CAPITOLO 8 - Risveglio o pazzia?

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Ne ho veramente pochi delle due settimane passate a casa di Lucas, inoltre devo ammettere che sono cambiato molto in poco tempo ... anche se finora non ci avevo dato peso adesso mi spaventa ...

Guardo l'ora e faccio velocemente il calcolo: a Londra è già mattina.

Afferro il cellulare e compongo il numero di Lucas.

Mentre attendo che risponda mi stupisco di quello che sto facendo e di quanto sono freddo di fronte a questa follia, segno ancora una volta che sto diventando pazzo.

Non dovrebbe nemmeno sfiorarmi la possibilità che i vampiri esistano. Figuriamoci che lo sia io...

"Splendore! Anche se mi hai svegliato ... è sempre bello sentire la tua voce"

"Scusami Lucas, mi dispiace. Ma avrei bisogno di chiederti una cosa "

"Spara"

Non sono bravo con i convenevoli.

"È successo qualcosa di cui dovrei essere al corrente mentre ero a casa tua?"

Lucas rimane un momento in silenzio "Perché?" Il suo tono non è per niente stupito come se sapesse perfettamente a cosa mi riferisco. Magari abbiamo semplicemente fatto qualche cazzata, non ha per forza a che fare con atti di vampirismo.

"Ho fatto uno strano sogno molto realistico e ho il sospetto che possa essere un ricordo"

Lucas rimane un'altra volta in silenzio poi mi spiazza "Un ricordo rosso sangue?"

"Come cazzo fai a saperlo?"

Appena finisco di pronunciare quelle parole la consapevolezza mi fa gelare: è avvenuto veramente. Ho veramente bevuto il sangue di Lucas ... e quello di Kyle?

No. Non può essere vero. Mi sto immaginando anche questa telefonata.

Lucas mi spiazza nuovamente "Ti sei già risvegliato?"

"Cosa?"

"Hai bevuto il sangue di qualcuno?"

Sento il terrore invadermi "Sto diventando pazzo"

La voce di Lucas si fa dolce "No amore, non stai diventando pazzo, ma un bellissimo vampiro."

Non posso credere alle mie orecchie "È una follia"

"Stai tranquillo ti spiegherò tutto. Parto prima possibile. Aspettami"


KYLE

Mi sveglio completamente nudo e con un'evidente erezione. So perfettamente di chi è la colpa, il sogno è ancora impresso a fuoco nella mia mente.

Non mi devo stupire dopo ciò che mi ha fatto provare ieri sera. Però nel sogno ero io a dirigere i giochi, ero io a scoparmi Aiden.

Solo qualche settimana fa un sogno così mi avrebbe sconvolto, ora non più.

Non posso negare a me stesso, a lui invece sì, di essere attratto da lui.

Non so cosa sia di preciso, sicuramente non è qualcosa di romantico, visto che sono certo di odiarlo, probabilmente è solo la trasgressione che rappresenta e la certezza che con lui non dovrei trattenermi o limitarmi, potrei spingermi fin dove voglio.

A conferma di ciò nel sogno il nostro rapporto sessuale era parecchio violento: nessuna carezza, nessuna dolcezza, solo voglia di dominarlo e sottometterlo.

Mi stendo meglio sul letto e portandomi un mano fra le gambe lascio riaffiorare le immagini del mio sogno.

L'orgasmo è appagante, ma mi lascia un senso di insoddisfazione, non è neanche lontanamente paragonabile a quello che è riuscito a farmi provare quello stronzo.

BRAVI RAGAZZIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora