Capitolo 5

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Maria:Che ci facciamo nella tua camera?
Felipe: le vedi quelle due scatole sul letto? Sono per te,aprile.
Maria: per me?!
Felipe: si, aprile e basta.
Maria si avvicinò alle scatole che vi erano sopra il letto. Una era abbastanza grande, l'altra era piccola.
Aprì prima quella grande e vi trovò dentro un vestito da sera lungo.
Maria: questo...
Felipe: è per te.
Maria: ma perché?
Felipe: apri l'altro e lo scoprirai.
Maria aprì la scatolina piccola e vi trovò un paio di orecchini di diamanti dentro e una bustina con un biglietto dentro.
" ti va di uscire con me stasera piccola"
Maria guardò Felipe con in faccia stampato un sorriso.
Maria: si.
Felipe si avvicinò a Maria.
Felipe: bene, alle 20:00 ti voglio pronta. Se volessi truccarti in bagno ti ho fatto mettere dei prodotti.
Maria: oh...
Felipe: che c'è?
Maria: Felipe perché fai tutto questo, non mi conosci.
Felipe: lo faccio per te.
Maria: non mi conosci neanche.
Felipe: mi basta guardare i tuoi occhi per conoscerti.
Maria arrossì.
Felipe: ho del lavoro da fare, per favore non uscire da qui, torno tra un oretta circa.
Disse per poi darle un bacio sulla guancia ed uscire chiudendosi la porta alle spalle.
Maria si sdraiò sul letto con il cellulare in mano.
Aveva ricevuto parecchi messaggi da sua madre, ma quello che gli saltò all'occhio fu spedito da Carlo.

Da: Carlo
A: Maria
Ti farò passare l'inferno,
Hai fatto molto male a metterti contro di me tu e quel coso che oggi ti ha aiutato, non ti darò pace.

Maria rabbrividì a quel messaggio e le lacrime fuoriuscivano ormai sole.
Si strinse un cuscino al viso per soffocare i vari singhiozzi.
Si rannicchiò su se stessa, portandosi le gambe al petto un po' dolorante.
Pianse per un bel po', quando dalla porta della stanza entro Felipe, che sbiancò appena la vide.
Felipe: piccola che è successo?! Che hai?! Ti fanno male le fasciature?!
Maria appena sentì la sua voce si rilassò un po', le lacrime non ne volevano sapere di fermarsi.
Felipe: ehi guardami ti prego.
Maria alzò un po' il voto rosso dal cuscino.
Felipe la strinse a se.
Felipe: che è successo?!
Maria: niente ...
Disse singhiozzando.
Felipe: me lo dici per favore?! Non posso vederti così.
Maria: io... io.... portami a.... casa ... per favore...
Felipe: che è successo!?
Disse in tono più serio.
Maria:mi dispiace...
Disse continuando a piangere.
Felipe guardò un po' in torno a Maria e vide il suo telefono che prese subito.
Maria: Felipe non... non ...
Non gli diede il tempo di completare la frase che lui già stava scorrendo per cercare qualcosa, che trovo subito.
La sua espressione mutò subito.
Felipe: chi si crede di essere sto qua, non ha idea di chi si e messo contro.
Disse arrabbiato, poi posò il suo sguardo di nuovo su Maria che aveva cominciato a tremare.
Felipe: ti ha terrorizzato il messaggio vero?!
Maria annuì contro il cuscino.
Felipe inizio ad accarezzarle la schiena per farla calmare, ottenendo l'effetto desiderato.
Felipe: mi guardi ?! Ti prego...
Maria tolse il volto dal cuscino e guardò Felipe che cercò di toglierle il cuscino dalle mani.
Lei se lo fece sfilar via.
Felipe: non può toccarti ne tanto meno toccare me.
Maria: non lo conosci ha molti amici cattivi.
Felipe: piccola come io non conosco te, tu a quanto vedo non conosci me.
Desse facendo un sorrisino .
Maria lo guardò con aria interrogativa.
Felipe: piacere sono Felipe Ruiz.
Maria aveva già sentito quel cognome ma non lo ricordava bene.
Felipe: lo stesso Felipe che ha in mano tutta la Russia e l'Europa.
Maria sgranò gli occhi, riconobbe Felipe e la paura si impossessò di nuovo di lei.
Felipe: no no no, non ti faccio niente, non dovevo dirtelo.
Disse passandosi una mano tra i capelli nervosamente.
Maria: ha fatto bene invece. Vorrei tornare a casa signor Ruiz.
Felipe: Felipe, io per te sono Felipe.
Maria abbasso il capo e annui.
Felipe: no, cazzo no
Felipe prese il viso di Maria e si scaravento su di esso baciandola con passione.
Maria si tranquillizzo un po'.
Felipe: ti prego non avere paura di me, non ti faccio niente, tranquilla.
Maria abbracciò improvvisamente Felipe.
Neanche lei seppe il perché.
Maria: grazie per avermi protetta... ma ....
Felipe: no niente ma, tu non torni da lui e nemmeno a casa senza di me.
Maria: non valgo il tuo tempo.
Disse ma Felipe si distacco dall'abbraccio.
Felipe: non ti azzardare mai più a dirlo, mai.
Disse in tono serio.
Maria abbassò nuovamente lo sguardo ma Felipe gli e lo impedì e la baciò.
Un bacio lento e pieno di desiderio.
Maria: Felipe...
Felipe: zitta piccola.
Iniziò ad abbassare i pantaloni di Maria ma lei cerco di fermarlo.
Maria: no.
Felipe: non ti faccio quello che pensi, voglio controllare una cosa.
Maria non capì, ma cercò di chiudere le gambe ma Felipe gli tolse l'indumento e si mise in mezzo ad esse....

Salvata e guarita Where stories live. Discover now