{11} È IL NYAN CAT

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1 gennaio 2018

Ieri notte è stata, in assoluto, la migliore della mia vita. Anche più di quando il Real ha vinto la coppa del mondo per club, la coppa dei Campioni o la Supercoppa UEFA.

L'unico problema è stato il risveglio... ora vi spiego, questa mattina mi sono svegliata con Cole al mio fianco che dormiva beatamente, così ho ripensato alla sera prima, di quanto fosse stato perfetto, di quanto lui fosse perfetto, e mentre io rivivevo nella mia testa tutti i bei momenti che abbiamo passato insieme, lui si sveglia, ci diamo il buongiorno, mi chiede come sto... fin quando noto che l'orologio sul comodino, portava le 09.48 a.m
Io e il biondo ci guardiamo con gli occhi spalancati, saltiamo giù dal letto cercando le nostre cose, così tra imprecazioni, bestemmie, minacce di morte e oggetti volanti, riusciamo a uscire dalla camera del locale, passando poi davanti il bancone del bar, dove lo zio di Ezra ci guarda con fare malizioso.
Fermiamo il primo taxi che troviamo, azione al quanto ardua a New York la mattina del primo gennaio, e arriviamo fuori casa mia, dove David Morris, un collega poliziotto di zio Mark, con la volante bianca e blu, stava parlando con mio padre e Peter, mentre tutti gli altri, zii e cugini, ancora in pigiama, camminavano ansiosi. Mia madre, da brava regina del dramma, stava piangendo come se fossi morta davanti ai suoi occhi, facendosi consolare dalle mie zie e dalla signora Cooper.
In quel momento capiamo entrambi di essere fottuti.

Sono ancora in tempo per prendere un aereo per la Culonia? No, non penso.

Arriviamo mano nella mano sul portico, dove tutti ci saltano addosso tempestandoci di domande.

-A quanto pare li avete ritrovati- disse scherzoso David

-Si, grazie di tutto lo stesso David, sei stato un tesoro- gli rispose zia Kat

Ma ora, dopo abbracci e lacrime, ci ritroviamo seduti sul divano del salotto, con i nostri genitori in piedi davanti a noi.

Le cose finiranno male, malissimo

-LILIAN ZOELLA HARPER- che avevo detto

-COLIN EDUARD COOPER- ora si che siamo nella merda fino al collo, le nostre genitrici sembrano appena uscite dal Tartaro.

Ma Porco Zeus, perché a me, cosa ti ho fatto di male per odiarmi tanto? Giuro che la folgore olimpica te la in ficco in culo alla prima occasione.

-Come vi è venuto in mente di sparire, per tutta la notte, mi è venuto un infarto stamattina- dice mia madre toccandosi il petto all'altezza del cuore in modo tragico.

-Non era un granché come infarto visto che sei ancora qui- me la rido

-Non scherzare con la mia pazienza Lilian- dice su tutte le furie

-Quello che vuole dire Bet, è che siete scomparsi, nessuna chiamata, nessun messaggio, nessuno sapeva dove eravate, non sapevamo neanche se eravate insieme- dice il signor Cooper con molta più calma.

-Io davvero non più che fare con te, Lily-
Mi sorprendo dal fatto che quelle parole non siano uscite dalla bocca di mia madre, ma bensì da quella di mio padre. Lui che non mi ha mai rimproverata in nulla, che mi ha sempre sostenuta, non so neanche che pensare.
-Possibile che devi sempre cacciarti nei guai, ne combini di ogni colore, ho sempre approvato le tue scelte, ho sempre lasciato fare alla mamma il poliziotto cattivo, ma questo è troppo.
Non puoi fare ogni cosa che ti passi per la testa. - continua lui, con un tono spensierato.

-Oh andiamo, ne state facendo una questione di stato, hai detto proprio tu papà, ieri sera, di divertirci, beh io mi sono divertita- dico incrociando le braccia.

Destiny || Quando Il Destino Ti Prende In Contro PiedeWhere stories live. Discover now