Partenza

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"Qualcuno può spiegarmi perché Jeon Jungkook non è spaventato quanto me e Nam?!" Strillò Jin dopo aver chiuso la portiera della macchina.
"Tu pensi davvero che le scomparse in quel villaggio siano vere? Seokjin tu hai dei problemi" rispose Jimin cacciando il suo cellulare dalla tasca.

Quando Jimin completò l'ordine era perfettamente consapevole dei vari pettegolezzi su ragazzi scomparsi in quel villaggio.
Peccato che completò l'ordine con Kook e Tae, Jin venne a sapere solo dopo il villaggio in cui sarebbero andati.

"Ragazzi stiamo andando lì proprio per capire se queste chiacchiere sono vere. Dio Jin sei il più grande, un po' di dignità" sbuffò Jungkook, dando un leggero schiaffo sulla spalla del più grande.

"Yah! Jungkook-ah dovresti chiamarmi hyung!" Jin guardò male Jungkook dallo specchietto retrovisore.
"Ma se non lo ha mai fatto..." ridacchiò Namjoon guardando il più grande.

Jin sbuffò e nella macchina cadde il silenzio.
I ragazzi si stavano dirigendo all'aeroporto che li avrebbe portati direttamente nel punto prefissato.

Quello a rompere il silenzio fu Tae
"Vi sembra solo un caso che tutti i ragazzi scomparsi abbiano la nostra età?" Tae alzò leggermente la voce in modo da poter svegliare anche il più piccolo, che si era addormentato sulla sua spalla.

"Non lo so..." quasi sussurrò Jimin. In realtà anche lui aveva un po' di ansia e di paura, ma voleva sembrare più forte di fronte agli amici.
"Parliamo di tutto ma non di questo" disse in tono disperato Namjoon seguito da un sorriso di gratitudine da parte di Jin.

"Ho parlato con il proprietario ed è davvero una brava persona. Ha assicurato a tutti noi la massima sicurezza!" Sorrise sicuro Jimin, accennando la lunga conversazione avuta con il proprietario.
"Ho sentito che ha un figlio della nostra età" disse malizioso Tae colpendo il braccio di Jimin con il gomito.

"Non sono interessato ad avere relazioni" fece spallucce Jimin, per niente sicuro di ciò che aveva appena detto.
Di sicuro avrebbe bevuto e non poco, qualche stronzata con qualche sconosciuto era permessa, ma non pensava di finire in una relazione.
"Oh andiamo! Si vede che in questi giorni sei stramorto di cazzo!" Affermò Jin.
"Infatti non ho detto che non scoperò" Sorrise Jimin malizioso.

"Ma tu guarda questo ragazzino..." si girò Namjoon, colpendo la testa di Jimin con il palmo della mano.
"Ma se tu e Jin scopate quasi tutti i giorni"
Scattò Jimin facendo ridere metà macchina, mentre godeva della vista del maggiore arrossire.
"Voi bambini stupidi non conoscete proprio il rispetto!" Si lamentò Jin.
"Disse quello che mi ha dato del morto di cazzo" sbottò Jimin ridendo.

Jin brontolò qualcosa di incomprensibile mentre Namjoon cercò di calmarlo accarezzandogli una coscia.

Il resto del viaggio fino all'areoporto fu silenzioso.
I tre più piccoli dormirono per la maggior parte del tempo mentre Namjoon e Jin discusserò sull'organizzazione delle camere.

I cinque ragazzi non erano affatto pronti a quei quarantanove giorni pieni di avventure e incontri fondamentali, l'unica cosa che già sapevano era che si sarebbero divertiti.

[Holidays]-yoonmin Where stories live. Discover now