Capitolo 5

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"I didn't know I was lonely till I saw your face."

-The Bleachers

Gli occhi di Harry erano di una sfumatura di verde impressionante, contornati da un eyeliner imbrattato, nero come le sue pupille, pupille che si erano dilatate il doppio non appena era finito addosso a Louis. Con le mani si stava coprendo la bocca spalancata, una sfilza di anelli sbrilluccicavano sulle sue dita snelle. Guardò Louis con un'espressione che era un misto di eccitazione e puro terrore. Sembrava proprio la perfetta raffigurazione del panico che Louis aveva sentito per tutta la serata.

''Tu sei-!'' balbettò Harry. ''Sei tu!'' Lo shock che trapelava dal timbro della sua voce sembrava davvero innaturale. Prima che Louis riuscisse a riprendersi e rispondergli, Harry si voltò verso Niall che se ne stava al suo tavolo, a tracannarsi distrattamente la sua birra da una brocca. ''Non mi avevi detto che sarebbe venuto qui!''

''Certo che l'ho fatto,'' rispose Niall.

''No, non l'hai fatto. Me lo sarei ricordato sicuramente.''

''Oh. Whoops,'' Niall scrollò le spalle, tornando a prestare attenzione alla sua birra.

Harry si voltò lentamente verso Louis, i suoi occhi erano in qualche modo incredibilmente sgranati, e sulle guance sbucarono delle leggere fossette.

''Io sono Harry,'' disse con un sospiro, e allungando la mano.

''Oh, so benissimo chi sei,'' rispose Louis, cercando di trasmettere a voce quanto emozionato fosse.

Strinse la sua mano, ed in quel momento Louis si perse davvero nei dettagli della persona che aveva di fronte. Così da vicino, Harry aveva una mandibola ben marcata e dei ricci color nocciola, delle fossette da bambino, e l'inchiostro sulla pelle che sbucava da sotto la camicia sembrava provocarlo. Le labbra erano rosee e piene, gli skinny jeans notevolmente aderenti, e c'era un'aurea di charm che irradiava in modo percepibile dalla sua pelle lucida. La sua camicia nera era abbottonata ad un'altezza pericolosamente bassa, rivelando una farfalla tatuata sui suoi muscoli tesi.

Ad ogni modo erano gli occhi di Harry quelli da cui Louis non riusciva a distogliere l'attenzione. C'era qualcosa di così affascinante, così attraente del suo sguardo che Louis si sentì come inchiodato, mentre fissava il ragazzo sorridente.

''Um, ciao! Scusa! Possiamo fare una foto insieme?'' C'era una donna accanto a Harry, il cellulare in mano, la speranza negli occhi. Harry e Louis spezzarono il contatto visivo, realizzando improvvisamente di essere rimasti lì in piedi, senza dirsi una parola. Le loro mani erano ancora rimaste strette per quelli che sembrarono parecchi minuti.

Fu Harry a sbattere le palpebre, come se si fosse appena risvegliato da un sogno, per poi rivolgersi alla fan.

''Sì, ma solo se la foto è artistica, in senso post-moderno,'' disse mentre la fan lo portava via.

Louis collassò sulla sua sedia, ansimando come se avesse appena corso una maratona. Ce l'aveva fatta. Era appena sopravvissuto all'incontro con Harry Styles. O no? Era morto? Era quello il purgatorio? E comunque, se era così, per lo meno, sembrava esserci molto alcool.

Fino a quel momento, non si era reso conto che al locale c'era del personale. Dal momento che il loro tavolo era stato onorato del nominativo di Harry, il gruppo cominciò a ricevere una costante attenzione da parte dei camerieri, e il consumo di alcool era aumentato di dieci volte rispetto all'inizio della serata.

Harry dava tutto se stesso ad ogni persona presente al tavolo, pretendendo racconti sulla loro vita, e facendo baldoria ogni volta che convinceva qualcuno a parlare. Secondo Harry, la predilezione che Zayn aveva per le ciambelle alla marmellata era 'esoticamente meravigliosa', il fatto che Liam all'università, fosse scarso in 'medicina dello sport', faceva di lui 'un cittadino dalle mille qualità,' e il fatto che Niall si fosse preparato da solo un sandwich per pranzo era 'un risultato degno di fama e riconoscimento.'

Time Bomb [Larry Stylinson || Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora