su di lui a Bert e ancora prima aveva detto che era ad Harvard per lui. Era ovvio che Gerard sorridesse alla sua ragazza e stesse con lei al mattino. Era ovvio che il massimo che Frank potesse fare era guardarli da lontano mentre reggeva il suo coinquilino in post sbornia mentre il suo cuore gli sprofondava nel petto aprendoci come una voragine che faceva così male che se non avesse avuto Bert da tenere su si sarebbe stretto le mani al petto dal dolore.

Ma poi Gerard lo vide e sventolò un braccio e sorrise a lui, non a Lindsey, ma a lui e gli andò addirittura incontro e si fermò a pochi passi da lui, tenendo le bretelle dello zaino con le mani e dondolando un pochino sul posto mentre gli parlava.

«Ciao Frank, buongiorno. Ciao Bert. Frank, siamo sempre d'accordo per questo weekend, vero?» domandò.

Il fatto era che Frank avrebbe davvero tanto voluto passare del tempo da solo con Gerard e parlare ancora di arte e di musica e di film e magari farsi abbracciare ancora, ma sapeva anche che non appena fossero stati solo Gerard avrebbe voluto parlargli e sapere perché non gli aveva risposto tutta l'estate e perché si era fidanzato con Jamia, anche se quest'ultima cosa era una bugia, e Frank non aveva nessuna scusa. Non aveva nemmeno avuto tempo per pensare a una scusa che non rendesse palese quanto lui fosse gay e innamorato di Gerard. E ovviamente la cosa lo mandò nel panico ancora di più che vedere lui e Lindsey perché davvero gli serviva una scusa, o per non vederlo o per averlo ignorato, e il suo cervello andava completamente in bianco appena i suoi occhi incontravano quelli verdissimi di Gerard. Non riuscì a fare altro che aggrapparsi a Bert sperando che qualcosa succedesse che facesse improvvisamente dimenticare a Gerard che lui esisteva.

lola + g | frerard Where stories live. Discover now