Should this be the last thing I see...

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Così, indugiò lo sguardo sulle camicie più semplici.

Quelle che Harry indossava per andare a lavorare.

Prese la manica di una celeste, e spostò la gruccia su cui era appesa per poterla guardare meglio.

Sarebbe stata esattamente identica alle altre, se solo in basso a destra non ci fossero state due lettere cucite in blu.

Delle iniziali.

Le sue iniziali.

H. S.

«Mi ammazza se la metto» scosse la testa categorico, rimettendola dove l'aveva trovata.

Continuando a frugare, afferrò la manica di un'altra camicia con due dita.

Era bianca, e quando la spostò per guardarla non trovò alcun dettaglio.

Era semplice, uguale a tutte le altre.

Sollevò la gruccia per poterla prendere senza sciuparla, e la sbottonò per poterla indossare.

Gli andava un po' grande sulle spalle, ma non da cadergli sulle braccia.

Poteva andare peggio.

Cominciò ad abbottonarla dal terzo bottone per lasciar intravedere qualche lettera del suo tatuaggio sul petto, e non l'abbottonò ai polsi.

Una volta pronto, si portò le mani nei capelli per aggiustarli un po' prima di coprire uno sbadiglio con un pugno, e si guardò dall'alto in basso per vedere un po' come stava.

La camicia gli stava benissimo.

L'unico problema erano i pantaloni.

Quei pantaloni del pigiama non c'entravano un bel niente.

Non si pose il problema che avrebbe potuto avere freddo se li avesse tolti, dato che nonostante si fosse cambiato aveva ancora caldo.

L'idea di toglierli gli passò per la testa più volte, ed il fatto che quella camicia fosse talmente lunga da coprirlo fin sotto al sedere non favoriva il suo lato razionale.

Così, sospirando e pensandoci su, scosse la testa e si rassegnò.

Si sedette a bordo del letto per togliersi i pantaloni, e li piegò per metterli sotto al cuscino esattamente come fece con la maglia del pigiama.

Approfittò dello specchio all'interno di un'anta dell'armadio per sistemare il colletto, e si accertò che la camicia lo coprisse abbastanza.

I suoi boxer neri si vedevano solo per il colore scuro in contrasto con il bianco.

Per il resto poteva dire di essere sufficientemente coperto.

Soddisfatto, chiuse l'armadio ed uscì rapidamente dalla camera per andare in cucina a fare colazione.

Dopo aver percorso il corridoio che separava le due stanze, si immobilizzò allo stipite della porta appena si rese conto di non essere da solo.

Harry non era uscito.

Era ancora a casa, ed in quel momento si trovava dietro al piano della cucina a sbattere delle uova in una scodella.

Il riccio si accorse della sua presenza solo quando, alzando la testa per controllare su un quaderno se stesse seguendo il procedimento giusto, lo sguardo gli cadde verso la porta.

Louis fu piacevolmente sorpreso di vedere il modo in cui Harry lo stava guardando.

Non era sorpreso, stupito o felice.

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