It's the first time a person care about me...

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Mi guardó perplesso
"Tutto bene?" Tolse quella lacrima dal mio viso.
Non si staccó peró, mi sentivo al sicuro. Aveva un buon profumo, limone e rosmarino.
Iniziai a balbettare qualcosa tra un singhiozzo e l'altro
"Tu....suicidarti...perchè?!?"
Non riuscivo a smettere di singhiozzare, piú ci pensavo piú mi veniva in mente che tutto il mondo nel quale viviamo, anche se brutto, si sarebbe spento e il suo spettacolo avrebbe chiuso il sipario prima della fine.
Si abbassó abbastanza per guardarmi negli occhi.
"Stai tranquilla, che ne dici se andiamo a prendere qualcosa e ti rimetti in sesto?", sorrise
Aveva gli occhi verdi, verde menta. Sorrideva ma i suoi occhi dicevano che tutto stava crollando. La sua anima stava diventando cenere e tutto si stava distruggendo.
Vedendo che ero rimasta a guardarlo mi afferró la mano e disse "andiamo, non vorrai mica dirmi di no vero?" Le sue soppracciglia color cioccolato si attorcigliarono e un ciuffo dello stesso colore gli cadde sul viso.
"Ehm..si si, cioè no, cioè sì, argh, SI CI VENGO E NO NON TI DO BUCA"
"nervosetta la ragazza" rise.
Si avvió verso la via davanti alla scuola nella quale vi si trovava una delle mie caffetterie preferite.
Il viaggio fu piuttosto silenzioso visto che mi volevo sotterrare ripensando a quell'abbraccio.
Entrai per prima nella caffetteria, era completamente vuota, ripensandoci io dovevo essere in classe di fisica ma invece ero in un bar con un ragazzo figo che abita sulla panchina di fronte alla scuola.
Ci sedemmo al primo tavolo libero.
Presi un cappuccino invece Ian prese un caffè macchiato.
"Ma... Infine perchè stavi piangendo?"
Mi volevo letteralmente scavare una  buca sotto i piedi.
"Ehm...ho trovato questo"
Tiravi fuori dalla cartella il diario
"È tuo vero?"
Era così gioioso, non sembrava una persona che la stava per fare finita
"Ah! Grazie, non lo trovavo più"
Lo afferro, sempre sorridendo.
Non mollai la presa e lo guardai dritto negli occhi
"Prima devo sapere una cosa"
"Dimmi"
"Tu vuoi... Cioè... Hai bisogno di...hai mica...."
Cavolo! Come fai a chiedere a un ipotetico depresso se vuole porre fine alla sua vita senza causare ancora più danni?!?
Mi guardò perplesso e poi si avvicinò a me fino a sfiorarti
"Dimmi, cosa vorresti sapere tanto?"
Aveva un sorriso malizioso, ero incantata. Tornai alla realtá e dissi con fermezza
"Non fare lo stupido!"
Spinsi la sua testa indietro con un dito.
"Se volessi parlare con un imbecille senza un briciolo di intelligenza e etica parlerei con qualcun altro, cosa credi?"
"Gia, è vero. Quindi riesci a dirla questa cosa ho ti ho offerto un cappuccino per nulla?"
"Ma guarda te che stronzo" gli tiravi un colpo sulla spalla
"E io che mi ero pure preoccupata per te!"
"Preoccupata? Per me? Aw che carina..."
Mi fece "pat pat" sulla testa ma io gli afferrai la mano e gliela appoggiai sul tavolo.
"Senti, in quel cazzo di diario ci sono scritte cose non poco deprimenti. Quindi io pensavo che volessi farla finita!"
All'inizio mi guardó sorpreso con gli occhi spalancati ma poi inizió con una risata rumorosa
"Tu... Credevi che la volessi fare finita?"  stava per piangere dal ridere
Mi alzai raccogliendo di fretta la cartella e mi avviai verso la porta
"Sai, mi ero preoccupata per niente. Come posso vedere stai benone. Ciao, anzi, addio."
Stavo per andarmene ma mi afferró al polso
"Scusa" tornó serio "beh, non so come comportarmi, è la prima volta che qualcuno si preoccupa davvero per me"

It's everything wrong, but with you not at allDove le storie prendono vita. Scoprilo ora