» lethargy - 1.4

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Solitamente, se Frank aveva anche solo un momento di speranza, la vita gli ricordava che no, lui era Frank Iero e non poteva scappare dalla sua realtà fatta di Jamia e Harvard, facendolo sprofondare nella tristezza più assoluta. Sperare per un attimo che tutto andasse bene era anche peggio che non sperare affatto, per questo Frank se poteva evitava totalmente di immaginare una vita anche solo migliore per un dettaglio insignificante. Ma quella sera, stranamente, non fu così.

Bert era rimasto con lui a cena, la pasta che aveva cucinato alla fine era buona - sulla sua Bert aveva messo lo zucchero e il cheddar perché pensava che ogni piatto senza zucchero non fosse abbastanza nutriente per lui e a Frank era venuto quasi da vomitare a vederlo mangiare quella schifezza, quindi aveva finito la sua cena col capo chino sul piatto - e poi, senza neanche riporre i piatti nel lavello, Bert lo aveva portato in soggiorno dove dal nulla aveva tirato fuori una lavagna bianca come quella di Sheldon Cooper e aveva iniziato a parlare del suo brillante piano che comprendeva un alligatore, svariati grammi di coca, Lindsey nuda e una bicicletta rosa glitterata. Frank riteneva davvero impossibile far ingoiare degli ovuli di cocaina a un alligatore e fargli passare il confine e coi soldi ricavati dallo spaccio riempire Lindsey di regali costosi finché lei non si sarebbe fatta trovare nuda sul letto di Bert dove avrebbero consumato il loro amore, facendosi casualmente beccare da Gerard che, sconvolto dal tradimento di quella "gnocca spaziale" - parole di Bert - sarebbe andato a piangere da qualche parte dove Frank avrebbe dovuto raggiungerlo e baciarlo e scappare con lui su una bicicletta rosa glitterata comprata per l'occasione, ma aveva trovato molto divertente vedere Bert, che era sempre meno in sé e a un certo punto aveva iniziato a delirare su un enorme unicorno verde e Frank aveva capito che era completamente andato, spiegare le sue teorie con così tanto ardore e convinzione.

Non era stato molto sicuro sul lasciarlo uscire con i suoi amici, che alle dieci e quindici erano venuti a prenderlo anche loro con l'aria di star vedendo unicorni verdi o cose del genere, ma lui aveva insistito dicendo che stava benissimo e, per provarlo, aveva contato tutti i gattini presenti nell'appartamento. Non ce n'era ovviamente nessuno, perché in dormitorio non si potevano tenere animali - Frank aveva controllato la sera prima quando non riusciva a dormire - ma Bert era riuscito a contarne sette, più due unicorni verdi e un coniglio fucsia leopardato. Frank gli aveva detto che magari era il caso di dormire un pochino e non uscire ma uno dei suoi amici aveva assicurato che sarebbero stati al sicuro, lo avrebbero controllato loro e poi aveva detto qualcosa sul fatto che Bert anche da completamente fatto era in grado di fare calcoli assurdi e gli aveva fatto fare 982 moltiplicato per 456. Bert aveva risposto in un secondo 447792 e Frank aveva controllato al cellulare ed era giusto, ed era rimasto così impressionato che aveva pensato che, in fondo, se sapeva fare calcoli così complessi così velocemente, Bert non stesse così male, ma aveva comunque detto ai suoi amici che forse era meglio che non guidassero per andare ovunque sarebbero voluti andare.

L'amico di Bert aveva risposto tranquillamente che avrebbero preso il loro drago e solo quando erano ormai arrivati a metà delle scale Frank si era reso conto che i draghi non esistevano e che la cosa poteva essere un problema, quindi aveva scritto un messaggio a Bert dicendogli di stare attento e poi si era messo a riguardare Donnie Darko sotto le coperte, dato che era il suo film preferito e stranamente aveva voglia di vedere qualcosa che lo rendeva felice perché alla fine, nonostante fin solo a poco prima fosse stato così male da piangere di fronte a Bert, dopo cena si era divertito. Era stato carino poter parlare liberamente con lui, o meglio, poter ascoltare Bert che parlava liberamente di lui e Gerard come se fossero una coppia normale di un ragazzo e una ragazza e del fatto che gli piacesse Gerard, la pasta era buona e Bert era davvero gentile e anche se era un po' fumato e strambo. Era stato divertente parlare con lui, anche se più che parlare Frank aveva ascoltato. Si era addormentato quasi contento, avvolto nel piumone nuovo che aveva comprato apposta per il college con sua madre e che gli era sempre sembrato troppo pesante e troppo scialbo prima, ma che adesso era diventato caldo e soffice e comodo, anche se aveva odore di polpette bruciate e marijuana e fumo perché Bert aveva appestato tutta la casa nonostante Frank avesse lavato tutto e ordinato tutto - la droga di Bert non era stata da nessuna parte se non nella dispensa, e Frank aveva dovuto mettere tutto il loro cibo nell'armadietto del bagno, ma almeno adesso la loro casa era ordinata e pulita e dato che non sapeva cosa fare aveva rifatto anche il letto a Bert -.

lola + g | frerard Where stories live. Discover now